La moda proibita - Roberto Capucci e il futuro dell'alta moda
Aspetto
La moda proibita - Roberto Capucci e il futuro dell'alta moda
Paese | Italia |
---|---|
Anno | 2019 |
Genere | Documentario |
Regia | Ottavio Rosati |
Soggetto | Ottavio Rosati |
Sceneggiatura | Ottavio Rosati, Adriana Mulassano |
Produttore | Elda Ferri, Roberto Cicutto |
Interpreti e personaggi | |
|
La moda proibita - Roberto Capucci e il futuro dell'alta moda, film documentario del 2019 diretto da Ottavio Rosati.
Frasi
[modifica]- [Sul suo debutto all'età di 18 anni al lancio della moda italiana] Mi sono presentato a Firenze. Un’indossatrice la mattina incontrò involontariamente Schubert che era un famoso sarto e gli disse: Questa sera c’è un ragazzo che presenta delle cose strane, molto curiose, molto architettoniche. E Schubert rispose: E perché non ce l’ha detto Georgini? Si riunirono tutte le sartorie e mi bloccarono l’uscita. Tutti: Antonelli, Carosa, Simonetta, Fabiani, Veneziani, Marucelli. Giorgini mi disse: Lei venga al ballo. Starà al mio tavolo con mia moglie e le mie figlie che porteranno i suoi vestiti. E vedrà che nella vita si risolve sempre tutto. Io andai al tavolo con Giorgini, sua moglie e le sue figlie. Ed effettivamente avevo tutta la stampa dalla mia parte. Perché tutte le cose proibite nella vita, lo sai no, suscitano interesse. E Oriana Fallaci mi scrisse il mio primo articolo, la mia prima intervista. (Capucci)
- Roberto Capucci può essere chiamato il Dio della moda non solo dagli addetti ai lavori ma anche dai giovani, da tutti, perché l’ha fatta lui, la moda. L’ha iniziata lui la storia della moda. (Anna Fendi)
- Mi chiamò Valentina Cortese, una mia vecchia cliente, una persona deliziosa, e mi disse: “Guarda, Anna Magnani vuole farsi fare i vestiti da te!" E arrivò lei, si guardò intorno e disse: “A me tutte queste donne non mi piacciono!” […] Io chiamai il personale, la direttrice e dissi a tutti: “Non si mettono in ordine i vestiti della signora Magnani, perché abbiamo avuto un incontro non simpatico. Quindi è inutile che continuiamo. Chiudiamo questa parentesi." (Capucci)
- Roberto non è mai sceso a compromessi e ha sempre detto che chi è nella Moda è già fuori moda. (Adriana Mulassano)
- Posso dire che la Silvana Mangano, che è stata l’attrice che più ho amato nella mia carriera, era una donna che io guardavo mentre provava i miei vestiti, e potevo pensare di lei tutte le cose più incredibili. Perché era una donna affascinante, di una bellezza misteriosa. Là c’era qualcosa che partiva dal cervello, non dal vestito. (Capucci)
- Io ho lavorato solo con Pasolini. Mi è bastato. Pasolini era una persona straordinaria sotto tutti i punti di vista. Gentilissimo. Mi ha spiegato il film in due minuti. E io gli dissi: Chi è l’attrice che devo vestire?, Silvana Mangano. Sono stato così bene che poi non ho più accettato quando altri registi mi chiedevano di fare i costumi per i loro film. (Capucci)
- Ci sono delle clienti che non gli posso dare neanche un consiglio. Sono quelle che vogliono tutto addosso: ricami, penne, tutto. Mi dai i consigli a me? Ma io qui ci metterei un fiocchetto, una cosetta... La cliente mi da un consiglio e dico: Io non lo farei, ma se lo vuole, glielo metto! (Capucci)
- Io non amo molto queste scarpe, questa specie di affaroni sotto perché da piccolo le amiche di mia madre, seguaci della moda, portavano queste scarpe. Allora io ero convinto, ero bambino, che ammazzavano I bambini con i tacchi. (Capucci)
Dialoghi
[modifica]- Rosati: Per incrementare il sex appeal di una creatura, è meglio svelarla o nasconderla un po’?
Capucci:Nasconderla in pieno perché il sex appeal parte dalla testa, non da un vestito. I vestiti sexy vanno bene per il Lido di Parigi, le ballerine, gli artisti, i puntini… ma la vera donna sexy, la donna misteriosa, le parte tutto dalla testa, non dalla scollatura o dal vestito. - Raina Kabaivanska: All’Arena di Verona vedevo sempre che batteva le mani. Arrivava di corsa davanti al palcoscenico e batteva le mani. Era Roberto.
Capucci: Sarà pure vero ma c’era un elemento che valeva la pena seguire, che eri te. C’era un connubio fra noi che era molto bello. - Capucci: Tutti quelli che mi conoscono e lavorano con me sanno che la mattina, quando vengono, dove mi trovano? Sul tavolo da disegno. Quella è la mia droga. Che devo fare? E’ banale, no?
Rosati: No, è sublime ed è legato a Venere e ad Apollo.
Capucci: A Venere e ad Apollo?
Rosati: Sì perché è solare.
Altri progetti
[modifica]- Wikipedia contiene una voce riguardante La moda proibita - Roberto Capucci e il futuro dell'alta moda