Le cinque giornate

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Le cinque giornate

Immagine Cinque giornate di Milano.jpg.
Titolo originale

Le cinque giornate

Lingua originale italiano
Paese Italia
Anno 1973
Genere commedia
Regia Dario Argento
Sceneggiatura Dario Argento, Nanni Balestrini
Produttore Salvatore Argento
Interpreti e personaggi

Le cinque giornate, film del 1973 con Adriano Celentano, Enzo Cerusico e Glauco Onorato, regia di Dario Argento.

Frasi[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • Dobbiamo stare molto attenti, quando ci sarà l'assalto [al carcere]. Questa marmaglia [i detenuti comuni] non deve uscire. Rivoluzione sì, ma non gazzarra, anarchia. (Patriota prigioniero 1)
  • Sento ardermi il cuore al pensiero che la libertà del nostro popolo è al fine così vicina. (Patriota prigioniero 2)
  • Tre quarti di voi nobili ha figli e parenti legati al nemico. O vogliamo far finta di niente che il figlio del Conte Borrommeo è addirittura Ufficiale degli austriaci. Siete dei venduti! (Membro 1 del consiglio di guerra milanese)
  • Il popolo di Milano non si sta facendo ammazzare per le strade per passare dalla dominazione degli Asburgo a quella dei disonesti tagliagola dei Savoia! (Membro 2 del consiglio di guerra milanese)
  • Il popolo combatte per la libertà e voi lo ingannate! (Membro 3 del consiglio di guerra milanese)
  • Uè bello, se tu vuoi stare in società con me, devi svegliarti, eh! E mica possibile che un ladro c'ha paura del buio! (Meo) [a Romolo]
  • Che babbei! Ma non avete capito che per i signori, gli unici veri nemici siete voi. Con gli altri è soltanto un problema di divisione della torta. In un modo o nell'altro vi schiacceranno, sempre se riuscirete a salvare la pelle. (Nobile derubato) [a Meo e Romolo, intrufolatiglisi in casa]
  • Questo è il momento di agire. Niente viltà quando la Patria chiama! Unitevi alla nostra gloriosa coorte. Avanti, seguite il vostro duce! La gloria vi attende fulgente e imperitura. Ma niente eccellenze qua, siamo tutti... fratelli. Chiamatemi solo Signor Barone. (Barone Trazunto)

Dialoghi[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • Patriota 1: Ti assicuro. Il messaggio era chiarissimo. È scoppiata la Rivoluzione. Oggi stanno arrivano in carcere per liberare i rivoluzionari incarcerati.
    Patriota 2: Ma quanti patrioti siamo qua?
    Patriota 1: 5 gettati in mezzo a delinquenti comuni. Guardate se non sembrano bestie. Quei maledetti austriaci, la pagheranno anche per questa.
  • Meo: Ma... ma che cos'è questa democrazia?
    Patriota 3: L'è che so tutti liberi, te capì? E anche te che sei un pirla, puoi dire la tua.
    Meo: Ah, bella. Però i signur là dentro, la loro hanno detta e voi no! Allora sta democrazia?
    Patriota 3: Ma allora non capisci proprio niente, quello che intendi te si chiama anarchia. E l'è una roba, insomma un casotto, con tutti quelli che parlano e non si capisce proprio un casso.
    Meo: La democrazia invece...
    Patriota 3: Invece con la democrazia, dopo secoli di monarchia, di odiocrazia...
    Meo: Vabbe', certo.
  • Meo: Non lo sai che la paura va via con la paura?
    Romolo: Sì? Io non lo so.
    Meo: Al mio paese sai cosa dicono? Che la fifa entra dalla bocca...
    Romolo: E esce...
  • Romolo: Coinà, tu che... ma perché fanno sta cosa? Come si dice... la Rivoluzione?
    Meo: Mah, per una cosa che... che si chiama decro... de... non so, per una cosa che finisce per una zia. E poi per la libertà di stampa. A te ... a te interessa la libertà di stampa?
    Romolo: Eh, che scherzi! Cainà io sono analfabeta.
  • Barone Trazunto: Sono il barone Trazunto.
    Romolo: Ah, piacere Marcelli Romolo.
    Barone Trazunto: Ma che presentazioni! Cosa sono queste smancerie! Siamo in guerra o no?
  • Romolo: Ma tu hai capito che ha detto il duce?
    Meo: No. Ma tu vuoi sempre capire quello che dicono i Signori?
    Romolo: Ebbe' certo! Non si dovrebbe capi'?
    Meo: E no! Sennò che Signori sarebbero. Tu t'immagini mettersi a discutere con un Signore e magari dirli: "Guardi che lei ha sbagliato, sa?" Secondo te cosa succederebbe?
    Romolo: E non lo so... che succederebbe?
    Meo: Ignorante che non sei altro! Succederebbe che non sarebbero più Signori e che un pezzente come te si potrebbe mettere addirittura a discutere con uno i loro a tu per tu.
    Romolo: E già.
    Meo: Invece così parlano la loro lingua, una lingua signorile. Tu non li capisci perché... va che roba... e quando loro ti parlano, tu li devi dire sempre di sì.
  • Eroe Binetti: baustaiii [Binetti muore]
    Patriota 4: Grande patriota, le sue ultime parole sono state: "Viva la nostra grande Italia!"
    Meo: Ma io veramente ho sentito che ...
    Patriota 5: Non vorrei contraddirti cittadino, ma mi è sembrato che avesse detto: "Sto morendo, addio a tutti!".
    Prete: Perdonatemi cari figlioli, ma credo che state sbagliando entrambi. Io ero molto più vicino e ho udito distintamente: "Viva Pio IX!"
    Meo: No, no, guardi lui ha detto...
    Patriota 6: Ma che viva? Viva Pio IX! Ma figuriamoci se Binetti, che era repubblicano, avrebbe detto queste ultime parole. Io ho sentito benissimo! Ha detto: "Austriaci carogne!"
    Patriota 7: Ma come hai fatto a sentire te che eri più lontano?

Citazioni su Le cinque giornate[modifica]

  • Prima che uscisse il film Nanni Balestrini mi disse: quando vedranno Le cinque giornate ti daranno dell'anarcosindacalista, anarchico di destra, qualunquista, perché quando il critico di sinistra trova un'opera che lo scavalca a sinistra, non lo ammette e allora la definisce fascista. Era il periodo in cui si diceva che non esiste guerriglia di sinistra e che i terroristi erano tutti fascisti, e poi si è dimostrato che non era così. È un film nato negli anni Settanta, quando tutti avevano quei pensieri. (Dario Argento)

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