Lillà

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Lillà (E. B. Leighton, 1901)

Citazioni sui lillà.

  • A Bruxelles avevo adocchiato una piccola finestra (tra cespugli di lillà e sambuco, sull'orlo di un burrone, dava su una vecchia chiesa) – dove sarei stata felice. Sola, senza nessuno, senza amici, sola col sambuco appena sbocciato. (Marina Ivanovna Cvetaeva)
  • Aprile è il mese più crudele, genera | lillà da terra morta, confondendo | memoria e desiderio, risvegliando | le radici sopite con la pioggia di primavera. (Thomas Stearns Eliot)
  • C'è, nell'attesa, | una voce di lillà che si spezza. (Alejandra Pizarnik)
  • Dalla finestra aperta canta il lamento dei lillà | il cui odore soffocante persiste. | Lui adorava questi fiori, il morto. | Con il loro dolce alito hanno voluto ringraziarlo | e questo tenero vapore avvolge il corpo, | si insinua fra i capelli scuri | senza la più piccola ombra di peccato, | esprime la dolcezza della loro fioritura | e offre al morto in effluvi tutto quel che può | e lui sorride, sorride, soave e tranquillo. (Elisabetta di Baviera)
  • I fiori del lillà sembrano erompere in tutte le direzioni dal tronco e dai rami, dando a tutto l'arbusto l'aspetto di un lussureggiante bouquet. (Karen Blixen)
  • I lillà sono la camicetta di percalle della primavera. (Ramón Gómez de la Serna)
  • Il lillà è un fiore. Qualsiasi buon dizionario informa che è un arboscello, originario dell'Oriente, che fiorisce in fitte e odorose inflorescenze di colore tra il rosa e il violetto. Nei giardini e lungo le polverose strade di campagna del New England è molto diffuso.
    Però c'è un'altra caratteristica del lillà, di cui i dizionari non fanno cenno, senza dubbio perché è un attributo alquanto fantastico, e gran parte dei lettori non ci crederebbero. Si tratta di questo: "Chi coglie un fiore di lillà eccita la collera delle streghe e le scatena pericolosamente". (Kenneth Robeson)
  • Il Lillà è un Arbusto antico | ma più antico di esso | il Lillà del Firmamento | sulla Collina Stasera – | il Sole calando nel suo Corso | lascia in eredità questa estrema pianta | alla Contemplazione – non al Tatto – | il Fiore d'Occidente. (Emily Dickinson)
  • Lo vedete questo? È un cono gelato, cioccolato, crema e panna. Il popolo italiano protegge Roberto Saviano con una scorta affinché possa scrivere quello che vuole e andarsi a prendere un gelato quando vuole e come vuole; e ogniqualvolta in cui Roberto rinuncia a mangiarsi un cono come questo sarà una sconfitta per noi e una vittoria per la Camorra, a meno che non si prenda il gelato al gusto "lilla"; allora lì sarebbe una sconfitta per tutti, perché il gelato al gusto lilla è, notoriamente, una minchiata di gelato. (Il testimone)
  • Nell'aiola davanti la porta d'antica fattoria, accanto allo steccato verniciato di bianco, | s'aderge il fusto slanciato del lilla, con le sue foglie a forma di cuore, d'un verde intenso, | con più di un aguzzo corimbo che delicato spunta, con il denso profumo che amo, | ogni foglia un miracolo – e da quel fusto presso la porta, | con i suoi fiori d'un colore soave, e foglie a forma di cuore d'un verde intenso, | un rametto con i suoi fiori spicco. (Walt Whitman)

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