Lisandro
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Lisandro (440 a.C. circa – 395 a.C.), militare spartano.
Citazioni di Lisandro
[modifica]- [Invitando a schernire chi riteneva indegno che i discendenti di Eracle conducessero le guerre con l'inganno] Perché dove non arriva la pelle di leone, bisogna cucirvi sopra quella di volpe[1]. (citato in Plutarco, Vita di Lisandro, 7, 4; traduzione di Maria Gabriella Bertinelli Angeli, 1997)
- Plutarco, Apophthegmata Laconica
- [In risposta ad un tale che lo criticava perché aveva violato i giuramenti pronunciati a Mileto] I ragazzi si imbrogliano coi dadi, gli uomini coi giuramenti. (229 B)
- [Mentre stava consultando l'oracolo di Samotracia, in risposta ad un sacerdote che lo invitò a confessare l'atto più empio che avesse commesso in vita sua]
Lisandro: Lo devo fare perché lo vuoi tu o perché lo vogliono gli dèi?
Il sacerdote rispose che lo volevano gli dei.
Lisandro: Allora tu fatti da parte, e io lo confesserò a loro, se me lo chiederanno[2]. (229 C-D) - [In risposta ad un persiano che gli chiedeva quale fosse il tipo di costituzione che preferiva] Quella che dà ai coraggiosi e ai vigliacchi quanto si meritano. (229 D-E)
Citazioni su Lisandro
[modifica]- A volte qualcuno lo rimproverava per la sua tendenza ad agire prevalentemente con l'inganno: dicevano che era indegno di Eracle vincere con trucchi, senza battersi a viso aperto. Egli rideva e rispondeva che, se la pelle di leone non serviva, bisognava cucirsi una pelle di volpe[1]. (Plutarco)
- Sosteneva che la verità è meglio della menzogna, ma il valore dell'una e dell'altra è determinato solo dall'uso che se ne fa. (Plutarco)
Note
[modifica]- ↑ a b Citazioni molto simili tra loro.
- ↑ Lo stesso Plutarco (Apophthegmata Laconica, 236 D) attribuisce una citazione simile ad uno spartano anonimo.
Bibliografia
[modifica]- Plutarco, Le virtù di Sparta (Apophthegmata Laconica), traduzione di Giuseppe Zanetto, Adelphi, 1996, ISBN 978-88-459-1208-5.