Marcel Gauchet

Da Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà.
Marcel Gauchet nel 2017

Marcel Gauchet (1946 – vivente), filosofo e accademico francese.

Le democrazie emotive

Intervista di Fabio Gambaro, repubblica.it, 24 agosto 2011.

  • Il modello democratico nato nel dopoguerra è oggi in crisi. Pensavamo che avesse raggiunto l'equilibrio e invece siamo alle prese con problemi sempre nuovi. Se vuole sopravvivere, la democrazia deve sapersi reinventare.
  • La democrazia in cui viviamo ancora oggi è nata dopo la Seconda guerra mondiale proprio come reazione all'esperienza terribile dei totalitarismi, che possono essere letti come il tentativo di ricreare – con i mezzi della politica e all'interno di uno spazio laico – la precedente forma religiosa della società. Il fascismo, il nazismo e il comunismo sono religioni secolari, possiedono una marcata dimensione religiosa, pur presentandosi come movimenti antireligiosi.
  • Il potere totalitario s'incarna sempre in una persona, reinventando così il potere sacrale della monarchia. Hitler, Stalin o Mussolini sono la reinvenzione di una figura del passato. Fascismo, nazismo e comunismo sono ideologie, che, per quanto laiche, hanno svolto lo stesso ruolo svolto dal discorso religioso nelle società del passato, investendo ogni ambito della realtà e dando un senso al tutto. Attraverso il partito totalitario, l'ideologia e la figura del capo il totalitarismo cerca di ricreare qualcosa che assomiglia a una comunità organica.
  • L'importanza dei media, la rivoluzione tecnologica e l'affermarsi di un individualismo sempre più marcato hanno rimesso in discussione l'assetto democratico tradizionale, riportandoci a una situazione che, seppure in termini molto diversi, ricorda quella dell'inizio del secolo scorso.
  • La politica ha perso quel poco d' autorità naturale ereditata dal passato che ancora le restava, perché i politici hanno fatto di tutto per mettersi all' altezza dell' uomo qualunque, inseguendo il senso comune, l' opinione diffusa, puntando sulla comunicazione e sulla seduzione.
  • La retorica populista che oppone l'élite istituzionale al popolo incontra dappertutto un indiscusso successo, perché coglie qualcosa che è effettivamente sentito dalla parte più debole della popolazione, quella che ha meno strumenti per comprendere e intervenire sulla realtà. I populisti fanno appello al risentimento di chi si sente escluso, abbandonato e impoverito. Chi si sente relegato ai piani inferiori della società, senza la possibilità di modificare la propria vita, ha bisogno di credere in un potere capace d'intervenire concretamente. Chi è realmente senza potere sogna un potere forte.
  • Oggi siamo nella fase della stupefazione di fronte alla crisi. Da qui in poi inizia la fase della reinvenzione, anche se è difficile immaginare quali saranno i risultati concreti. Un eventuale cambiamento potrà venire solo dai cittadini, i quali però negli ultimi anni hanno spesso preferito ripiegarsi nel privato. D'altronde, proprio l'onda lunga dell'individualismo e della disaffezione alla politica ha molto logorato la democrazia. Oggi, tuttavia, in molti iniziano a rendersi conto che è necessario tornare ad occuparsi dei problemi di tutti. E per questo che si torna alla politica. E questo è un fatto positivo.

Citazioni su Marcel Gauchet[modifica]

  • Gauchet, l'uomo più intelligente che abbia mai conosciuto, senza il quale non avrei fatto niente di quello che ho fatto. (Pierre Nora)

Altri progetti[modifica]