Mario Martone

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Mario Martone nel 2011

Mario Martone (1959 – vivente), regista teatrale, regista cinematografico e sceneggiatore italiano.

Citazioni di Mario Martone[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • [...] attraverso il teatro Napoli esprime spudoratamente il suo stato di capitale del Sud del mondo.[1]
  • [Sui napoletani] [...] questo popolo, fratello di tanti popoli sofferenti, vivo più che mai intorno a noi, ci insegna a aprire gli occhi, guardare in faccia il dolore e trasformare il dolore in energia.[1]
  • [Rispondendo alle critiche di Ernesto Galli della Loggia sul Corriere della sera in seguito all'uscita del film Il giovane favoloso sugli schermi francesi] Caro Galli Della Loggia, nel rispondermi pubblicamente lei si chiede di quali altri bigottismi, oltre di quello del padre, fu vittima Leopardi. Ma davvero lo ignora? Questa sì che è una notizia! "La mia filosofia è dispiaciuta ai preti": questa frase con cui Leopardi spiegava a De Sinner il perché della sospensione della pubblicazione delle sue opere, davvero, esimio professore, lei non l'ha mai incontrata nei suoi studi? Ignora davvero le motivazioni con cui Viesseux informava Leopardi della mancata assegnazione del premio dell'Accademia della Crusca alle Operette morali? Colmiamo subito la lacuna: "Io poco sperava, sapendo quanto poco sono capaci quei Canonici di apprezzare il merito intrinseco dei vostri scritti; e quando fossero capaci di apprezzarlo, come lusingarsi di trovarli imparziali?". Caro Galli Della Loggia, o lei non sa di cosa parla o è in totale malafede. Sono io a rassicurarla: scriva di me tutto il male che in bocca le verrà. Giuro che da questo momento mi taccio per sempre nei suoi confronti.[2]
  • Napoli è una città difficile che insegna ad essere aperti, liberi, disponibili alle novità. Napoli ha una forza dolorosa ed è per questo che io l'amo.[3]
  • Annibale era una persona meravigliosa. Dialogavamo a lungo, abbiamo immaginato tante cose da fare insieme, purtroppo non abbiamo fatto in tempo. È un pezzo mancante della mia vita.[4]

Incipit di Noi credevamo[modifica]

PAESE CILENTANO – ESTERNO GIORNO
Soldati borbonici danno fuoco alle case di Bosco, mentre i suoi abitanti sfollano in massa portando tra le lacrime quanto hanno potuto strappare al rogo.
Soldato (spingendo la piccola folla) Ci hanno fatto veni' 'a Napule, 'sti paesani...
I soldati catturano un uomo che era nascosto in una casa e lo trascinano fuori al cospetto del capitano.
Soldato Oiccanne, oì. Chist'è uno 'e lloro...
Capitano (prendendolo per il bavero) Allucca viva 'o rre!
L'uomo sputa in terra.
(Consegnandolo alle guardie) Impiccatelo. (Urlando)
Appicciate tutte cose! Appicciate!
Il paese va a fuoco.

Citazioni su Mario Martone[modifica]

  • Ma a questo Martone la maturità chi gliel'ha data? Che studi ha fatto? Di più: dove ha vissuto? Visione unilaterale della nostra storia? Ma ha mai sentito parlare di Croce, Gramsci, Salvemini, Chabod, De Felice, per dirne qualcuno? (Ernesto Galli della Loggia)

Note[modifica]

  1. a b Dalla presentazione a Raffaele Viviani I Dieci Comandanenti, Guida, Napoli, p. 10
  2. Risposta pubblicata in Martone e Galli Della Loggia, UniRoma1.it, 22 aprile 2015.
  3. Citato in Giuliana Gargiulo, Napoli è, Alfredo Guida Editore, Napoli, 1997. ISBN 88-7188-168-0, p. 66
  4. Da un'intervista, Intervista a Mario Martone regista affermato, presente al Positano Premio Ruccello, domenica, Positanonews.it, 3 agosto 2016.

Bibliografia[modifica]

Film[modifica]

Altri progetti[modifica]