Movimento Sociale Italiano - Destra Nazionale
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Movimento Sociale Italiano - Destra Nazionale, partito politico italiano fondato nel 1946 e dissolto nel 1995.
Citazioni sul Movimento Sociale Italiano
[modifica]- All'inizio, nella nuova formazione politica, sembrò prevalere l'elemento intransigente che aveva vissuto l'esperienza della Repubblica di Salò e il cui seguito era soprattutto nell'Italia settentrionale; più tardi, dopo una serie di violenti contrasti interni, i progressisti furono messi ai margini del partito e prevalse l'elemento moderato di origine meridionale, favorevole alla collaborazione con i monarchici. Fu così che il MSI acquistò una più naturale fisionomia di forza conservatrice, raggruppando intorno a sé elementi della piccola e media borghesia, proprietari terrieri, piccoli commercianti e anche studenti (il partito accoglie iscritti di 14 anni), che del fascismo non avevano avuto nessuna diretta esperienza. (Giuseppe Mammarella)
- Avevo scoperto in prigione che la differenza effettiva tra il MSI e i partiti governativi era data soprattutto dal diverso apprezzamento dei metodi di lotta al comunismo. Il MSI, il neofascismo non era un residuo del passato, ma uno dei fattori oppressivi espressi nel presente dalla classe dominante; Michelini o Almirante[1] erano facce della stessa medaglia reazionaria espressa nello stato sorto sulle ceneri del dopoguerra. Anche se il MSI si configurava come semplice gruppo di manovra, movimento ausiliare, raccogliticcio e mercenario che non poteva neppure aspirare allo stato di partito della borghesia. (Giulio Salierno)
- Falso che il Movimento sociale italiano abbia traghettato il fascismo nella democrazia. È invece l'Italia repubblicana nata dal 25 aprile ad aver accolto i vinti della guerra senza pesi né vincoli. (Michela Ponzani)
- Il Movimento sociale, in quanto movimento di nostalgici non ha spazio politico; ma in quanto radicalismo di destra, neonazista, anche se non ha spazio politico è molto pericoloso per il suo fanatismo superomistico che non ha nulla da perdere. (Renzo De Felice)
- Il MSI naviga a vista ora su posizioni fortemente antiamericane, antiatlantiche, ora come cane da guardia dell'alleanza anticomunista, ora dando spazio alla sua sinistra, ora ricorrendo a perbenisti come il commercialista Michelini che nel MSI è l'equivalente dei Grandi e dei Federzoni, i notabili conservatori del regime [fascista]. (Giorgio Bocca)
- Io ricordo che il Movimento sociale aveva dei politici notevoli: Almirante, Roberti, Valenzise, De Marsico. Venivano dal fascismo ma avevano un livello culturale che bisognava fronteggiare. (Emanuele Macaluso)
- Non vedo un rischio di ritorno del fascismo, semplicemente perché da questo Paese il fascismo non se n'è mai andato. Noi ci dimentichiamo, perché questo è un Paese smemorato, che noi abbiamo avuto un grande partito di massa che si richiamava all'eredità della Repubblica Sociale Italiana, il Movimento Sociale Italiano. Un partito che negli anni Settanta arriva a essere il quarto partito nazionale [...] e che contribuisce all'elezione di ben due Presidenti della Repubblica. Questo [...] rappresenta una sorta di anima nera, di ombra che resta sottotraccia nella nostra Repubblica e che non ha permesso di fare i conti con il passato. (Michela Ponzani)
- Passano gli anni, cambia il mondo, ma il MSI continua a essere identico nel suo camaleontismo, reazionario e populista, presente nei salotti dell'aristocrazia nera di Roma come nelle borgate, protettore dei violenti e ovazionato dai pellicciai, lo stesso partito di quelli che negoziano con ministri democristiani e degli altri che hanno scritto sulla porta delle loro sedi: «Vietato ai cani e a Michelini, legittimo e illegittimo. (Giorgio Bocca)
Note
[modifica]- ↑ Arturo Michelini (1909 – 1969 e Giorgio Almirante (1914 – 1988), dirigenti e segretari del partito.
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