Nicolao Merker

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Nicolao Merker (1931 – 2016), saggista, filosofo, storico e docente universitario italiano.

Citazioni di Nicolao Merker[modifica]

  • L'ortodossia protestante si mise in allarme soprattutto per l'immediata ripercussione politica che la critica deistica contro le religioni rivelate implicava: ossia avvertì che la critica del cristianesimo rivelato minacciava direttamente l'ordine costituito, l'assolutismo politico «per grazia di Dio», e che quindi si doveva imbavagliare d'autorità ogni revisione filosofico-critica del cristianesimo tradizionale. (dall'Introduzione a La religione dell'umanità, pp. VIII-IX)
  • La novità [della Rivoluzione] francese fu l'idea della nazione come un ambito di universali diritti umani di cittadinanza. (da Il sangue e la terra. Due secoli di idee sulla nazione, p. 10)
  • La polemica teologica di Lessing assunse in primo luogo il tono di un'appassionata battaglia per la libertà di pensiero e di stampa. (dall'Introduzione a La religione dell'umanità, p. IX)
  • La Rivoluzione francese aveva risolto la cosa emancipando gli ebrei ai sensi della Dichiarazione dei diritti dell'89, cioè garantendo loro gli inalienabili diritti naturali che spettano a ogni individuo.[...]. Sicché la Proclamazione dell'emancipazione del settembre 1791 semplicemente trasformò ogni ebreo in cittadino francese a pieno titolo, con tutti i diritti e doveri a ciò inerenti. Quest'omologazione dei singoli ebrei agli altri cittadini avanzò in Europa insieme agli eserciti francesi. (da Il sangue e la terra. Due secoli di idee sulla nazione, p. 68)
  • Lessing ribaltò l'intera questione della validità del cristianesimo dal piano dogmatico a quello storico. Il quale fa intanto escludere, allora, che quella validità possa basarsi su una sovrannaturale «rivelazione» contenuta nelle fonti del cristianesimo considerate tali dalla tradizione, cioè nei Vangeli. [...]
    L'aver sgombrato il campo dall'ipoteca dell'ispirazione divina gli permise di considerare la Bibbia un «libro antico» al pari di altri «libri sacri» nei quali siano depositate tradizioni religiose di altri popoli e di altre civiltà. Anche i Vangeli, pertanto, devono venir esaminati alla stregua di un qualsiasi altro documento storico. (dall'Introduzione a La religione dell'umanità, p. XIII)

Introduzione a La missione del dotto[modifica]

  • C'è un testo di Fichte, del 1794, conosciuto nelle traduzioni italiane con il titolo La missione del dotto. Sono cinque lezioni di un corso che il filosofo tenne dal maggio di quell'anno all'università di Jena; e che nel Catalogus praelectionum – cioè in quello che era, in redazione latina, come si usava, il programma ufficiale delle attività didattiche dell'ateneo – egli aveva annunciato come lezioni pubbliche (o conferenze aperte a tutti) dedicate al tema «de officiis eruditorum», e che avrebbero dovuto occupare l'intero semestre estivo. Lezioni "sui doveri degli eruditi", dunque, o "dei dotti", come si potrebbe tradurre.
  • Il "dotto" è l'uomo di cultura in senso molto moderno, pronunciatamente borghese, saldamente inserito come protagonista nel processo di trasformazione della società. (p. XXI)
  • La «missione del dotto» ovvero, sappiamo oramai, la funzione dell'intellettuale nella società, continuò insomma ad occupare Fichte sino alla fine della sua vita, e non soltanto in lezioni che avevano quell'argomento per tema specifico, ma anche, in filigrana, in altri suoi scritti. (XXIII)
  • Le lezioni del 1811 Sulla missione del dotto teorizeranno che l'intellettuale vero, educatore dell'umanità, è una sorta di profeta. Soltanto lui è il detentore di una visione ideale del mondo riservata a pochissimi eletti, anzi addirittura religiosa perché ispirata loro da Dio. (XXIV)
  • L'ideale di Fichte non è l'uomo puramente sensibile, affidato a ciò che a costui dettano semplicemente l'intuizione e la fantasia, ma, in armonia con la dottrina dei due Io, un uomo il cui lato sensibile abbia il supporto della razionalità. (citato in Note, p. 95)

Bibliografia[modifica]

  • Johann Gottlieb Fichte, La missione del dotto, a cura di Nicolao Merker, traduzione di Marco Marroni, Edizioni Studio Tesi, Pordenone 1991.
  • Gotthold Ephraim Lessing, La religione dell'umanità, a cura di Nicolao Merker, Laterza, Roma-Bari, 1991.
  • Nicolao Merker, Il sangue e la terra. Due secoli di idee sulla nazione, Editori Riuniti, Roma, 2001.

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