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Orgia

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L'orgia (P. Svedomsky)

Citazioni sull'orgia.

  • Come un cieco ad un'orgia, avrei dovuto farmi strada palpando. (Una pallottola spuntata 33⅓ - L'insulto finale)
  • Nell'orgia i legami d'amore e di esclusività interpersonale vengono temporaneamente aboliti. Tutti sono a disposizione di tutti. Cessa la possibilità di esprimere una preferenza erotica, un rifiuto. Se ciascuno può ottenere il sì di tutti deve però anche dire sempre di sì. Solo in questo modo può realizzarsi il comunismo erotico: «ciascuno dà in base alle sue possibilità e riceve in base ai suoi bisogni». L'orgia è possibile solo perché vengono temporaneamente soppresse tutte le nostre idiosincrasie, le nostre preferenze, i nostri affetti, le nostre gelosie, il nostro disgusto. (Francesco Alberoni)
  • Non mi piacciono le immoralità di gruppo. Le orge vanno bene solo nei film di Fellini. (Manuel Vázquez Montalbán)
  • Siamo in troppi, sono in troppi. Troppi, Troppo simili. Che ci fanno tutti qui? Questo starsene in piedi, seduti, parlare. Non c'è neppure un tavolo da biliardo, delle freccette, niente. Semplicemente un gran cazzeggiare, perdere tempo, bere birra da boccali di vetro spesso... Ho messo a repentaglio la mia vita per questo? Urge che accada qualcosa. Qualcosa di grosso. La conquista di qualcosa, che ne so, di un edificio, una città, un paese. Dovremmo tutti armarci e conquistare dei piccoli stati. Oppure dovremmo organizzare dei tafferugli. Oppure no, delle orge. Ecco, ci dovrebbe essere un'orgia. Tutta questa gente. Dovremmo chiudere le porte, abbassare le luci e spogliarci tutti insieme. Potremmo cominciare noi, K.C. e Jessica, e poi via alla grande. Allora sì che ne varrebbe la pena, allora sì che tutto troverebbe una giustificazione. Potremmo spostare i tavoli, portare dei divani, dei cuscini, degli asciugamani, degli animali di peluche... Ma tutto questo... tutto questo è osceno. Come possiamo starcene qui a parlare di nulla, invece di correre come un'unica fiumana di gente verso qualcosa, qualcosa di enorme, e ribaltarlo? Perché ci diamo la briga di venire qui in così gran numero, se poi non appicchiamo nemmeno un incendio e non facciamo a pezzi tutto quanto? Come osiamo starcene qui senza chiudere le porte, sostituire le lampadine a luce bianca con altre rosse, e dare inizio a un'orgia di massa in un gioioso mescolarsi di braccia gambe e seni? Che spreco. (Dave Eggers)

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