Parole e utopia
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Parole e utopia
Titolo originale |
Palavra e Utopia |
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Lingua originale | portoghese |
Paese | Portogallo, Italia, Francia |
Anno | 2000 |
Genere | biografico, drammatico, storico |
Regia | Manoel de Oliveira |
Sceneggiatura | Manoel de Oliveira |
Produttore | Paulo Branco |
Interpreti e personaggi | |
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Parole e utopia, film del 2000 con Lima Duarte, Luís Miguel Cintra e Ricardo Trêpa, regia di Manoel de Oliveira.
Frasi
[modifica]Citazioni in ordine temporale.
- Ma già che siamo negli anfratti del mare, prima di uscirne fuori, vi troviamo fratello polipo, a cui vengono rivolte lagnanze, e grandi. Il polipo, con quel suo cappello in testa, sembra un monaco, con quei suoi raggi distesi sembra una stella, con quel suo non avere osso né spine sembra l'immagine della mitezza e della mansuetudine, e sotto questa apparenza così modesta, o questa ipocrisia così santa, testimoniano concordemente i due grandi dottori della Chiesa, il greco San Basilio e il latino Sant'Ambrogio, che il suddetto polipo è il più grande traditore del mare. (Vieira)
- Se il vostro lavoro è molto mal pagato, vi basti sapere che è ben riconosciuto. (Vieira)
- E chi più ha e più può, più deve. (Vieira)
Citazioni su Parole e utopia
[modifica]- Anche quest'anno il miracolo si è rinnovato. La Mostra di Venezia ospita il nuovo film del regista la cui filmografia è iniziata settanta anni or sono. E Manoel de Oliveira (naturalmente è di lui che stiamo parlando) non ha tradito le aspettative [...]. Anche perché l'eleganza del film non è mai calligrafica e Oliveira non è per nulla interessato alle ricostruzioni d'epoca e alle belle immagini che affliggono il cosiddetto cinema europeo di qualità. [...] E, come i grandi vecchi, de Oliveira si dimostra più innovativo e meno omologato di tanti giovanotti rampanti e di tanto cinema globalizzato e amorfo. (Enrico Magrelli)
- De Oliveira fa un film storico a suo modo, tutto (o quasi) in interni, minuziosamente seguendo il suo eroe nella dettatura di lettere e documenti, nell'esposizione dei discorsi, nelle gare di oratoria: come quella che, a Roma, lo oppone a Renato De Carmine un dibattito sul riso e sul pianto. Affascinante e implacabile, il film di De Oliveira è, come il suo titolo, nutrito di parole e di utopia: tante, troppe parole, e l'utopia di uno spettatore capace di resistere a un'avventura intelligente, ma spossante. (Irene Bignardi)
- Fabbricare un intero film su 240 prediche e 500 lettere di un grande pensatore gesuita seicentesco, Antonio Viaria, sembra un'impresa folle. Però in Parole e Utopia, optando per una messinscena poverista vicino a Rossellini, De Oliveira riesce a far parlare il passato con la voce del presente. [...] Lo stile di De Oliveira sulle prime può sorprendere o spazientire, ma sulla lunghezza incanta: e per tanto cinema sciatto e invertebrato suona come un "richiamo all'ordine". (Tullio Kezich)
- Un film non-biografico, come il regista ha voluto che fosse, in perenne equilibrio tra l'aspirazione a focalizzare la parola come momento di riflessione e comprensione, la stessa cui è stata sottratta forza comunicativa, ed un'impostazione visiva da cui è bandita ogni superficiale ricostruzione d'epoca. Palavra e utopia è una sfida ulteriore nella carriera del regista portoghese che tenta qui di registrare il pensiero nell'istante in cui si forma e seguirlo nel suo sviluppo successivo. Il cinema di de Oliveira è difficile, mai immediato ma neanche contorto né sterile. (il Farinotti)
Voci correlate
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