Roberto Rossellini

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Roberto Rossellini nel 1951

Roberto Gastone Zeffiro Rossellini (1906 – 1977), regista, sceneggiatore e produttore cinematografico italiano.

Citazioni di Roberto Rossellini[modifica]

  • [Su Anima nera] Credo che sia orribile... Fu allora che abbandonai definitivamente il cinema.[1]
  • Io ritengo Napoli una città estremamente civile; ebbene, nel vocabolario dei napoletani non esiste la parola lavoro, dicono la «fatica». Anche io sono così, non amo la fatica.[2]
  • Ho cercato di fare per tutta la vita del cinema un’arte utile agli uomini. [3]
  • In Sicilia certe cose non si dicono; si alludono. Per cui si è sviluppato un linguaggio più discreto di quello verbale, fatto di gesti. Più significativo. [3]
  • [Sulla Sicilia] La mitica rupe di Scilla e il gorgo di Cariddi sono i pilastri dello stretto che la divide dal continente. [3]
  • Non sono un pessimista: vedere anche il male è, a mio parere, una forma di ottimismo.[4]
  • Questa Italia infame, capace di fare carne di porco di un personaggio, di un essere umano solo perché è personaggio. Ti inventano addosso ogni vergogna che si portano dentro loro, nell'anima.[5]

Citazioni su Roberto Rossellini[modifica]

Rossellini sul set del film I sette peccati capitali (1952)
  • Capiva molto più le donne che gli uomini, forse perché era un po' sempre innamorato di qualcuna. (Giovanna Ralli)
  • Era un grande cronachista. Ho sempre detto che non ci potevamo permettere di fare un'altra guerra per far girare qualche altro bel film a Rossellini. Paisà e Roma città aperta sono dei grandi film, grandi come gli avvenimenti che a lui erano congeniali. Non era un regista da piccola cronaca quotidiana. (Suso Cecchi D'Amico)
  • Era un personaggio carismatico e riusciva ad affascinare tutti i membri di una troupe. Io stavo delle ore intere ad ascoltarlo. Lui aveva una predilezione per me, anche nei confronti del figlio dato che preferiva quasi dialogare con me piuttosto che con il figlio. Mi chiamava "Ruggerino" e mi presentava a tutti come uno sveglio, disponibile, preparato. Mi voleva davvero bene e da lui ho catturato tutto quello che si può catturare dal suo stile neorealista. Rossellini non era un grande tecnico e nemmeno si gloriava di esserlo. Lui era un istintivo, un creativo puro. E questa peculiarità io credo l’ho assorbita sicuramente. (Ruggero Deodato)
  • Era un tale affabulatore, che ti metteva nella condizione della bambina che ascolta la favola, la sera, prima di andare a dormire, con gli occhi sgranati, e la bocca spalancata. Lui parlava, parlava: raccontava storie straordinarie. [...] Certo, fisicamente non era bello. Però, quando cominciava a parlare, capivi perché poteva risultare affascinante: era una specie di incantatore di serpenti. (Claudia Cardinale)
  • In Rossellini c'erano l'avventuriero e l'uomo di grande generosità. (Suso Cecchi D'Amico)
  • La persona che più mi piacque. Lo conobbi attraverso l'ultima moglie, Sonali, che poi puntualmente lasciò. Il suo desiderio era di creare una famiglia allargata con tutte le donne che aveva amato.(Roberto Capucci)
  • La storia del cinema si divide in due ere: una prima e una dopo Roma città aperta (Otto Preminger)
  • Ricordati, Fabrizio, non si può mica vivere senza Rossellini. (Prima della rivoluzione)
  • Rossellini cercava, inseguiva il suo film [Paisà] in mezzo alle strade, con i carri armati degli alleati che ci passavano a un metro dalla schiena, gente che gridava e cantava alle finestre, centinaia di persone intorno che cercavano di venderci o di rubarci qualcosa, in quella bolgia incandescente. (Federico Fellini)
  • Rossellini è del tutto alieno da ogni compiacimento autolesionistico, da ogni facile ideologia della denuncia. L'umanità, l'Italia che egli mostra dà un senso, alla fine, umanissimo e positivo della gente, del Paese. E questo senso positivo deriva proprio dal fatto che Rossellini rappresenta la realtà senza usare alcun filtro roseo, ma mostrandone anche i lati dolorosi, sbagliati. Ma presenta tutto questo con una calda umanità che finisce per fare onore non solo a lui, ma anche al suo e al nostro Paese. (Claudio Magris)
  • Rossellini è il neorealismo. In lui la «riscoperta» della realtà – nella fattispecie dell'Italia quotidiana, abolita dalla retorica di allora – è stato un atto insieme intuitivo e strettamente legato alla circostanza. Egli era lì, fisicamente presente, quando la maschera cretina è caduta. Ed è stato uno dei primi a vedere la povera faccia della vera Italia. (Pier Paolo Pasolini)
  • Rossellini è l'autore più capace di osservare la compresenza di un'anima nazionale ed europea nelle azioni che descrive ed è il primo vero autore in possesso di uno sguardo stereoscopico capace di percepire e rappresentare la realtà, fin dalla fine della guerra, in chiave europea. (Gian Piero Brunetta)
  • Rossellini era una persona che aveva macinato un patrimonio proprio, poi aveva guadagnato moltissimo, ma si ritrovava perennemente senza una lira. La sua generosità era grande quanto la sua incoscienza. (Suso Cecchi D'Amico)
  • Rossellini [...] non amava gli attori e mi diceva continuamente: "Ma perché non te ne vai a Houston a studiare, perché non fai l'università?" (Christian De Sica)

Note[modifica]

  1. Citato in Laura, Luisa e Morando Morandini, il Morandini: dizionario dei film 2001, Zanichelli, Bologna, 2000, pp. 84-85. ISBN 88-08-03105-5
  2. Da Il mio metodo, p. 322.
  3. a b c Citato in Da Stromboli a Idea di un’isola. La Sicilia e i siciliani per Roberto Rossellini,universome.eu, 24 febbraio 2017.
  4. Da Il mio metodo, p. 112.
  5. Citato in Alberto Bevilacqua, L'Eros, Mondadori, 1994, p. 32.

Bibliografia[modifica]

  • Roberto Rossellini, Il mio metodo. Scritti e interviste, a cura di Adriano Aprà, Marsilio, 1997.

Filmografia[modifica]

Voci correlate[modifica]

Altri progetti[modifica]