Patrizia Marrocco

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Patrizia Marrocco nel 2018

Patrizia Marrocco (1977 – vivente), politica e produttrice televisiva italiana.

Citazioni di Patrizia Marrocco[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • Assistiamo a una torsione della realtà per cui diminuiscono gli omicidi e i reati violenti, ma non accennano a diminuire i reati di violenza contro le donne, in modo particolare i femminicidi, quasi sempre epiloghi drammatici di storie di violenze e abusi che avvengono quando la donna decide sulla sua autonomia e sulla sua libertà.[1]
  • [Sulla violenza di genere] Qualcuno un giorno disse: “Il mostro dorme accanto a te”, purtroppo i dati ci dicono che a volte è vero.[1]
  • La sottorappresentanza delle donne nei percorsi educativi affini alle STEM ha conseguenze importanti in termini di disparità di genere. Tali discipline, infatti, solitamente sono quelle che offrono i percorsi di carriera più retribuiti e con maggiore stabilità, una tendenza destinata a rafforzarsi in un mondo sempre più dipendente dalle tecnologie. Molto spesso la violenza è proprio mancanza di vocabolario.[1]
  • [Sulla violenza di genere] [...] se una donna non è indipendente economicamente avrà difficoltà a denunciare, poiché si preoccuperà di quella che potrebbe essere la sua vita dal giorno dopo la denuncia.[1]
  • [Sull'invasione russa dell'Ucraina del 2022] È stata una grande violazione del diritto internazionale, dell'indipendenza e dell'integrità territoriale di uno Stato sovrano, al quale l'Unione europea e la NATO hanno saputo rispondere con una compattezza senza precedenti, dando risposte immediate, approvando pacchetti di sanzioni economiche via via sempre crescenti, aiuti umanitari verso la popolazione ucraina e accogliendo i milioni di profughi in fuga da quel territorio, atrocemente martoriato.[2]
  • [Sull'invasione russa dell'Ucraina del 2022] La maggior parte degli Stati dell'Unione europea ha deciso di fornire materiale e mezzi militari a Kiev, contribuendo così a impedire la rapida capitolazione del legittimo Governo e, anzi, consentendo all'Esercito ucraino di resistere e di riguadagnare terreno.[2]
  • [Sull'invasione russa dell'Ucraina del 2022] Con gli strumenti militari, che anche noi abbiamo fornito, abbiamo consentito e stiamo consentendo che l'Ucraina, anziché capitolare, possa esercitare il proprio diritto alla legittima difesa ed essere soggetto politico in grado di sedersi a un prossimo tavolo delle trattative di pace.[2]
  • Questa guerra ha reso ancora più urgente portare a termine il processo di costruzione della casa comune europea. Le tre dimensioni fondamentali della reazione dei Paesi dell'Unione europea al conflitto, individuate nel corso del Vertice di Versailles del marzo scorso, sono ancora lì, a indicarci la strada: rafforzare la capacità di difesa dell'Unione; ridurre le dipendenze energetiche; costruire una base economica più solida.[2]
  • [Sull'invasione russa dell'Ucraina del 2022] Questi mesi hanno dimostrato ai russi che le loro convinzioni erano del tutto sbagliate: gli ucraini non hanno accolto l'Armata rossa come la forza liberatrice da un ipotetico regime nazista e men che meno la maggioranza del popolo ucraino vuole tornare sotto la Russia; anzi, è stata la forte resistenza dell'esercito e della popolazione civile che ha impedito alle truppe di Mosca di arrivare alla capitale, Kiev; inoltre, questi mesi di aggressione e di efferate brutalità contro la popolazione civile non hanno fatto altro che aumentare la rabbia e il risentimento verso gli invasori. A tutto ciò, i vertici russi non sanno rispondere, se non con ulteriore violenza, sfruttando la loro capacità di colpire l'intero territorio ucraino.[2]
  • [Sull'invasione russa dell'Ucraina del 2022] [...] anche il Governo di centrodestra deve, assieme all'Unione europea e ai partner internazionali, continuare a esplorare tutte le strade volte a creare le condizioni affinché le due parti, con la supervisione della comunità internazionale a cominciare dalle Nazioni Unite, possano sedersi a un tavolo delle trattative. Ma è bene ribadirlo: non potrà esservi una pace duratura se l'aggressore vincerà e se prevarrà la legge del più forte. La Russia rimane l'aggressore, l'Ucraina ha il diritto di difendersi e noi vogliamo continuare ad aiutarla.[2]
  • [Sull'invasione russa dell'Ucraina del 2022] Non inviare mezzi di difesa, non significa essere equidistanti fra le parti ma, di fatto, sarebbe avvantaggiare l'esercito invasore che le armi le possiede.[2]

Note[modifica]

  1. a b c d Dall'intervento alla Camera dei Deputati, Resoconto stenografico dell'Assemblea Seduta n. 13, 23 novembre 2022.
  2. a b c d e f g Dall'intervento alla Camera dei Deputati, Resoconto stenografico dell'Assemblea Seduta n. 15, 29 novembre 2022.

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