Paul Claudel
Paul Claudel (1868 – 1955), poeta, drammaturgo e diplomatico francese.
Citazioni di Paul Claudel
[modifica]- Chi cerca di realizzare il paradiso in terra, sta in effetti preparando per gli altri un molto rispettabile inferno.[1]
- Dio ha fatto l'uomo e il peccato l'ha contraffatto.[2][3]
- Il tempo è il mezzo per essere che viene offerto a tutto ciò che sarà affinché non sia più.[4]
- L'ordine è il piacere della ragione; ma il disordine è la delizia dell'immaginazione.
- Si l'ordre est le plaisir de la raison, le désordre est le délice de l'imagination.[5]
- La liturgia e l'assidua frequentazione alle celebrazioni della Chiesa ti insegneranno più dei libri. Immergiti in questo immenso bagno di gloria, di certezza, di poesia.[6]
- La musica è l'anima della geometria.[7][8]
- La parola non è che un rumore e i libri non sono che carta.[9][8]
- La poesia non è fatta di queste lettere che pianto come chiodi, ma del bianco che resta sulla carta.
- Le poème n'est point fait de ces lettres que je plante comme des clous, mais du blanc qui reste sur le papier.[10]
- Mi riservo, con fermezza, il diritto di contraddirmi.[11][3]
- [Arthur Rimbaud] Mistico allo stato selvaggio.[12]
- Nella mia giovinezza le strade erano popolate da cavalli e uccelli. Sono scomparsi. Gli abitanti delle grandi città vedono gli animali solo sotto forma di carne morta acquistata dal macellaio. [...] Oggi una mucca è un laboratorio vivente [...] La gallina che una volta razzolava liberamente nell'aia, ora è imprigionata e costretta a ingozzarsi. La deposizione delle uova è diventata un processo matematico [...] Gli animali sono trattati come macchine da usare, miniere viventi di materie prime...[13]
- Non è mostruoso, dal punto di vista semplicemente culturale, che la Bibbia non occupi un posto nella nostra educazione universitaria, quando consumiamo i nostri ragazzi sulle insulsaggini di Orazio Flacco?[14]
- Non so che cosa voi chiamiate una società perfetta. Ma non v'è società vivente fuori di quella che è animata dall'ineguaglianza e dall'ingiustizia.[15]
L'annunzio a Maria
[modifica]La rimessa di Combernon, vasto portico dai pilastri quadri a cui s'appoggiano travature a ogiva. Mucchi di paglia nell'ala destra; il resto vuoto; fili di paglia per terra; il suolo di terra battuta. Nella parete di fondo, inquadrata dal muro massiccio, un'ampia porta a due imposte, con un complesso congegno di sbarre e chiavistelli. Sulle imposte sono dipinti in modo primitivo le effigi di san Pietro e di san Paolo, l'uno con le chiavi, l'altro con la spada. Un grosso cero giallo fissato a un pilastro con un anello rischiara le immagini.
Il dramma si svolge alla fine di un Medioevo convenzionale: così come i poeti del Medioevo potevano figurarsi l'Antichità.
Fine della notte e prime ore del mattino.
Citazioni
[modifica]- Violaine: (tende ridendo verso il cavaliere le mani, con gli indici incrociati)
Ferma, ferma, signor cavaliere! Giù di sella!
Pietro di Craon: Violaine!
(Balza a terra)
Violaine: Ma bene, maestro Pietro! Così si lascia la casa, come un ladro, senza salutare garbatamente le signore?
Pietro di Craon: Violaine, rientrate! È ancora notte; siamo soli qui. E non son uomo io, voi lo sapete, da fidarsene troppo. - Sii benedetta nel tuo casto cuore! Santità non è farsi lapidare in terra di Paganìa o baciare un lebbroso sulla bocca, ma fare la volontà di Dio, con prontezza, si tratti di restare al nostro posto, o di salire più alto. (Pietro di Craon, p. 26)
- Chi se n'è andato non ritornerà, e ciò che una volta è stato donato non può essere ripreso. (Anna Vercors, p. 168)
- La mia piccola Violaine è stata più saggia. Forse che il fine della vita è vivere? forse che i figli di Dio resteranno con fermi piedi su questa miserabile terra? Non vivere, ma morire, e non digrossar la croce ma salirvi, e dare in letizia ciò che abbiamo. Qui sta la gioia, la libertà, la grazia, la giovniezza eterna! (Anna Vercors, p. 169)
- Che vale il mondo rispetto alla vita? E che vale la vita se non per essere data? E perché tormentarsi quando è così semplice obbedire? (Anna Vercors, p. 170)
[Paul Claudel, L'annunzio a Maria (L'annonce faite à Marie), traduzione di Francesco Casnati, Vita e Pensiero, Milano, 1989.]
Note
[modifica]- ↑ Citato in Fernando Palazzi, Dizionario degli aneddoti, I Nani, Baldini Castoldi Dalai, 2000, pag. 99. ISBN 8880896016, ISBN 9788880896012
- ↑ Da Positions et propositions
- ↑ a b Citato in Elena Spagnol, Enciclopedia delle citazioni, Garzanti, Milano, 2009. ISBN 9788811504894
- ↑ Da Arte poetica, p. 57.
- ↑ Da Théâtre, II, éd. Gallimard, coll. «Bibliothèque de la Pléïade», 1965, p. 952. ISBN 2070101428
- ↑ Da una lettera a Jacques Rivière; citato in Gianfranco Ravasi, L'incontro: ritrovarsi nella preghiera, Oscar Mondadori, Milano, 2014, pp. 38-39. ISBN 978-88-04-63591-8
- ↑ Da Journal.
- ↑ a b Citato in Dizionario delle citazioni, a cura di Italo Sordi, BUR, 1992. ISBN 88-17-14603-X
- ↑ Da Tête d'or.
- ↑ Da Cinq grandes odes.
- ↑ Da Conversazioni nel Loir-et-Cher.
- ↑ Citato in Henri Daniel-Rops, Rimbaud, traduzione di G.L. Pizzolari, Morcelliana, Brescia, 1947, p. 19.
- ↑ Citato in Matthieu Ricard, Sei un animale!, traduzione di Sergio Orrao, Sperling & Kupfer, Milano, 2016, p. 48. ISBN 978-88-200-6028-2
- ↑ Citato in Poesia, anno XII, marzo 1999 n. 126, Crocetti Editore.
- ↑ Citato in Focus, n. 81, p. 144.
Voci correlate
[modifica]- Camille Claudel, sorella
Filmografia
[modifica]- Giovanna d'Arco al rogo (1954) – soggetto
Altri progetti
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- Commons contiene immagini o altri file su Paul Claudel
Opere
[modifica]- L'Annuncio a Maria (1912)