Pietro di Fabrizio Accolti

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Frontespizio di Lo inganno de gl'occhi

Pietro di Fabrizio Accolti (1579 – 1642), politico, scienziato e pittore italiano.

Incipit di Lo inganno de gl'occhi[modifica]

La luce, & il colore stimiamo noi essere il proprio obietto del vedere, impercioche la grandezza, la figura, il sito, il nouero, la distanza, la continuità, il moto, la quiete, e simili, sono accidenti communi ad altri sensi ancora, ma la luce, & il colore sono al senso del vedere unicamente sottoposti; bene è vero, che sono così proprie, & annesse queste qualità a ciascuna cosa visibile, che si come senza esse all'occhio nostro già mai si rappresentano, così e stato stimato, che l'obietto dell'occhio, e del veder nostro sieno le spezie, & le apparenze di ciascuna superficie.

Bibliografia[modifica]

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