Proverbi romani
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Raccolta di proverbi romani.
A[modifica]
- A Roma, Dio nun è trino, ma è quattrino.[1]
- A Roma, Dio non è trino, ma è quattrino.
C[modifica]
D[modifica]
- De la cerqua ce nasce la cerquignòla.[3]
- Dalla quercia nasce il querciolo.
- Qual è il padre tale è il figlio.
E[modifica]
- Er bove adesso dice cornuto all'asino.[4]
- Il bue adesso dice cornuto all'asino.
I[modifica]
- In sta vale de lacrime, quarcuno ce piagne bene.[5]
- In questa valle di lacrime, qualcuno (ci) piange bene.
S[modifica]
- Si è ber tempo a Candelòra | de l'inverno semo fora | ma si piove o tira vento | de l'inverno semo drento.[6]
- Se è bel tempo a Candelora | dall'inverno siamo fuori | ma se piove o tira vento | nell'inverno siamo dentro.
U[modifica]
- Un'accettata nun atterra una cerqua.[3]
- Un colpo di accetta non abbatte una quercia.
- Una disgrazia non rovina un uomo.
Note[modifica]
- ↑ Citato in Schwamenthal e Straniero, § 143.
- ↑ Citato in Proverbi romaneschi, a cura di Giggi Zanazzo, 1886.
- ↑ a b Citato con spiegazione in Filippo Chiappini, Vocabolario romanesco, Chiappini, Roma, 1967, p. 76.
- ↑ Sergio Zazzera, Proverbi e modi di dire napoletani, La saggezza popolare partenopea nelle espressioni più tipiche sul culto della famiglia e dell'ospitalità, sull'amicizia, sull'amore, sul lavoro, sulla religione e la superstizione, Newton & Compton editori, Roma, 2004, p. 253. ISBN 88-541-0119-2
- ↑ Citato in Schwamenthal e Straniero, § 2964.
- ↑ Citato in Giovanni Artieri, Napoli, punto e basta?, Divertimenti, avventure, biografie, fantasie per napoletani e non, Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1980, pp. 639-640.
Bibliografia[modifica]
- Riccardo Schwamenthal e Michele L. Straniero, Dizionario dei proverbi italiani e dialettali, 6.000 voci e 10.000 varianti dialettali, Rizzoli, Milano, Anteprima Google ISBN 978-88-58-65738-6