Renzo Renzi

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Renzo Renzi (1919 – 2004), critico cinematografico, storico del cinema e saggista italiano.

Citazioni di Renzo Renzi[modifica]

  • È dell'altro ieri la proiezione di Nanà. Vi appare Martine Carol, un balcone ormai senza ringhiera: e più si scopre, meno interessa [...]. Eppure c'è stata da poco Simone Signoret che, in Casco d'oro, scoprendo pochissimo, ha fatto innamorare di sé persino austeri cattolici. Perché era finalmente una donna.[1]
  • Ma il mondo in crisi che Antonioni evoca [...] ha bisogno di una molla, di una occasione, per esistere, poi per dissolversi. Questa occasione è l'amore. L'amore, nei film di Antonioni, non è mai felicità, compimento, risoluzione: esso è, anzi, un sentimento tetro e lacerante, un tormento, una impossibilità, un movimento verso la morte. In tal modo, il difficile rapporto con l'altro sesso diventa [...] l'emblema di questa impossibile confidenza con la vita: l'immagine di una solitudine destinata a chiudersi nel pessimismo e nella sofferenza. L'ansia del congiungimento conduce tuttavia Antonioni a cercare la donna, come personaggio, fino a restaurarlo in una società che, sostanzialmente, lo trascura [...]. Il grido è il rovescio di questa coerente medaglia. La donna è il movente non colpevole della tragedia dell'uomo che inutilmente la cerca, cercando in lei [...] il compimento di se stesso. [...] Non deve trarre in inganno [...] il fatto che ne Il grido Antonioni abbia scelto come protagonista un operaio, cioè una figura socialmente qualificata e riconoscibile. Anzi, semmai, proprio questa scelta deve dirci come l'autore intendesse estendere i propri problemi addirittura al componente di una classe che parrebbe rifiutarli, per mostrare quanto sia diffuso il male di vita che egli vuole esprimere [...].[2]

Note[modifica]

  1. Da Elogio della donna vestita, Cinema Nuovo, 10 marzo 1956; citato in Guido Aristarco, Il mito dell'attore, Edizioni Dedalo, Bari, 1983, p. 270. ISBN 978-88-220-5015-1
  2. Da Da Starace ad Antonioni. Diario critico di un ex-balilla, 1964; citato in Ernesto G. Laura e Maurizio Porro, Alida Valli, Gremese Editore, Roma, 1996, p. 111. ISBN 88-7742-049-9

Filmografia[modifica]

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