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René Clair

Da Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà.
René Clair nel 1933

René Chomette, noto come René Clair (1898 – 1981), regista, sceneggiatore, attore e produttore cinematografico francese.

Citazioni di René Clair

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  • Cinema è ciò che non può essere raccontato. Ma cercate di farlo capire a gente (voi, me, gli altri) deformate da trenta secoli di chiacchiere: poesia, teatro, romanzo. Bisognerebbe restituire all'uomo lo sguardo del selvaggio [...].[1]
  • Un film è il prodotto finito, il risultato di molte idee e la somma di diversi contributi, un po' di alchimia e un po' di artifizi meccanici. Giunge improvviso al grande pubblico e, nell'arco di qualche mese, comincia a morire. Quando, passati diversi anni, càpita di rivederlo, vi si cercherà vanamente il fascino, quei punti di contatto fra spettatore e pellicola, che nacquero la prima volta che una persona lo vide, perché è ormai scomparsa quella simultaneità e contemporaneità di realtà che legavano film e spettatore alla prima proiezione. Sullo schermo non restano che vaghe figure sgusciate da un museo d'ombre, vaghe parvenze che dileguano lentamente come i fantasmi al canto del gallo.[2]

Citazioni su René Clair

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  • È lui, a dir la verità, che ha rappresentato il cinema, che fu il cinema stesso in quegli anni, che si adattava stupendamente al nostro modo di comprendere il mondo, che ha collaborato, per così dire, alle nostre fantasmagoriche passeggiate parigine, costruendo su di noi, intorno a noi, il mondo immaginario della sua gente modesta, di droghieri e lattaie, di scalinate dove giocavano i monelli, in quella sua triste, dolce e fine trasposizione cinematografica degli spettatori autentici della città unica, della nostra Parigi. [...] Non saprei dirlo, ma per noi divenne il simbolo di quel tempo felice i cui unici «pericoli» erano l'americanismo, la sovrapproduzione, e non gli scioperi e la miseria, e in cui, per finire, due vagabondi si avviavano cantando – anche loro! – sulle strade gioiose della giovinezza e del destino. In tal modo lo schermo ci faceva vedere, davvero, le novità del mondo; in tal modo imparammo da René Clair a conoscere la Parigi di Baudelaire e di Balzac. (Robert Brasillach)
  • [Nel film L'ammaliatrice] il compromesso raggiunto tra il suo stile e la presenza della diva finisce per scontentare tutti. Firmato dal regista e da Norman Krasna, il meccanismo narrativo tipicamente clairiano, fatto di incastri, mascheramenti, equivoci e doppi, riduce l'attrice a una specie di manichino impacciato, e i troppo frequenti rimandi ad altri film, sia dello stesso regista sia interpretati dalla Dietrich, concorrono a spersonalizzare ulteriormente la storia. (Il Mereghetti)

Note

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  1. Da Cinéma d'hier, cinéma d'aujourd'hui, Gallimard, Parigi, 1970, p. 33. Citato in René Clair, mymovies.it.
  2. Da una lettera a Robert Brasillach. Citato in Robert Brasillach, Il nostro anteguerra, traduzione di Caudio de Nardi, Ciarrapico Editore, Roma, stampa 1986, p. 181.

Filmografia

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Altri progetti

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