Social media
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Citazioni sui social media.
Citazioni
[modifica]- Erano i primi anni Duemila, [...] non esistevano i social media, potevo dividere in compartimenti stagni la mia vita. (Giada Arena)
- I social media hanno cambiato i comportamenti delle persone. Stiamo andando verso un futuro in cui le differenze linguistiche saranno sempre meno un problema. (Bong Joon-ho)
- I social media oggi sono la chiave del successo. È un modo per raccontarsi, facendo emergere la propria personalità. (Martha Hunt)
- [Sull'utilizzo dei social media] Il mondo legato a Internet ha molti pregi da sfruttare, purché si sia ben consapevoli dei rischi. Il pregio maggiore è l'immediatezza comunicativa: il messaggio che arriva subito ai suoi tantissimi destinatari. (Mario Capanna)
- Il valore di una vita genuina e autentica batte qualsiasi contenuto vediamo sui social media. (Tara Lynn)
- Mi preoccupa molto il narcisismo che attraversa i social media: non ci tengo affatto a farne parte. (Adèle Exarchopoulos)
- Molte persone vivono in depressione per questo, cercano costantemente di capire se siano apprezzati perché hanno tanti like o non lo sono perché non ne hanno abbastanza, facendo confronti con gli altri e chiedendosi se siano meglio per i loro vestiti, per l'espressione o per altro. Può essere difficile oggi, con i social media, mantenere la fiducia in se stessi. (Maïmouna Doucouré)
- [Sui rischi dei social media] Non c'è più la democrazia diretta partecipata, ha preso in qualche modo il suo posto proprio una sorta di artificialità telematica che ha contagiato non solo i figli, ma padri e madri. (Mario Capanna)
- Oggi i social media ci richiedono di creare una persona, offrendoci molte opzioni per costruire la nostra identità pubblica. (Desiree Akhavan)
- Ormai sappiamo che tutti i nostri eroi sono dei falsi, tutto il mondo non è altro che un imbroglio. Ci spammiamo l'un l'altro intere cronache su delle stronzate mascherandole da opinioni, usando i social media come surrogato dell'intimità. (Mr. Robot)
- Pensare che il mondo sia improvvisamente impazzito, per colpa del web, è un errore. I social, che in un secondo raggiungono miliardi di individui senza alcun filtro, hanno reso solo più affollato e caotico il catalogo delle assurdità. (Massimo Polidoro)
- Per me, la parte più spaventosa dei social media è il grado di influenza e di apertura emotiva e psicologica delle persone che possono essere violate, e il modo in cui questo si interseca con questioni come la libertà di parola e la democrazia. (Brandon Cronenberg)
- Prima di pubblicare qualsiasi cosa sui social, chiediamoci: "Mi sto lamentando?". Se la risposta è sì, farci un pensiero. È proprio il caso? (Matteo Bordone)
- Prima di tutto, francamente, penso che i social media sono la toilette di internet. (Lady Gaga)
- Quando cerchi felicità e conferme al di fuori di te stessa, un commento cattivo su un social media può distruggerti. (Letitia Wright)
- Quando si parla di social media è impossibile non pensare primariamente ai ragazzi, presenti e attivi più di noi sulle piattaforme più nuove. Molti di loro sono privi della capacità di comprendere i rischi a cui, purtroppo, in un contesto così ampio e difficile da controllare, vanno incontro, ma anche alla scorrettezza di alcuni comportamenti, penso al cyberbullismo. E, allora, si parla tanto di competenze digitali, ma, forse, dovremmo lavorare proprio sull'educazione digitale dei nostri ragazzi più piccoli che sempre prima si trovano ad affrontare il mondo online. (Martina Semenzato)
- Sto disimparando a usare il cellulare ed è una figata. Ci sono giorni in cui lo lascio a casa, vado in ufficio, mi alleno, vedo amici, torno e scopro chi mi ha cercato. Se è importante richiamo, altrimenti lascio perdere. Insomma, vivo. Sono stufo della negatività dei social: guerre, violenze, rabbia, invidie. Non ho voglia di inquinarmi con cose che non dipendono da me. (Andrea Iannone)
- Una regolarizzazione [dei social media] è necessaria, basti vedere come hanno influito in questi anni, non sono le democrazie che ne escono rafforzate ma i regimi autocratici, immaginate cosa farebbe oggi la propaganda nazista se avesse i social media. Tutto questo anonimato nel nome della libertà di espressione non è salutare perché poi trascina nel fango. (Edi Rama)
- I social media hanno creato una cultura della superficialità che toglie spazio a chi, comunque, anche in quel mondo virtuale, potrebbe essere portatore sano di riflessioni e pensiero critico. Queste voci vengono spazzate via da urlatori, da slogan e menzogne. Chi si prende mai la briga di verificare qualcosa? Ci si esalta, ad esempio, per un'immagine postata su un social e, via, partono i dibattiti. Ma nessuno che s'interroghi sulla complessità che c'è dietro una foto, sulla storia che è lì dentro espressa. Twitter, Facebook e consorelle fanno business. I loro affari fioriscono quanto più la popolarità dei loro prodotti aumenta. Ma non sono legislatori. Sono imprese private e hanno regole interne. Quando uno entra in quel mondo accetta opportunità e limiti. Si rimette al loro giudizio. Non so se è corretto, parlando da un punto di vista etico, ma giuridicamente è ineccepibile il loro comportamento. Tuttavia, non dobbiamo perdere di vista il vero problema: la crescente assenza di cultura, di capacità di analisi e di senso critico che respiriamo nell'arena dei social.
- I social media sono una forza "anti-intellettuale". Sono nemici del pensiero riflessivo e critico, demoliscono la capacità di attenzione di chiunque. Laddove servirebbe tempo per riflettere, studiare, informarsi, i social esaltano l'ideologia dell'istante. Ogni azione necessita di una reazione immediata, fulminea. Senza che vi sia una mediazione o, come ho detto prima, una riflessione.
- Vorrei comunque ricordare che le rivoluzioni si facevano anche prima dei social media. Ma certo, è una forza che aiuta.
Voci correlate
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