Jean Guitton: differenze tra le versioni
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*Credere in [[Dio]] significa credere in un essere inintelligibile ma di cui si conosce la capacità di ascolto. Ecco cosa significa inginocchiarsi. |
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*Credo in Dio a causa degli incontri. Tutte le spiegazioni sono inutili, io credo agli [[incontro|incontri]]. |
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*Il [[Papa]] è un caso unico nel suo genere. Un uomo che, a motivo della sua funzione, è obbligato a restare attaccato «al soffitto», a vedere le cose «dal punto di vista del soffitto» |
*Il [[Papa]] è un caso unico nel suo genere. Un uomo che, a motivo della sua funzione, è obbligato a restare attaccato «al [[soffitto]]», a vedere le cose «dal punto di vista del soffitto». |
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*L'ateo conferma la fede. E come una cavia che conferma la mia tesi o la mia fede in Dio. |
*L'ateo conferma la fede. E come una cavia che conferma la mia tesi o la mia fede in Dio. |
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*[[Paolo VI]] mi diceva che la preghiera che recitava ogni mattina era: "Mio Dio, richiamami a Te, richiamami a Te, non ne posso più". Credo che tutti papi recitino questa preghiera, anche Giovanni Paolo II. |
*[[Paolo VI]] mi diceva che la preghiera che recitava ogni mattina era: "Mio Dio, richiamami a Te, richiamami a Te, non ne posso più". Credo che tutti papi recitino questa preghiera, anche Giovanni Paolo II. |
Versione delle 21:03, 21 mar 2020
Jean Guitton (1901 – 1999), filosofo e scrittore francese.
Citazioni di Jean Guitton
- L'ateismo non è soltanto macchinoso e raro, è anche un fenomeno recente, una bizzarria sostenuta da pochi e da poco tempo nel solo ambiente di certa intelligentia occidentale. (citato in Vittorio Messori, Inchiesta sul Cristianesimo)
- Marthe [Marta Robin] era semplice.... Quello che prevaleva in Marthe era la sua capacità di sacrificio, a imitazione di Cristo.... Con parole semplici suscitava in noi una di quelle emozioni rare, improvvise, dolci, un po' malinconiche e tuttavia radiose, che vi rendono consapevoli del vostro destino. (citato in Jean-Jacques Antier, Marthe Robin – Il viaggio immobile, Edizioni Paoline, 1993)
Il genio di Teresa di Lisieux
- Diversamente da Calvino, lei fa entrare l'anima nei disegni della predestinazione misericordiosa senza alcun elemento di angoscia.
- Dopo circa quaranta secoli di civiltà orale la Parola è una moneta inflazionata.
- Gli uomini ordinari hanno più fiducia in chi è arrivato d'un colpo a quello stato ed è naturalmente onesto, che non in chi ha dovuto compiere tutto un penoso e doloroso sforzo per arrivarci.
- Ho sempre avuto come regola di parlare in maniera atemporale, vera oggi, domani e sempre.
- I generali non lottano con la paura della truppa, preferiscono tenerla occupata.
- Il vero metodo per resistere alla tentazione è girarsi dall'altra ed andarsene.
- In che cosa consiste il fascino di un essere? Difficile dirlo, perché è indefinibile, il fascino. È una certa presenza della persona al di là dei suoi limiti, come l'irraggiamento di certi volti puri.
- L'amore ci avviluppa sempre: siamo noi, con il nostro atteggiamento verso esso, a trasformarlo in fuoco oppure in luce.
- La bellezza è uno splendore che deve staccarsi da chi la possiede senza lui l'avverta e senza che ci torni sopra.
- La bellezza è una specie di supplemento d'essere, d'irradiazione che si aggiunge all'essere.
- La situazione più invidiabile non è essere soggetto di bellezza e sapersi bello, ma essere oggetto di bellezza e tale che soltanto l'altro goda di ciò che emana da noi.
- Nella vita spirituale crescere significa semplificare e semplificarsi, per farsi più vicini alla semplicità increata ed ineffabile.
- Per Teresa la via di Maria è una via di fede, senz'estasi, senza miracoli, perfino senza parole.
- Teresa darà nuovo splendore alla parola. Ciò che lei dice lo fa. E le sue parola sono oracoli. Ho detto parole; io le tengo distinte dalle frasi. La frase di Teresa, in verità, è imperfetta. Imperfetta a causa della debolezza degli uomini, che le hanno trasmesso un linguaggio ben mediocre.
La Vergine Maria
- Il pensiero ebraico era orientato verso l'avvenire. Nella storia del passato ricercava l'immagine di ciò che non esisteva ancora.
- Non è sufficiente che il passato sia passato. Bisogna anche che sia veramente superato – che abbia perduto ogni legame di causa ed effetto con il presente – per non avere che quel legame di spirito che è il legame dell'immagine alla realtà, della figura al compimento.
- Ogni segmento temporale s'illumina ancorché finito. Occorre una morte, una conversione, un'interruzione perché possiamo comprendere un frammento qualsiasi della nostra vita.
- Scoprendosi come termine della storia, la Madonna aveva ormai la luce per interpretare il tempo anteriore.
Quello che credeva al cielo e quello che non ci credeva
- Credere in Dio significa credere in un essere inintelligibile ma di cui si conosce la capacità di ascolto. Ecco cosa significa inginocchiarsi.
- Credo in Dio a causa degli incontri. Tutte le spiegazioni sono inutili, io credo agli incontri.
- Il Papa è un caso unico nel suo genere. Un uomo che, a motivo della sua funzione, è obbligato a restare attaccato «al soffitto», a vedere le cose «dal punto di vista del soffitto».
- L'ateo conferma la fede. E come una cavia che conferma la mia tesi o la mia fede in Dio.
- Paolo VI mi diceva che la preghiera che recitava ogni mattina era: "Mio Dio, richiamami a Te, richiamami a Te, non ne posso più". Credo che tutti papi recitino questa preghiera, anche Giovanni Paolo II.
- Per un cristiano, quella che chiamiamo vita è una preparazione a quello che chiamiamo l'aldilà, l'altra vita.
- Se la Chiesa è stata, a volte, contro la scienza, la causa risiede nella cattiva lettura che ha fatto della Bibbia.
- Trovo che a vent'anni è facile essere un eroe, un santo, un uomo fuori del comune. Credo invece che a novant'anni sia molto difficile essere all'altezza del momento.
Bibliografia
- Jean Guitton, Il genio di Teresa di Lisieux, traduzione di Lorenzo Bacchiarello, Sei, 1995.
- Jean Guitton, La Vergine Maria, traduzione di Lorenzo Fenoglio, Rusconi, 1987.
- Jean Guitton, Quello che credeva al cielo e quello che non ci credeva, traduzione di Piero Gribaudi, Gribaudi, 1995.
Altri progetti
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