Il Fisiologo: differenze tra le versioni

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==Citazioni==
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*Esiste un uccello detto caradrio, comè scritto nel [[Deuteronomio]]. Il Fisiologo ha detto di esso che è un uccello tutto bianco, senza alcuna macchia, e i suoi escrementi curano gli occhi offuscati: lo si trova nelle corti dei re. (p. 41)
*Quando qualcuno è malato, si può sapere con l'aiuto del caradrio se il malato è destinato a vivere o a morire: lo portano infatti davanti al malato nel letto, e se la malattia è mortale, il caradrio distoglie lo sguardo dal malato e tutti riconoscono che è destinato a morire; se invece la malattia tende alla guarigione, il caradrio fissa il malato e il malato il caradrio, e il caradrio assorbe la malattia, e la disperde, e così si salvano insieme il caradrio e il malato. (pp. 41-42)
*Quando {{NDR|il [[pellicano]]}} ha generato i piccoli, questi, non appena sono un po' cresciuti, colpiscono il volto dei genitori; i genitori allora li picchiano e li uccidono. In seguito però ne provano compassione, e per tre giorni piangono i figli che hanno ucciso. Il terzo giorno, la madre si percuote il fianco e il suo sangue effondendosi sui corpi morti dei piccoli li risuscita.<ref>Citato in Antonio Squeo, ''Divinità, santi ed animali'', ''[http://www.scribd.com/doc/29741276/l-arcobaleno-anno-III-numero-7-marzo-aprile-2010-Gli-animali l'arcobaleno]'', n. 7, anno III, marzo-aprile 2010, p. 14.</ref>
*Quando {{NDR|il [[pellicano]]}} ha generato i piccoli, questi, non appena sono un po' cresciuti, colpiscono il volto dei genitori; i genitori allora li picchiano e li uccidono. In seguito però ne provano compassione, e per tre giorni piangono i figli che hanno ucciso. Il terzo giorno, la madre si percuote il fianco e il suo sangue effondendosi sui corpi morti dei piccoli li risuscita.<ref>Citato in Antonio Squeo, ''Divinità, santi ed animali'', ''[http://www.scribd.com/doc/29741276/l-arcobaleno-anno-III-numero-7-marzo-aprile-2010-Gli-animali l'arcobaleno]'', n. 7, anno III, marzo-aprile 2010, p. 14.</ref>



Versione delle 20:24, 13 set 2020

Fisiologo di Berna, Aquile

Il Fisiologo (Physiologus), bestiario redatto ad Alessandria d'Egitto da autore ignoto fra il II e il IV secolo.

Citazioni

  • Esiste un uccello detto caradrio, comè scritto nel Deuteronomio. Il Fisiologo ha detto di esso che è un uccello tutto bianco, senza alcuna macchia, e i suoi escrementi curano gli occhi offuscati: lo si trova nelle corti dei re. (p. 41)
  • Quando qualcuno è malato, si può sapere con l'aiuto del caradrio se il malato è destinato a vivere o a morire: lo portano infatti davanti al malato nel letto, e se la malattia è mortale, il caradrio distoglie lo sguardo dal malato e tutti riconoscono che è destinato a morire; se invece la malattia tende alla guarigione, il caradrio fissa il malato e il malato il caradrio, e il caradrio assorbe la malattia, e la disperde, e così si salvano insieme il caradrio e il malato. (pp. 41-42)
  • Quando [il pellicano] ha generato i piccoli, questi, non appena sono un po' cresciuti, colpiscono il volto dei genitori; i genitori allora li picchiano e li uccidono. In seguito però ne provano compassione, e per tre giorni piangono i figli che hanno ucciso. Il terzo giorno, la madre si percuote il fianco e il suo sangue effondendosi sui corpi morti dei piccoli li risuscita.[1]

Note

  1. Citato in Antonio Squeo, Divinità, santi ed animali, l'arcobaleno, n. 7, anno III, marzo-aprile 2010, p. 14.

Bibliografia

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