Storno

Da Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà.
Uno storno

Citazioni sullo storno.

  • Come non ammirare, ad esempio, l'adattabilità degli storni? Fortemente gregari, abitavano da sempre le campagne coltivate, dove talvolta depredavano in misura massiccia le vigne e gli uliveti. Da non molti decenni hanno scoperto le città [...]. All'alba partono in reggimenti serrati «per il lavoro», cioè per i campi al di là della cintura industriale; rincasano al tramonto, in stormi giganteschi, di migliaia di individui, seguiti da ritardatari sparsi. Visti da lontano, questi voli sembrano nuvole di fumo: ma poi, a un tratto, si esibiscono in evoluzioni stupefacenti, la nuvola diventa un lungo nastro, poi un cono, poi una sfera; infine si ridistende, e come una enorme freccia punta sicura verso il ricovero notturno. (Primo Levi)
  • Fuori, stava calando la sera e il cielo era gremito di storni. A migliaia volavano sopra gli alberi del parco, cinguettando, rissando fra loro. La luce rifletteva – dalle loro piume smaglianti – rapidi, volubili riflessi verdi, azzurri, violetti. O felici creature viventi! Nessuna lingua saprebbe dire la loro bellezza! (Richard Adams)
  • Gli storni coordinano il loro volo millisecondo per millisecondo. (Neal Barnard)
  • Gli storni, i corvi e i pappagalli imparano a parlare e offrono ai loro addestratori un'emissione di voce estremamente duttile e capace di imitare ogni suono, cosa che permette loro di articolarla e modularla. Ebbene, a me pare che questi uccelli abbiano la funzione di difendere, come se fossero avvocati, la causa di tutti gli altri animali in relazione all'apprendimento. (Plutarco)
  • Gli storni son magri perché vanno a stormi. (proverbio toscano)
  • Neanch’io ho esperienza in amore. | Ma ho sentito un paio di cosette dagli storni che nidificavano sopra la nostra tana. | Non fanno che litigare e battersi in ogni momento. | Si rinfacciano azioni orribili, | immorali e sconce, | le scappate, sulla cima dei faggi | del vecchio storno, donnaiolo sfrontato, | E un giorno di sabato, dopo la paga, | intervennero il corvo e il falco | con una bella bastonatura! | I giovani, poi, non erano migliori dei loro vecchi. | Uno aveva un legame colpevole con il cuculo. | Ha imparato a deporre le uova nel nido altrui. | Un altro fu costretto a pagare | gli alimenti alla gazza: un mucchio di noccioline! | E la figlia dello storno, una creatura bruttarella, | sempre sudicia, aveva una relazione con un giovane corvo! (La piccola volpe astuta)
  • Parea che un carro, allo sbianchir del giorno | ridiscendesse l'erta con un lazzo | cigolìo. Non un carro, era uno storno, || uno stornello in cima del Palazzo | abbandonato, che credea che fosse | marzo, e strideva: marzo, un sole e un guazzo! (Giovanni Pascoli)

Altri progetti[modifica]