T'amerò sempre (film 1933)
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T'amerò sempre
Nino Besozzi ed Elsa De Giorgi nel film
Titolo originale |
T'amerò sempre |
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Lingua originale | italiano |
Paese | Italia |
Anno | 1933 |
Genere | drammatico, sentimentale |
Regia | Mario Camerini |
Soggetto | Mario Camerini |
Sceneggiatura | Guglielmo Alberti, Ivo Perilli |
Produttore | Emilio Cecchi |
Interpreti e personaggi | |
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T'amerò sempre, film italiano del 1933 con Elsa De Giorgi e Nino Besozzi, regia di Mario Camerini.
Frasi
[modifica]Citazioni in ordine temporale.
- L'amore come dev'essere bello. Come dev'essere bella la vita. (Adriana)
- Quando una donna risponde male al telefono, è brutta. (Diego)
- Due ore di sofferenza, ma una permanente che durerà due anni! (Oscar)
- Io vorrei soltanto che mi credesse degno di lei. Ecco, lei così gentile, così mite e nello stesso tempo così ferma di fronte alla vita. (Mario)
Citazioni su T'amerò sempre
[modifica]- Anche T'amerò sempre, che pure ha l'aria d'un mélo crepuscolare, è un intreccio finissimo – e probatorio – di appunti e note in margine. Agli ambienti (la Maternità, la profumeria, l'appartamentino del ragioniere) Camerini assegna una funzione, quando di denuncia, quando di specchio: non c'è un solo metro di film che, dietro l'impeccabile fragranza della tessitura, non comunichi l'urgenza di un messaggio, od una verità certificata. (Francesco Savio)
- Non v'è film di Camerini che non riveli animo e intenzioni d'artista; anche prescindendo dai risultati, non sapremmo quale miglior lode formulare per chi dedica la sua vita al mondo dello schermo, un mondo che non è sempre dominato dalle ragioni dell'arte. [...] Con T'amerò sempre ha voluto tentare un'opera di più ampio respiro, dai toni talvolta decisamente drammatici; dalla novelluccia è voluto passare al romanzo; e se proprio non si può dire che il romanzo sia riuscito, ne è però sbocciato un lungo racconto, pervaso di schietta umanità, narrato con voce pacata e quasi sempre incisiva. [...] Non si creda, tuttavia, che il film sia tutto toccato con mano felice. Le scene iniziali sono prolisse; qualche altra lentezza è facilmente riscontrabile; e quasi tutto il dialogato dell'ultima scena è semplicemente inutile, danneggia non poco, con la sua verbosità, quella tensione drammatica che era stata efficacemente raggiunta e che già aveva in sé implicito il "finale". [...] riguardo al Besozzi, questa è certo la sua migliore interpretazione cinematografica. Un'altra sorpresa è offerta da Mino Doro, un nuovo attore, dalla maschera che stranamente somiglia a quella di Clark Gable: un interprete sobrio e intelligente, efficacissimo mentre la De Giorgi è volenterosa, talvolta convincente. (Mario Gromo)
- Si è d'accordo nel riconoscere in Camerini un ottimo direttore italiano, capace di dare un film decoroso e simpatico, non volgare e non raffinato, buono per il grosso pubblico e accettabile anche dalle povere minoranze. Io, per mio conto, credo che egli potrebbe dare qualcosa di più: c'è in lui una finezza, una gentilezza direi, che pochi mestieranti d'altri paesi hanno. Certe cose egli le vede non solo con abilità e calcolo, ma anche con amore: in taluni momenti la sua sensibilità si raggira fino al ritmo poetico e alla giusta misura, come nella sequenza dei due che scendon le scale, dove la situazione non è straordinaria, ma appunto il ritmo è delicato, tanto delicato che quel signore macchietta, dal fisico buzzo [Loris Gizzi], non disturba come in astratto dovrebbe, ma sopraggiunge discreto come una scherzosa variazione sul tema patetico di una buona canzonetta sentimentale. E allora? Allora, dico, se è capace di queste finezze d'orecchio, [...] non sarà proprio possibile conciliare le due cose, quel tanto d'istinto artistico che Camerini ha e il "genere" da cui si sente irresistibilmente attratto? (Nicola Chiaromonte)
Voci correlate
[modifica]- T'amerò sempre – remake 1943
Altri progetti
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