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Teognide

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Papiro con alcuni frammenti delle opere di Teognide. Contiene i versi 917-933

Teognide (VI – V secolo a.C.), poeta greco antico.

Citazioni di Teognide

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  • Abbi la mente del polipo policromo, che tale appare | quale lo scoglio sul quale vive.[1]
  • Cirno, la nostra città è ancora una città ma i suoi abitanti sono cambiati: quelli che una volta non conoscevano né formule di diritto né leggi, ma portavano continuamente intorno ai fianchi pelli di capra, e abitavano fuori della nostra città come cervi, oggi sono nobili, o figlio di Polipao; e coloro che prima erano nobili ora sono miserabili. Chi può sopportare questo spettacolo? (39-58[2])

Elegie

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  • Chi ha un male,chi un altro, e fra gli uomini | – quanti il sole ne vede – nessuno è perfettamente felice. (1, 167-8)[3]
  • Difficile è riconoscere da lontano | l'indole di molti, per quanto si possa essere saggi: | infatti alcuni nascondono sotto la ricchezza la loro malvagità, | altri sotto la miserabile povertà nascondono la loro virtù. (1, 1059-62)[3]
  • Gli dei non concedono facilmente né eccellenti cose | né belle, ma c'è gloria per l'impresa difficile. (1, 463-4)[3]
  • La miglior cosa per gli uomini di questa terra è non essere nati e non vedere la luce del sole; ma se son nati, allora quanto più presto possibile valicare le porte dell'Ade e giacere profondamente sepolti.
  • La sazietà genera insolenza, quando la prosperità si accompagni | a un uomo malvagio e che non abbia sana la mente. (1, 153-4)[3]
  • Le ricchezze qualche nume può concederle anche a un malvagio, | o Cirno, ma a pochi uomini tocca in sorte la virtù. (I, 149-150)[3]
  • Metti pure sotto i piedi il popolo dalla testa vuota, | colpiscilo col pungolo aguzzo e gettagli giogo pesante; | ché più non troverai una massa di uomini così desiderosi | di un padrone, fra quanti il sole ne vede. (1, 847-50, trad. di A. Garzya)[3]
  • Nulla l'uomo ha in sé di meglio dell'intelligenza, | o Cirno, nulla di più penoso della stupidità. (1, 895-6)[3]
  • Questo vale la ricchezza per gli uomini: che nessuno giunge all'Ade | con tutte le ricchezze, per quante immense ne abbia, | né, se pure pagasse un prezzo di riscatto, potrebbe sfuggire alla morte, | alle gravose malattie e alla funesta vecchiaia che incalza. (I, 725-728)[3]

Citazioni su Teognide

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Note

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  1. Citato in Plutarco, De sollertia animalium, traduzione di Pietro Li Causi, cap. 27, in Aa. Vv., L'anima degli animali, Einaudi, Torino, 2015, p. 265. ISBN 978-88-06-21101-1
  2. Citato in Michel Austin e Pierre Vidal-Naquet, Economie e società nella Grecia Antica, Boringheri, 1982, p. 205.
  3. a b c d e f g h Citato in Dizionario delle citazioni, a cura di Italo Sordi, BUR, 1992. ISBN 88-17-14603-X

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