Teoria delle stringhe
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Citazioni sulla teoria delle stringhe.
- – A proposito della teoria delle stringhe, secondo me è sbagliata, ci avete messo quarant'anni a tornare a quello che dicevamo noi negli anni Sessanta: alle vibrazioni.
– Papà, quello che importa è ciò che vibra, stringhe aperte e anelli chiusi e piccole superfici.
– Andiamo, ammettilo parliamo di vibrazioni, sono tutte stupidaggini. (Numb3rs) - Anche dopo che l'atomismo fu finalmente consacrato all'inizio del XX secolo, la ricerca dei costituenti più elementari di tutti non si fermò, perché sempre nuove particelle venivano scoperte (protoni, neutroni, quark e così via). La teoria delle stringhe è l'ultima della lista a proporre i suoi candidati al ruolo di costituenti elementari, ma poiché non è stata ancora confermata sperimentalmente (e anche se lo fosse, niente impedirebbe l'esistenza di un costituente ancora più fondamentale, ancora da scoprire) possiamo senz'altro dire che la ricerca dei mattoni dell'universo non si è arrestata. (Brian Greene)
- La teoria delle stringhe è che alla fine nella scarpa ti ritrovi sempre con un laccetto più corto dell'altro. E questa è scienza? No, è stupidità. Che potremmo comprarci tutti i mocassini. (Crozza nel Paese delle Meraviglie)
- La teoria delle stringhe è un tentativo di più profonda descrizione della natura, immaginando una particella elementare non come un puntino, ma come il piccolo anello di una stringa vibrante. (Edward Witten)
- La teoria delle stringhe ha una storia curiosa. Essa venne inventata sul finire degli anni Sessanta nel tentativo di trovare una teoria per descrivere la forza forte[1]. L'idea di fondo era che le particelle come il protone e il neutrone potessero essere considerate come onde in movimento lungo una corda. Le forze forti tra le particelle corrisponderebbero così a pezzi di corda che verrebbero a sistemarsi tra altri pezzi di corda, un po' come in una ragnatela. Perché questa teoria potesse dare il valore effettivamente osservato dalla forza forte tra le particelle, tali corde – o stringhe – dovevano essere simili a elastici con un potenziale di trazione di circa dieci tonnellate. (Stephen Hawking)
- La teoria delle stringhe prevede un multiverso, nel quale il nostro universo è una fetta di pane di una grande pagnotta cosmica. Le altre fette sarebbero separate dalla nostra, dislocate in qualche altra dimensione dello spazio. (Brian Greene)
- Prima dell'avvento della teoria delle stringhe, si pensava che ogni particella fondamentale occupasse un singolo punto dello spazio. Nelle teorie delle stringhe, invece, gli oggetti fondamentali non sono particelle puntiformi, bensì entità che hanno una lunghezza ma nessun'altra dimensione, come un pezzo di filo infinitamente sottile. (Stephen Hawking)
- Se la teoria delle stringhe è un errore, non è un errore futile. Si tratta di un errore profondo e pertanto in un certo senso meritevole. (Lee Smolin)
- Sia la teoria delle stringhe che la LQG [Loop Quantum Gravity (gravità quantistica a loop)] affermano di aver risolto l'annoso problema della costruzione di una teoria quantistica della gravità, in due modi molto diversi. La teoria delle stringhe è nata nel solco della tradizione della fisica delle particelle elementari, che per molti anni si è impegnata nella ricerca dei costituenti ultimi della materia; per molti pionieri della teoria, la gravità era una preoccupazione molto remota. Per contrasto, la LQG nasce da un filone di ricerca interno alla relatività generale, e dunque per i suoi adepti la gravità è sempre stata al centro dell'attenzione. Per riassumere le differenze con uno slogan, la teoria delle stringhe inizia dal piccolo (i quanti) e cerca di comprendere il grande (la gravità), mentre la LQG parte dal grande (la gravità) per approdare al piccolo (i quanti). (Brian Greene)
- Un approccio molto popolare tra i fisici è la teoria delle stringhe, che postula che lo spazio abbia, in aggiunta alle tre che ci sono familiari, sei o sette dimensioni aggiuntive, finora passate del tutto inosservate. La teoria delle stringhe prevede anche l'esistenza di molte nuove forze e particelle, delle quali finora non si ha alcuna prova sperimentale. Alcuni ricercatori ritengono che la teoria delle stringhe possa essere inclusa in una nuova teoria, detta teoria-M, ma sfortunatamente non è stata data alcuna definizione precisa di questa teoria. (Lee Smolin)
- – Aspetta, secondo me ha colto un punto: per corroborare la tua teoria delle stringhe dovresti creare un buco nero. Non distruggerebbe la Terra?
– Be', può darsi, ma ce ne andremmo tutti quanti sapendo che avevo ragione. (undicesima stagione) - – Be', che c'è di nuovo nel mondo della fisica?
– Niente.
– Sul serio? Niente?
– Be', ad eccezione della teoria delle stringhe non è successo un granché dal 1930 a oggi. Inoltre è una teoria indimostrabile. Al massimo puoi dire: "Ehi, guarda, la mia teoria ha una sua logica consistenza interna"!
– Ah... le cose non potranno che migliorare! (prima stagione) - – Sai, c'è un'idea nella teoria delle stringhe secondo cui tutto l'universo potrebbe essere un ologramma...
– Cosa vuol dire? Uao.
– Be', il principio olografico sostiene che ciò che noi percepiamo ogni giorno in tre dimensioni può in realtà essere frutto di informazioni riportate su una superficie ai limiti estremi del nostro universo. Quindi è possibile che le nostre vite stiano solamente dando vita ad un quadro dipinto sulla tela più grande dell'universo. (sesta stagione)
Note
[modifica]- ↑ L'interazione nucleare forte tiene uniti i quark, costituenti elementari dei protoni e dei neutroni, ed anche quest'ultimi all'interno del nucleo.
Voci correlate
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