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Tullio Solenghi

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Tullio Solenghi

Tullio Alberto Solenghi (1948 – vivente), attore, comico e personaggio televisivo italiano. Ha fatto parte del Trio con Massimo Lopez e Anna Marchesini.

Citazioni di Tullio Solenghi

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  • Beh in dodici anni di Trio diciamo che ci siamo sempre "autocontrollati" un istante prima di cadere nel veniale. L'unica scivolata me la concessi al Festival con la parodia di San Remo, ma il pentimento fu immediato dopo aver ascoltato la reazione un po' seccata di mia madre. Il suo turbamento da fervente cattolica pensai che poteva essere assai diffuso, così da quel momento il suo giudizio critico divenne il mio autofiltro, anche se la nostra libertà creativa rimase intatta.[1]
  • Il comico deve avere una sua marzianità, non deve appartenere a questo mondo. Deve spiazzare, come faceva il mio giornalista del Tg che partiva normalissimo per sconfinare nell'assurdo. Il comico gradevole che ride delle sue battute e che annuncia duecento risate garantite a me fa piangere.[1]
  • I cuccioli hanno tutta una vita davanti. Sì, e anche l'agnello è un cucciolo. Risparmia la sua vita non solo a Pasqua, ma anche tutto il resto dell'anno.[2]

Intervista a Il Secolo XIX.it, 3 febbraio 2015.

  • Ai "carnivori sempre e comunque" consiglio di andare, almeno una volta nella vita, in un mattatoio. È facile mangiare il prosciutto senza vedere cosa c'è dietro. [...] [«Lei è andato in un mattatoio?] Mi è bastato molto meno. [...] ero in macchina con il mio labrador quando in autostrada ci ha affiancato un camion. Dentro c'erano dei maiali che gridavano talmente forte da coprire qualsiasi altro suono. Sapevano perfettamente che di lì a poco sarebbero stati macellati. Il mio cane, percependo quella disperazione, ha iniziato a fissarmi intensamente. E lì ho capito che per uno strano gioco del destino lui era vivo e quei maiali invece sarebbero stati massacrati...
  • [«Fra gli attori essere vegani è una moda?»] Le mode vanno e vengono, sono transitorie. Qui c'è di mezzo un discorso salutistico ed etico.
  • Molte persone pensano che i vegetariani e i vegani siano persone tristi che mangiano insalatine e non si godono i piaceri della tavola. È una lettura assolutamente fuorviante. Il mio pranzo di Natale lo dimostra: abbiamo mangiato una polenta con gulasch di seitan favolosa, una delizia che non ha nulla da invidiare al piatto di carne classico.
  • [«Fisicamente come si sente?»] Benissimo. Sono in pace con il mio corpo e con la mia coscienza. Quando giro l'Italia in tour teatrali con attori che hanno la metà dei miei anni, e li vedo spesso più affaticati di me, mi rendo conto di seguire un'alimentazione corretta ed equilibrata. Sono una roccia. Lo dico toccandomi i coglioni, ma è la verità.

Da "Più figli di Boccaccio che dell'Alighieri" Solenghi apre il libro

Intervista di Marco Calini, La Prealpina, 22 marzo 2018.

  • Linguisticamente siamo più figli di Boccaccio di quanto possiamo esserlo di Dante.
  • In Boccaccio c'è un'attenzione all'uomo di bassa estrazione, oggi diremmo proletariato, che lo stacca dalla letteratura della sua epoca e dai soggetti epico cavallereschi.
  • [Sui classici della letteratura italiana] Questi grandi classici ci sono proposti a scuola, in una condizione di costrizione e non di scelta.

Note

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  1. a b Dall'intervista di Massimiliano Castellani, Tullio Solenghi: «Quella volta che col Trio facemmo arrabbiare l'Iran...», avvenire.it, 29 ottobre 2017.
  2. Da Tullio Solenghi per Salva un Agnello, pubblicato da Animal Equality Italia su Youtube.com, 30 marzo 2017.

Filmografia

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Altri progetti

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