Ultime parole dai Mostri della Universal
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Raccolta delle ultime parole pronunciate dai personaggi appartenenti alla saga dei mostri della Universal Pictures in punto di morte.
Serie classica
[modifica]- Violette, violette! Un mazzolino, comprate un mazzolino! Un mazzolino, signore? Comprate un mazzolino! Comprate un mazzolino, questo è bello! (Venditrice ambulante)
- Sbarcato a Londra con l'aiuto del suo lugubre servitore Renfield, il conte Dracula passeggia per l strade della città finché non nota un umile venditrice di fiori isolata vicino ad una colonna: mentre la nebbia si alza per via dei poteri del vampiro, egli si avvicina alla donna che, prima di accorgersi del pericolo, viene brutalmente dissanguata da Dracula.
- Buonanotte, Mina cara! (Lucy Weston)
- Dopo una serata all'opera in cui hanno conosciuto Dracula, le amiche Lucy Weston e Mina Seward si augurano la buonanotte dopo aver scherzato e parlato per un pò: sdraiatasi sul letto, l'addormentata Lucy non si accorge dell'irrompere nella stanza di Dracula, che dopo aver alzato nuovamente la nebbia per coprire le sue tracce la morde al collo per succhiarle il sangue, uccidendola e tramutandola in vampiro.
- Conte Dracula:Fermo!
R.M.Renfield:Io ti sono fedele, padrone! Sono il tuo schiavo! Io non ti ho mai tradito! Oh, no, non farlo! Non uccidermi! Lasciami vivere, ti prego! Puniscimi, torturami, ma lasciami vivere: io non posso morire con tutte quelle vite sulla coscienza, ho troppo sangue sulle mani!
- Decisi a catturare Dracula e a salvare Mina dalle grinfie del vampiro, Johnathan Harker e il professor Abraham Van Helsing liberano Renfield perché lì conduca al suo covo: non accorgendosi di essere seguito il folle guida incosciamente i due nel rifugio del padrone, l'abbazia di Carfax. Accortosi degli intrusi, Dracula rimane deluso dall'incompetenza del suo servitore e lo ipnotizza coi suoi poteri in modo da paralizzarlo: nonostante le suppliche di Renfield, che non vuole morire con tanta malvagità sulla coscienza, il conte lo strangola brutalmente. Dracula poi si dà alla fuga con Mina nelle catacombe, ma è sorpreso dal sole ed è costretto ad abbandonarla: mentre Johnathan cerca l'amata Van Helsing trova la bara in cui si è rifugiato il vampiro e piantandogli un paletto nel cuore lo uccide una volta per tutte.
- Non ti piace il fuoco, eh? Prendi un pò di fuoco! (Fritz)
- Sotto gli occhi del suo mentore Dr Waldman, dell'amico Victor e dell'amata Elizabeth lo scienziato Henry Frankenstain riesce nel suo esperimento: creare un uomo vivo utilizzando parti di cadaveri. La creatura tuttavia si spaventa per via del fuoco e diventa aggressiva: mentre Frankenstain e Waldman hanno un'accesa discussione sull'etica dell'esperimento, il mostro viene rinchiuso nelle cantine del laboratorio e posto sotto la sorveglianza del gobbo Fritz, assistente di Frankenstain. Meschino e crudele, Fritz inizia a torturare la creatura utilizzando il fuoco: spaventato, confuso e arrabbiato, il mostro attacca brutalmente il gobbo e lo uccide.
- "Martedì, ore 19 e 30. Aumenta la resistenza all'anestetico. Necessarie dosi più massicce e più frequenti. Eseguirò subito dissezione corpo." (Dr Waldman)
- Dopo aver realizzato la bestialità del suo esperimento, Frankenstain torna con Elizabeth e Victor nella sua abitazione per sposare la fidanzata: Waldman invece resta al costello, desideroso a porre fine alla faccenda scomponendo i pezzi che compongono il corpo del mostro. Mentre annota l'ora dell'esperimento e realizza che serve più anestetico, il dottore non si accorge che la creatura si è ripresa dall'effetto dei narcotici: mentre si volta pronto per procedere all'esperimento, Waldman viene brutalmente strangolato dal mostro.
- Guarda come le lancio in acqua: posso fare delle barchette… (Maria)
- Vagando senza meta per le campagne il mostro si imbatte in una bambina, la piccola Maria, che gioca a tirare dei fiori come barchette in un lago: ella lo avvicina e, stringendo amicizia, gli insegna a tirare i fiori, rendendo l'ingenua e fragile creatura felice. Osservando meccanicamente il gesto della bimba di lanciare i fiori, egli decide di lanciare Maria nel lago, convinto che anch'ella possa galleggiare come i fiori: la povera bambina tuttavia annega senza rimergere, scatenando la confusione e la rabbia del povero mostro.
- Fermati, sporco ladro! Che cosa volevi fare? (Guardiano del museo)
- Durante un giro di perlustrazione nel museo di Tebe, il guardiano nota delle luci e dei rumori provenire dalla stanza in cui è riposto il sarcofago della principessa Ankh-es-en-Amon: entrato, egli sorprende in preghiera l'uomo che aiutò la spedizione undici anni prima a trovare la tomba, l'anziano Ardath Bey. Il guardiano lo rimprovera e chiede spiegazioni, ma inaspettatamente muore di infarto: l'anziano è in realtà la mummia dell'antico sacerdote Imhotep, amante della principessa.
- È vero... È vero… (Sir Joseph Wheeple)
- Notando il peggioramento della sua assistita Helen Grosvenor, reincarnazione di Ankh-es-en-Amon che Imhotep sta cercando di "risvegliare", il dr Muller ordina al Sir Joseph Wheeple, scopritore della tomba, di bruciare il papiro di Toth, artefatto che permette la resurrezione delle mummie e che tiene in vita il sacerdote. Pur con estrema riluttanza, Sir Joseph acconsente e ritiratosi nel suo studio si prepara a bruciare il papiro: Imothep tuttavia lo spia a distanza attraverso il suo pozzo e utilizzando i suoi poteri gli provoca un infarto fatale prima che possa distruggere il papiro di Toth.
- Per Toth e per Anubis...(Imhotep/Ardath Bey)
- Deciso a riportare indietro Ankh-es-en-Amon, Imothep si appresta a sacrificare Helen per riportarla alla sua vita precedente: Muller e il giovane Frank Wheeple irrompono nel suo rifugio per salvare la ragazza ma vengono attaccati dal sacerdote, pronto ad ucciderli con i suoi poteri. Iniziando a ricordare la sua vita precedente, Helen invoca l'aiuto della dea Iside, di cui un tempo era sacerdotessa: la statua della dea in quel momento si anima e un fulmine colpisce il papiro. Non essendo più legato alla vita grazie all'artefatto, Imothep crolla a terra finendo incenerito.
- Ti prego, non farlo, Griffin! (Dr Artur Kemp)
- Dopo aver tradito l'ex complice Griffin, divenuto invisibile e malvagio a seguito di un esperimento, il dottor Arthur Kemp viene minacciato di morte: il commissario di polizia tuttavia escogita un astuto piano per sviare e catturare il pericoloso uomo invisibile. Fatto andare via perché ormai considerato al sicuro, Kemp si accorge con orrore che Griffin è sempre stato accanto a lui e che ora si ritrova nella sua macchina: dopo averlo insultato, Griffin lo stordisce e, legatolo al sedile, scaglia la macchina giù da un burrone uccidendolo all'istante.
- Sapevo che saresti arrivata, Flora. Volevo tornare io da te, amore mio...Ma non ci sono riuscito. Mi sono occupato di cose che l'uomo dovrebbe lasciare stare... (Dr Jack Griffin/L'uomo invisibile)
- Nascostosi in un fienile, Griffin viene individuato da un fattore che lo sente dormire: avvertita dall'uomo, la polizia circonda il fienile e gli dà fuoco per stanarlo. Uscendo, Griffin viene individuato per via delle sue impronte sulla nave e viene presto centrato dai poliziotti: portato in ospedale, egli si riconcilla con l'amata Flora e ammette i suoi errori e le sue colpe, spirando in pace e tornando visibile.