Vincenzo Amendola

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Vincenzo Amendola

Vincenzo Amendola (1973 − vivente), politico italiano.

Citazioni di Vincenzo Amendola[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • Il potere di veto è obsoleto per l'UE e dannoso per chi lo esercita.[1]
  • [Sull'invasione russa dell'Ucraina del 2022] Non una guerra per procura, ma un'invasione violenta, in cui gli attacchi che si stanno susseguendo in queste ore e in questi giorni non distinguono tra obiettivi militari e obiettivi civili ucraini. L'occupazione di una Nazione libera, senza che vi sia stata provocazione, conseguenza di una strategia politica russa imperniata sulla logica di potenza.[2]
  • [Sull'invasione russa dell'Ucraina del 2022] Per noi è sempre stata netta, in questi nove mesi, la richiesta di un cessate il fuoco, dell'avvio di un negoziato, presupposto immancabile per una conferenza di pace. Un'aspirazione che non solo unisce tutti noi in tutte le mozioni qui presentate, ma soprattutto è un'urgenza per chi è sotto i bombardamenti o è dovuto scappare dal proprio Paese.[2]
  • [Sull'invasione russa dell'Ucraina del 2022] [...] non c'è mai stato e non c'è tuttora un prima e un dopo da annunciare, un'opzione “cessate il fuoco” che esclude l'altra, aiutare chi è sotto il fuoco. E la guerra a oltranza è solo nelle teste dei siloviki del Cremlino, e noi non siamo e non saremo da quella parte, proprio perché il negoziato che auspichiamo non può rimuovere i principi che noi tutti difendiamo.[2]
  • [Sull'invasione russa dell'Ucraina del 2022] [...] non si può auspicare un negoziato nel nome dei valori di pace e difesa della libertà, sminuendo le ragioni dell'aggredito o negandole come fossero un impaccio, perché nel caso ipotetico che quell'aggredito ammainasse le bandiere, l'accordo innanzitutto cancellerebbe i valori che si proclamano, perché sarebbero piegati dal sopruso. Sarebbe la legge del più forte a vincere, non la forza della legalità internazionale![2]
  • [Sull'invasione russa dell'Ucraina del 2022] Mi ha molto colpito il 9 giugno [2022], quando Putin, dinanzi a una platea di giovani, si è paragonato a Pietro il Grande: a noi è toccato in sorte fare quello che ha fatto lui, e cioè riportare indietro le terre russe e consolidarle. Sappiamo che il nuovo ordine multipolare non facilita la nascita di una solida legalità multilaterale, ma al dunque lo strappo russo armato si insinua in questo caos.[2]
  • [Sull'invasione russa dell'Ucraina del 2022] Ha ragione il Presidente Mattarella: da questa crisi non si uscirà con una nuova Jalta, ma con una Carta di Helsinki, in cui nel negoziato si porta non solo il cessate il fuoco e il diritto dei più deboli, ma anche la legalità internazionale; altrimenti pagheremmo nei prossimi decenni una scelta che non vogliamo.[2]
  • E permettetemi di dire ai sovranisti di casa nostra, a coloro che hanno la memoria corta, a coloro che organizzavano in passato eventi con Bannon o Dugin, che, sonnambuli della tragedia, il nazionalismo revanscista ha sempre avuto un solo obiettivo, quello di avere nel demone bellico il tema su cui difendere il proprio potere.[2]
  • [Sull'invasione russa dell'Ucraina del 2022] Oggi, per fermare la guerra, ci vuole una visione salda, testardaggine diplomatica per riaprire la via negoziale al cessate il fuoco, che è propedeutica a qualsiasi discorso di pace, ma fermezza nei principi di chi è aggredito e di chi vuole perseverare e preservare la superiorità della legalità internazionale.[2]

Note[modifica]

  1. Citato in Ungheria e Polonia hanno messo il veto sul nuovo bilancio europeo, Il Post.it, 16 novembre 2020.
  2. a b c d e f g h Dall'intervento alla Camera dei Deputati, Resoconto stenografico dell'Assemblea Seduta n. 16, 30 novembre 2022.

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