William Butler Yeats
William Butler Yeats (1865 – 1939), poeta e drammaturgo irlandese.
Citazioni di William Butler Yeats[modifica]
- Certo qualche rivelazione è vicina; | Certo s'approssima il Secondo Avvento.
- Surely some revelation is at hand; | Surely the Second Coming is at hand.[1]
- Correggendo le mie opere, correggo me stesso.[2]
- E invece io essendo povero ho soltanto i miei sogni e i miei sogni ho steso sotto i tuoi piedi. Cammina leggera perché cammini sopra i miei sogni.[3]
- But I being poor, have only my dreams, I have spread my dreams under your feet, tread softly because you tread on my dreams.
- [Epitaffio] Getta uno sguardo freddo sulla vita, sulla morte. Cavaliere, va' avanti!
- Cast a cold eye | On life, on death. | Horseman, pass by![4]
- Ho calcolato tutto, valutato ogni cosa: | e gli anni a venire mi apparvero spreco di fiato, | e spreco di fiato gli anni del passato.
- I balanced all, brought all to mind, | The years to come seemed waste of breath, | A waste of breath the years behind.[5]
- Le cose si dissociano; il centro non può reggere; | E la pura anarchia si rovescia sul mondo.
- Things fall apart; the centre cannot hold; | Mere anarchy is loosed upon the world.[1]
- Penso che possiate lasciare le arti, maggiori e minori, alla coscienza dell'umanità.
- I think you can leave the arts, superior or inferior, to the conscience of mankind.[6]
- Quanti amarono i tuoi momenti di grazia malinconica, | e la tua beltà, con falso o vero amore; | ma un uomo solo ha amato l'anima pellegrina che è in te | e le pene del tuo volto che muta.
- How many loved your moments of glad grace, | And loved your beauty with love false or true, | But one man loved the pilgrim soul in you, | And loved the sorrows of your changing face.[7]
- Se guardi nel buio a lungo, c'è sempre qualcosa.[8]
- Se non sappiamo immaginarci diversi da come siamo e assumere questo secondo io, non possiamo imporci una disciplina, nonostante che ne possiamo accettare una da altri. La virtù attiva, in quanto distinta dall'accettazione passiva della regola vigente, è perciò teatrale, consapevolmente drammatica, la capacità di indossare una maschera. È la condizione di una vita strenua, piena.[9]
- Un sacrificio protratto nel tempo può rendere il cuore una pietra.
- Too long a sacrifice | Can make a stone of the heart.[10]
Incipit di alcune opere[modifica]
Fiabe irlandesi[modifica]
Come Thomas Connolly incontrò la Banshee[modifica]
— Ah, la Banshee, signore? Beh, signore, come stavo cercando di dirvi, una volta, nel buio della sera, dopo il lavoro, stavo tornando a casa dall'abitazione del signor Cassidy di cui vi ho parlato. Dovevo farmi più di un miglio — anzi quasi due — per arrivare al luogo dove alloggiavo presso una buona vedova che conoscevo, di nome Biddy Maguire, per essere più vicino al lavoro.
Il levriero magico[modifica]
Paddy M'Dermid era uno dei ragazzi più festaioli di tutta la contea di Kildare. Non si teneva un mercato o una festa del Santo Patrono senza che lui ci si trovasse in mezzo. Era dappertutto, come la sfortuna, e intanto il suo povero poderetto non veniva quasi mai seminato all'epoca giusta; e dove s'aspettava l'orzo non crescevano che erbacce. Il denaro si fece scarso nelle tasche del povero Paddy, e dopo il maiale se ne andò anche la mucca finché sparì quasi tutto quello che possedeva.
L'uomo che non aveva mai conosciuto la paura[modifica]
C'era un tempo una signora che aveva due figli i cui nomi erano Louras (Lawrence) e Carrol. Fin dal giorno della sua nascita Lawrence non aveva mai avuto paura di nulla; Carrol invece non usciva mai di casa dal momento in cui calava il buio della notte.
A quel tempo era uso, quando una persona moriva, che la gente vegliasse a turno la tomba del morto, perché era frequente che dei profanatori andassero in giro a rubare i cadaveri.
Quando la madre di Carrol e Lawrence morì, Carrol disse a Lawrence:
— Dici che nulla ti ha mai fatto paura, ma scommetto con te che questa notte non avrai il coraggio di vegliare la tomba di tua madre.
— Scommetto che l'avrò, — disse Lawrence.
The Fairies (I folletti)[modifica]
- Lassù sulle cime ventose | Laggiù nelle valli di giunchi, | Nessuno osa andare a cacciare | Per tema dei piccoli ometti. | Buona gente, piccola gente, | Che si raccoglie a frotte, | Verde la giacca, rosso il berretto, | E bianca la penna del gufo!
- Up the airy mountain, | Down the rushy glen, | We daren't go a-hunting | For fear of little men; | Wee folk, good folk, | Trooping all together; | Green jacket, red cap, | And white owl's feather!
Under Ben Bulben (Sotto il Ben Bulben)[modifica]
- Sappiate che quando ogni parola è stata detta, e un uomo è pazzo di combattere, qualcosa cade dagli occhi a lungo ciechi, egli completa la sua idea parziale, per un attimo allenta la tensione e ride forte, con il cuore in pace. Anche l' uomo più saggio si fa ansioso. (vv. 27 – 33)
- Molte volte l'uomo vive e muore fra le sue due eternità.
- Il quattrocento ha dipinto giardini sugli sfondi per un Dio o per un Santo dove l' anima si placa; dove ogni cosa che lo sguardo incontra, i fiori e l' erba e i cieli senza nuvole, somigliano alle forme che sembrano o che sono quando il dormiente è desto e ancora sogna, e quando tutto è svanito ancora afferma, e lì c'è un letto e il suo telaio, che i cieli s' erano aperti.
When you are old[modifica]
Quando sarai vecchia e grigia e piena di sonno...[11]
Citazioni su William Butler Yeats[modifica]
- Yeats parlotta quando parla dell'inaridirsi nella verità. Ci s'inaridisce per mancanza di curiosità. (Ezra Pound)
Note[modifica]
- ↑ a b Da The Second Coming, Il Secondo Avvento, in Michael Robartes and the Dancer, 1920.
- ↑ Citato in Marguerite Yourcenar, Taccuini di appunti, in Memorie di Adriano, traduzione di Lidia Storoni Mazzolani, Giulio Einaudi editore, Torino, 1988, p. 299. ISBN 88-06-60011-7
- ↑ Da He Wishes for the Cloths of Heaven; citato in Equilibrium.
- ↑ Citato in Under Ben Bulben, in Last Poems, 1939.
- ↑ Da An Irish Airman Forsees His Death
- ↑ Da un discorso del 7 giugno 1923, Seanad Éireann (Senato irlandese).
- ↑ Da When You Are Old.
- ↑ Citato in Luca Goldoni, Vita da bestie, ed. BUR, 2001.
- ↑ Da Autobiografia; citato in Thomas R. Nevin, Simone Weil: Ritratto di un'ebrea che si volle esiliare, traduzione di Giulia Boringhieri, Bollati Boringhieri, Torino, 1997, p. 420. ISBN 88-339-1056-3
- ↑ Da Easter, 1916, 4.
- ↑ Citato in Dizionario delle citazioni, a cura di Italo Sordi, BUR, 1992. ISBN 88-17-14603-X
Bibliografia[modifica]
- William Butler Yeats, Fiabe irlandesi, traduzione di Mariagiovanna Andreolli e Melita Cataldi, Einaudi, 1981.
- William Butler Yeats, Under Ben Bulben in Le ultime poesie, traduzione di A. Marianni, BUR Rizzoli, 2004. ISBN 88-17-00157-0
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