Sono innocente (film)

Sono innocente


Interpreti e personaggi
Titolo originale	You Only Live Once
Lingua originale	inglese
Paese	Stati Uniti d'America
Anno	1937
Genere	noir, poliziesco, drammatico
Regia	Fritz Lang
Sceneggiatura	Gene Towne, C. Graham Baker
Produttore	Walter Wanger
Sylvia Sidney: Joan "Jo" Graham Henry Fonda: Eddie Taylor Barton MacLane: Stefano Whitney Jean Dixon: Bonnie Graham William Gargan: padre Dolan Jerome Cowan: dottor Hill Charles Sale: Ethan Margaret Hamilton: Hester Warren Hymer: Buggsy Guinn Williams: Rogers John Wray: direttore della prigione Henry Taylor: Kozderonas E. Alyn Warren: cuoco della prigione
Doppiatori italiani
Renata Marini: Joan "Jo" Graham Giulio Panicali: Eddie Taylor Mario Besesti: Stefano Whitney Giovanna Scotto: Bonnie Graham Corrado Racca: padre Dolan Mario Pisu: dottor Hill Carlo Romano: Buggsy Olinto Cristina: direttore della prigione Lauro Gazzolo: Kozderonas Cesare Polacco: cuoco della prigione

Sono innocente, film statunitense del 1937 con Sylvia Sidney e Henry Fonda, regia di Fritz Lang.

Frasi

Ogni uomo, quando nasce, è generoso e nobile come un principe, poi il contatto del mondo gli fa subito dimenticare la sua origine. Forse per questo è stata creata la morte: per darci un'altra occasione di ricordare quello che siamo, prima di rinascere. (Padre Dolan)

Eddie: Sai una cosa sulle rane? Se una muore, muore anche l'altra.
Jo: È strano. Perché?
Eddie: Non lo so. Ma non possono vivere l'una senza l'altra.
Jo: Come Romeo e Giulietta.
Eddie: Davvero, è proprio così.
Jo: Come sai tutto questo sulle rane?
Eddie: Mah, credevo lo sapessero tutti.
Jo: Forse vedono l'una nell'altra delle cose che nessun altro può vedere.

Dopo Furia, è questo il secondo capolavoro americano di Lang. La sceneggiatura accumula i colpi di scena – seguendo però in questo il gusto di Lang per il "feuilleton" –, ma con pagine e con un tono altissimi, grazie anche alla simpatia umana d'una coppia d'attori particolarmente riuscita. (Georges Sadoul)
Il fascino del film è dovuto al grande quadro sociale dell'America del New Deal, che dalle carceri si propaga nelle strade, alla timida felicità della coppia nel suo lungo viaggio verso la morte, soli contro tutti (i biechi egoisti perbene, gli inesorabili poliziotti, e soprattutto il destino avverso). Il secondo film americano di Lang dopo il successo di Furia, prototipo del "gangster film di ambiente rurale" in contrapposizione a quello urbano (Scarface o Nemico pubblico), ritorna su individui senza scampo braccati da una società crudele che non consente loro una vita normale, ambientando la vicenda nell'America violenta della "Grande depressione". (Piero Di Domenico)
Ottima mistura di romanticismo tragico, espressionismo germanico e malinconia degli anni della Depressione, è uno dei migliori film USA di F. Lang. Intorno alla memorabile coppia, bravi caratteristi. (il Morandini)