Rana

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Una rana

Citazioni sulla rana.

  • Al Re travicello | piovuto ai ranocchi, | mi levo il cappello | e piego i ginocchi; | lo predico anch'io | cascato da Dio | oh comodo, oh bello | un Re travicello. (Giuseppe Giusti)
  • Bione era solito dire che mentre i bambini giocano a colpire le rane con le pietre, le rane invece non possono più giocare a morire, ma muoiono per davvero. (Plutarco)
  • Io sono nessuno. Tu chi sei? | Nessuno pure tu? | Allora siamo in due, ma non dirlo – | potrebbero cacciarci, lo sai! || Che fastidio essere qualcuno! | Che volgarità – come una rana – | che dice il suo nome – tutto giugno | a un pantano che sta ad ammirarla! (Emily Dickinson)
  • La luna, rana d'oro del cielo. (Sergej Aleksandrovič Esenin)
  • «La rana maschio, nella stagione degli accoppiamenti» disse Crake, «fa più rumore che può. Le femmine sono attratte dal maschio con la voce più grossa e profonda, perché fa pensare a un esemplare più forte, con geni di qualità superiore. È stato documentato come i maschi di rana piccoli scoprono che, se si infilano nei tubi di scarico vuoti, questi fanno da amplificatori alla loro voce, facendoli sembrare più grandi di quanto non siano in realtà».
    «E allora?»
    «E allora ecco cos'è l'arte, per l'artista» disse Crake. «Un tubo di scarico vuoto. Un amplificatore. Un tentativo di scopare». (Margaret Atwood)
  • Le rane non ingoiano con gli occhi aperti. È vero. (Psych)
  • Le rane possono anche strepitare più dei tori, ma non sanno tirare l'aratro nel campo né girare la ruota del torchio, e con la loro pelle non si fanno scarpe. (Kahlil Gibran)
  • Non sempre dove c'è l'acqua ci sono rane, ma là dove si sentono gracidare le rane c'è acqua. (Johann Wolfgang von Goethe)
  • Non so che cosa dolcemente strolegavi | alla finestra, quando nel fetido | del Retrone cantavano le rane, – | ma ne ascoltavi le chitarre tetre, | pizzicate fra le canne e il fango, | gli strappi iterati e rabbiosi delle corde | staccati di pause improvvise, placidamente. (Neri Pozza)
  • Poi che da' granchi a rintegrar venuti | delle ranocchie le fugate squadre, | che non gli aveano ancor mai conosciuti, | come volle colui ch'a tutti è padre, | del topo vincitor furo abbattuti | gli ordini, e volte invan l'opre leggiadre, | sparse l'aste pel campo e le berrette | e le code topesche e le basette; ... (Giacomo Leopardi)
  • Quando stai solo fermo in piedi o seduto tranquillo | pensa alle rane che traggono un gran piacere dal saltare. (Red Hot Chili Peppers)
  • Se la rana volasse non sprecherebbe il culo a saltare! (Arizona Junior)
  • Se una rana si tuffa in una pentola d'acqua bollente, salta subito fuori perché avverte il pericolo. Ma se si tuffa in una pentola d'acqua tiepida, che viene portata lentamente a ebollizione, non si muove affatto, rimane lì anche se la temperatura continua a salire. E alla fine muore bollita, se qualcuno non la salva. (Al Gore)
  • Sono come una corazzata chiusa in una stagno, appena mi muovo c'è la rivoluzione dei ranocchi. (Il ritorno di Don Camillo)

Proverbi[modifica]

Italiani[modifica]

  • La rana è usa ai pantani, se non ci va oggi ci andrà domani.
  • La rana non morde, perché non ha denti.
  • La rana, o salta o piscia, ma mai non sbrana.
  • Le rane han perso la coda perché non seppero chiedere aiuto.
  • Quanto più la rana gonfia, più presto crepa.
  • Rane, malsane.

Toscani[modifica]

  • L'aquile non fanno guerra a' ranocchi.
  • La rana avvezza nel pantano, se ell' è al monte torna al piano.
  • Rana di palude sempre si salva.
  • Rana, o salta o piscia, e non sbrana.
  • Tanto va la rana al poggio, che ci lascia la pelle.

Voci correlate[modifica]

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