È caduta una donna

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È caduta una donna

Descrizione di questa immagine nella legenda seguente.

Isa Miranda e Rossano Brazzi nel film

Titolo originale

È caduta una donna

Lingua originale italiano
Paese Italia
Anno 1941
Genere drammatico
Regia Alfredo Guarini
Soggetto Milly Dandolo (romanzo)
Sceneggiatura Ugo Betti, Sandro De Feo, Alfredo Guarini, Ercole Patti, Vincenzo Talarico, Piero Tellini, Cesare Zavattini
Interpreti e personaggi

È caduta una donna, film italiano del 1941 con Isa Miranda, regia di Alfredo Guarini.

Frasi[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • Smetti di fare la vittima. Io non ci casco, sai? Sono vecchia e abituata a vedere le cose come sono. Hai fatto male a cedergli, dovevi pensarci prima. (Madre di Giovanni)
  • Io non sono come voi credete. O forse, chissà. Ma state tranquilla, signora, non abbiate rimorsi. (Dina)
  • Ma com'è possibile che una cosa dimenticata, lontana, nell'ora di un attimo sia ancora qui a distruggere tutta la mia vita? (Dina)
  • Voi temete la maternità, siete una sciagurata. (Roberto)
  • Non voglio più impietosire, non voglio più essere una vittima. Un giorno una donna, una vecchia signora che aveva dei torti verso di me, mi disse che nella vita bisogna vedere le cose come sono. Sentivo di odiarla in quel momento, mi pareva inumano, ma poi ho capito che aveva ragione. Bisogna vedere le cose come sono. (Dina)
  • Hai rifiutato perché non vuoi abbastanza bene a tuo figlio, ma la vita ti persuaderà. Aspetterò. (Madre di Giovanni)

Dialoghi[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • Fabbri: Bevete un altro sorso.
    Dina: No, grazie, ho bevuto abbastanza. Mi sono anche sforzata. È che non ho fortuna: quando vorrei che mi girasse un po' la testa, niente. E quando bisognerebbe che non girasse affatto...
    Fabbri: Allora gira. È una delle cose più malinconiche non riuscire a ubriacarsi quando si vorrebbe.
  • Dina: È meraviglioso come tutte queste belle cose sembrano portate qui da una bacchetta magica. E questa bacchetta magica, in conclusione, non è che un po' di denaro.
    Fabbri: Forse avete ragione, c'è un po' di vero in tutto questo. Ma non è colpa mia.
    Dina: Voi siete colui che può avere tutto, siete un mago.
    Fabbri: Un povero mago dai capelli grigi che non riesce nemmeno a farvi ubriacare.
  • Roberto: È impossibile non pensarci. Tutto quello che mi ricorda il tuo passato mi dà fastidio, mi ossessiona.
    Dina: Povero Roberto. Povera me.

Citazioni su È caduta una donna[modifica]

  • Scarna, ma poetica, la materia: e non certo colata nello stampo di cui pare gioisca il nostro cinema. Isa Miranda, con quel suo trasparente volto, sul quale i sentimenti spesso affiorano per dono istintivo e con ineffabile suggestione, ha tutto quello che occorre per essere l'anti-retorica attrice che noi aspettiamo. E il regista Alfredo Guarini con quel suo cauto dosare il ritmo, le scene, il dialogo, e con quella sua così dichiarata voglia d'arrivare al nocciolo poetico d'ogni situazione, potrebbe darci – di colpo – un film insieme tragico e dolce, come è spesso nell'opera d'arte riuscita. Ma si sono, attrice e regista, liberati da una certa aura cinematograficamente mal intesa? Diremmo di no. (Enrico Emanuelli)

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