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Agnosticismo

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L'Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti

Citazioni sull'agnosticismo e sull'agnostico.

  • Come avviene sempre delle dottrine molto discusse e dei vocaboli troppo fortunati, l'agnosticismo, stiracchiato qua e là nelle polemiche, trasportato su campi che non erano i suoi, perdette a poco a poco ogni precisione di contenuto; cosicché lo si trova a volta a volta identificato con lo scetticismo, col naturalismo, col positivismo, con l'evoluzionismo, col materialismo, col criticismo, con l'idealismo subbiettivo, con l'ateismo, col misticismo, ed attribuito a pensatori l'un dall'altro lontani come Zenone e Pitagora, S. Tommaso e Scoto Erigena, Spinoza e Kant. (Cesare Ranzoli)
  • Il cinico sta allo scettico come l'ateo sta all'agnostico. (Roberto Gervaso)
  • L'agnosticismo, come unica condizione razionalmente coerente dell'uomo allo stato attuale dei fatti, emerge prepotente da un'analisi della storia della filosofia e il contratto sociale altro non è se non la logica conseguenza di questo atteggiamento "metafisico" (Flavio Oreglio)
  • L'agnosticismo significa semplicemente che un uomo non dice di sapere o credere in ciò in cui non ha ragioni per credere. (Thomas Henry Huxley)
  • L'agnostico è scettico, solitario, un outsider. Ha un orientamento meno dogmatico che concreto, la sua visione del mondo è meno una confessione di fede che – come già per Thomas Huxley – un metodo critico, un punto di vista sperimentale. L'agnostico tende a porre delle riserve, tende al provvisorio. Non ama i fiancheggiatori e i seguaci, le «grandi convinzioni», i forti nella fede e le teste vuote di ogni genere. Non fonda partiti e sette, non organizza missioni e non paga funzionari. Il mondo per lui non è così univoco come per gli ortodossi di ogni provenienza e provincia. È più incline a mettere in dubbio che a dire di sì, più all'obiezione e spesso anche alla ripulsione che a un qualsivoglia consenso, più alla demolizione degli idoli che all'antropolatria, e la realtà, tutto intorno al globo, gli fornisce conferme. (Karlheinz Deschner)
  • L'agnostico ha come modello un Padre celeste che abbandona i suoi figli. (Fabrice Hadjadj)
  • La maggior parte degli uomini di oggi non sono tanto atei o non credenti, quanto increduli. Ma colui che è incredulo non è fuori dalla sfera della religione. [...] Lo stato d'animo di chi non appartiene più alla sfera del religioso non è l'incredulità, ma l'indifferenza, il non saper che farsene di queste domande. Ma l'indifferenza è veramente la morte dell'uomo. (Norberto Bobbio)
  • Non fingo di sapere su cosa molti uomini ignoranti siano sicuri: questo significa agnosticismo. (Clarence Darrow)
  • Si possono distinguere nell'agnosticismo tre significati fondamentali: nel primo esso designa non una particolare dottrina, ma quell'attitudine mentale, abbastanza comune tra gli scienziati della seconda metà del secolo scorso, che consiste nel rifuggire deliberatamente da qualsiasi giudizio intorno a certi problemi, che i filosofi credono invece d'aver risolto o di poter risolvere; nel secondo si riferisce a quei sistemi che negano l'esistenza della finalità, dell'assoluto, dello spirito, di Dio e della Provvidenza; nel terzo a tutte quelle dottrine cosmologiche, psicologiche o teologiche le quali pongono certe realtà come trascendenti in modo assoluto la conoscenza umana, considerando questa incapace per la sua stessa natura di oltrepassare determinati limiti. (Cesare Ranzoli)
  • Una visione agnostica dell'esistenza, comporta per forza di cose, sul fronte politico, la necessità di stabilire forme di contratto sociale per la convivenza civile e rappresenta il postulato essenziale per la definizione di un'etica laica, più che mai necessaria. (Flavio Oreglio)

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