Agricoltura
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Citazioni sull'agricoltura.
Citazioni
[modifica]- Basta incontrare ed ascoltare le categorie del settore per sapere che l'agricoltura è tra le vittime più colpite dell'emergenza climatica. Eventi climatici estremi, sempre più frequenti e sempre più intensi, che causano danni e causano incertezza alla continuità produttiva, la siccità di quest'estate, ma anche le insolite gelate in periodi inconsueti, cimice asiatica e altri agenti esterni patogeni: una fragilità che la nostra agricoltura non aveva mai conosciuto prima. Ma l'agricoltura sa di essere anche una delle responsabili delle emissioni climalteranti. (Elly Schlein)
- C'è un settore del mondo dell'agricoltura, che è quello della filiera biologica, che viene assolutamente trascurato. Vorrei ricordare che il settore dell'agricoltura e, in modo particolare, del biologico, del chilometro zero, è tutta quella parte dell'agricoltura italiana che è l'agricoltura di qualità. La nostra agricoltura, lo sappiamo tutti, è difficile che possa competere con le grandi produzioni agricole sulle quantità. (Filiberto Zaratti)
- Come, infatti, trarre il proprio nutrimento dalla terra, che è nutrice e madre di tutti noi, può non esser più naturale che il trarlo da qualche altra cosa? e come non è più virile che lo stare oziando in città, a modo dei sofisti, il vivere in campagna? Come non è più igienico del crescere all'ombra il passar la vita all'aria aperta? che altro? è più da uomo indipendente il procacciarsi da sé il necessario o farselo dare da estranei? Ma è evidente che il non dover ricorrere all'aiuto di alcuno per i propri bisogni è più nobile che il doverci ricorrere. (Gaio Musonio Rufo)
- Così i loro rapporti commerciali penetrano e si estendono ovunque, tendendo sempre, in definitiva, al denaro; denaro che il commercio stesso procura e distribuisce alle nazioni in relazione ai prezzi soggetti all'ordine naturale che quotidianamente regola i valori venali dei prodotti. Ma le nazioni agricole hanno un altro punto di vista, più utile e ampio: esse devono tendere soltanto alla maggior riproduzione possibile per accrescere e perpetuare la ricchezza necessaria per il godimento degli uomini. La moneta per loro non è che una piccola ricchezza intermediaria che scomparirebbe in un attimo senza la riproduzione. (François Quesnay)
- L'agricoltore merita maggior attenzione che gli altri, perché esso è più numeroso, e perché il suo lavoro è più essenziale... Il trascurare questa porzione di uomini accagione della loro pretesa bassezza, è un'ingiustizia grave e pericolosa: imperciocché in tal caso l'equilibrio di questa Bilancia fondamentale degli uomini e del commercio sarebbe rotta. (Jean-François Melon)
- L'anacronismo più evidente sono i sussidi all'agricoltura, che rappresenta il 40% del bilancio. Il risultato è che una mucca europea guadagna 2 euro al giorno, mentre quasi la metà della popolazione mondiale non ci arriva. Se si volesse davvero lo sviluppo dei paesi poveri, basterebbe eliminare i sussidi agricoli di Europa, Stati Uniti e Giappone e aprire le frontiere a tutti i prodotti. Diminuirebbe il prezzo dei generi alimentari e aumenterebbero le opportunità delle nostre aziende sui mercati mondiali. Con i ricavi, potremmo pagare il prepensionamento ai pochi agricoltori europei, che in termini produttivi sono alla fine della loro storia. (Manuel Castells)
- L'agricoltura sembra molto semplice quando il tuo aratro è una matita e sei a un migliaio di miglia dal campo di grano. (Dwight D. Eisenhower)
- Lo avevamo detto che l'agricoltura è uno dei pilastri della nostra Nazione, che occorre proteggerla, occorre svilupparne le potenzialità. È un patrimonio inestimabile, che costituisce il fulcro del marchio italiano e dà valore all'economia reale. (Elisabetta Gardini)
- Noi agricoltori dobbiamo pianificare e pensare agli anni a venire. Mangiamo soltanto quello che ci avanza. (L'uomo senza passato)
- Non siamo come i Verdi, noi. Ci guardiamo bene dal sognare che l'Italia e il mondo tornino indietro, verso la civiltà agricolo-forestale da cui tutti proveniamo. Vogliamo però che la civiltà tecnologico-industriale, di cui facciamo parte, la smetta di tentare di convincere il mondo che è opportuno l'avvento di un'epoca di consumatori-consumati. Noi siamo diversi, vogliamo che gli uomini continuino a essere uomini. (Giorgio Bassani)
- Se dovessi votare la rivoluzione scientifica più importante di tutte le epoche dovrei tornare indietro di 10.000 anni, in Medio Oriente, quando gli uomini notarono per la prima volta che dai semi caduti a terra da alcune piante ne nascevano di nuove: una scoperta che portò alla nascita dell'agricoltura. Prima di allora la nostra specie basava la propria dieta su frutta, noci, tuberi e, di quando in quando, carne. I popoli dovevano spostarsi dove c'era il cibo, alla mercé degli eventi. Scoperto il segreto dei semi, gli umani impararono in fretta a domesticare le colture, fino a incrociare varietà erbacee diverse in modo da creare cereali essenziali come grano, segale e orzo, che erano nutrienti, versatili, conservabili e commerciabili. Per la prima volta l'uomo abbandonò la vita nomade e costruì città. Non è un caso che le prime aree agricole siano diventate «culle di civiltà». (Alessio Fasano)
- «Un tempo solo chi godeva d'una rendita agricola poteva fare l'intellettuale, – pensò Quinto. – La cultura paga ben caro l'essersi liberata da una base economica. Prima viveva sul privilegio, però aveva radici solide. Ora gli intellettuali non sono borghesi e non sono proletari.» (Italo Calvino)
Voci correlate
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