Alfonso V d'Aragona
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Alfonso di Trastámara, detto il Magnanimo (1394 – 1458), principe spagnolo della casa reale di Castiglia, re di Aragona con il nome di Alfonso V, come Alfonso III re di Valencia, come Alfonso II re di Sardegna, come Alfonso I, re di Maiorca e di Sicilia, re titolare di Corsica, di Gerusalemme e d'Ungheria, conte Alfonso IV di Barcellona e delle contee catalane (Rossiglione e Cerdagna) dal 1416 al 1458, duca titolare di Atene e Neopatria, re Alfonso I di Napoli dal 1442 al 1458.
Citazioni su Alfonso V d'Aragona
[modifica]- Alfonso, quanto alla persona, era di mezzana statura e di gracile complessione, di volto pallido, ma sereno; aveva naso aquilino e capelli bruni. Tanto era lontano dalla superbia, che una volta aiutò un contadino a trar dal pantano il proprio asino; e all'assedio di Pozzuoli, avendo il mare gettato sulla spiaggia il cadavere d'un genovese, lo fece seppellire e intagliò egli medesimo la croce di legno da piantarsi sul tumulo. A un cortigiano, che gli attribuiva a merito d'esser figliuolo, fratello e nipote di re, rispose col verso di Dante:Grande è solo colui che per sé splende. (August von Platen)
- Diceva che un matrimonio può così davvero essere trascorso tranquillamente e senza lagna se la moglie diventa cieca e il marito sordo. (Antonio Beccadelli)
- Gran lume delle lettere. (Vespasiano da Bisticci)
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