Annie Vivanti
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Anna Emilia (Annie) Vivanti (1866 – 1942), poetessa e scrittrice italiana.
Citazioni di Annie Vivanti[modifica]
- Il capitano del battello si avvicinò per salutarli e dire che si arrivava a Genova in meno di un'ora.
— Ecco Nervi! — E additò la città bianca, graziosa come una manata di fiori gettati sul fianco del monte.[1] - Ho 21 anni, e mi dicono simpatica... Il mio repertorio? Dalle operette di Costa alle opere di Wagner, da "Carolì" ai preludi di Chopin... Ho gli occhi grandi e azzurri. Se occorre il mio ritratto lo posso mandare. Preferirei però venire io stessa a farmi giudicare.[2]
- Un giorno a Genova la condussero a vedere il violino di Paganini, muto e sigillato nella sua cassa di vetro al Municipio. Essa lo contemplò a lungo silenziosamente. Poi distolse lo sguardo.
— Cosa pensi, cuor mio? — chiese Nancy. — Perché sei triste?
— Penso — disse la ragazzina con occhi solenni — come deve soffrire quel violino di essere chiuso là dentro; come la sua voce deve fargli male! Chi sa come si strugge di poter cantare![3] - Vorrei mandarle un mazzo di rose grande più di me, vorrei creare una parola nuova che racchiudesse tutto ciò che ha di soave la gratitudine e di sublime la gioia, per dirle quello che sento. Amo tutto ciò ch'Ella ha corretto nei miei versi. (Benedetti versi che mi hanno ispirato l' ardire di venire da Lei!).[4]
Lirica[modifica]
- Amar stasera ed obliar domani, | ecco il mio fato. Oh, tu cogli in quest'ora | il fior de' baci miei, gl'incanti strani | della mia fantasia che t'innamora. || No, non impallidir! Baciami ancora. (da Tra poco)
- Quando sarò partita, m'amerai; | diverrai meco tenero, indulgente, | m'amerai capricciosa ed insolente. | Leggera e senza cuore m'amerai. | Mi stenderai le braccia avidamente | e desolato mi richiamerai! || Quando sarò partita, piangerai. (da Quando sarò partita)
- Dammi l'alito tuo, dammi il veleno! | Acre è il gaudio, terribile il piacere | dalla tua triste bocca poter bere | la voluttà e la morte! (da Etisia)
Citazioni su Annie Vivanti[modifica]
- [sul romanzo Marion artista di caffè-concerto] Cose straordinarie, stupefacenti e quasi fiabesche, di passioni tremende, di cattiverie orrende, di follie e insieme di gentilezze grandi e di pietà... (Benedetto Croce)
Note[modifica]
- ↑ Da I divoratori, cap. XVI
- ↑ Da una lettera al padrone della birreria genovese Zalesi; citato in Corriere della Sera, 11 giugno 2005.
- ↑ Da I divoratori, cap. XXV
- ↑ Dal carteggio con Giosuè Carducci; citato in Corriere della Sera, 11 giugno 2005.
Bibliografia[modifica]
- Annie Vivanti, I divoratori, R. Bemporad & Figlio Editori, Firenze, 1922
- Annie Vivanti, Lirica, Fratelli Treves Editori, 1890.
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