Armando Massarenti

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Armando Massarenti (1961 – vivente), filosofo ed epistemologo italiano.

Armando Massarenti nel 2010

Citazioni di Armando Massarenti[modifica]

  • Il Libro rosso, o Liber Novus, di Carl Gustav Jung è l'evento editoriale dell'anno [...] Non è solo un libro splendido, strano, commovente, unico – è scritto in caratteri miniati e corredato di illustrazioni immaginifiche alla William Blake – ma è anche un documento cruciale per la storia delle idee.[1]
  • Oggi dobbiamo avere l'umiltà di ricominciare da capo, di ripensare i saperi e le competenze, e acquisire piuttosto la consapevolezza di essere degli analfabeti seduti sopra un tesoro, sempre di più privi di quegli strumenti di base che ci permetterebbero non solo di capire, ma anche di far fruttare i formidabili talenti che ci circondano.
    Smettiamola, con il nostro turismo d'accatto, di presentarci come degli straccioni che a un certo punto scoprono di avere il Colosseo (oggi usato come una specie di rotatoria per le automobili) e cercano di mungerlo il più possibile, senza aggiungerci nulla in termini di innovazione, intelligenza, conoscenza, capitale umano. Totò che vende la fontana di Trevi a un turista americano è un'altra immagine appropriata, e ancora attuale. Ci fa ancora ridere. Ridiamoci pure sopra. Ma allarmiamoci anche, perché Totò ci sta dicendo ancora la verità. Abbiamo capito che quell'opera ha un valore inestimabile, ma ne capiamo sempre meno il significato, mentre è proprio questo che gli altri Paesi civili ed emergenti comprendono e apprezzano, e spesso sfruttano economicamente, con maggiore lungimiranza, al nostro posto.[2]

Istruzioni per rendersi felici[modifica]

Incipit[modifica]

Per i filosofi antichi la filosofia era innanzitutto una scelta di vita. Significava abbracciare un certo stile di vita, quello «filosofico», ricco di riflessione e di ricerca, a scapito di uno «non filosofico», di cui difficilmente si riesce a vedere il senso. A dar retta al grande storico del pensiero antico Pierre Hadot, al filosofo non importava abbracciare astrattamente una teoria filosofica piuttosto che un'altra, ma seguire un metodo rigoroso per vivere bene. O, in una parola, per essere felice.

Citazioni[modifica]

  • Lucrezio, Wittgenstein, Goethe, Baudelaire, e anche il grande imperatore filosofo Marco Aurelio [...] hanno tutti sperimentato questo stato di trascendenza, che ad alcuni potrebbe sembrare un momento di elevazione mistica, ma che [...] ha molto più a che fare con una laica esperienza di intensità e di lucidità estrema, conoscitiva ed esistenziale, che con l'appello a questo o a quel Dio. (p. 30)
  • La condanna di Socrate ci fa capire nel modo più efficace quanto può essere pericoloso un filosofo militante, maestro nell'insinuare il dubbio, nell'educare alla critica, nello smantellare solide, sedimentate verità. E ci fa comprendere, al contempo, la sua autentica eccezionalità. (p. 90)
  • Socrate ci ricorda infatti che la filosofia non è uno sterile insieme di nozioni, ma un cammino personale e una ricerca continua, intrisa di ironia e autoironia, dubbi («Io non so e non credo neppure di sapere» dice nell'Apologia) più che di certezze, e fatta di domande e dialogo continuo, come dimostra il suo celebre metodo maieutico. (pp. 90-91)
  • Non è forse la felicità qualcosa che può venire solo da noi stessi, cioè da ciò che come filosofi possiamo padroneggiare, e non dagli accidenti del mondo esterno che sono sempre così instabili e mutevoli? (p. 94)
  • [...] a riportarlo alla ragione è... la Ragione stessa, così importante per Agostino da diventare addirittura personaggio (con sapiente mossa di prosopopea), interlocutore e guida attraverso i dubbi teorici e di condotta, pungolo a un esercizio costante di autoanalisi e introspezione, preliminare a ogni successiva visione intellettuale o mistico atto di fede. (pp. 103-104)

Incipit di alcune opere[modifica]

Dizionario delle idee non comuni[modifica]

AGNOSTICISMO. C'è poco da discutere. L'atteggiamento di Einstein nei confronti della religione, in ogni momento della sua vita, è stato di una chiarezza adamantina, oscillante tra le vie, tutte ragionevoli, dell'agnosticismo, del totale scetticismo e dell'aperta condanna morale (soprattutto nei riguardi del cattolicesimo). In alcuni passi, è vero, egli ha riconosciuto che lo spirito religioso può avere la funzione positiva di veicolare contenuti etici. Ma ciò non implicava per lui, in alcun modo, la credenza in un'entità superiore. Eppure, una lettera riscoperta di recente, scritta il 3 gennaio 1954, quindici mesi prima di morire, in risposta al filosofo ebreo Eric Gutkind che gli aveva spedito il suo libro sulla Bibbia, e venduta all'asta a Londra per 250.000 euro, ha fatto un gran clamore ed è stata presentata dai media come una novità.

Il filosofo tascabile[modifica]

Di solito le storie della filosofia cominciano con Talete. Questa però non è una storia, ma una galleria di microritratti di grandi filosofi, che peraltro potrebbe anche non essere ordinata in senso cronologico, e che parte, per nostra insindacabile decisione, da Anassimandro.

Il lancio del nano[modifica]

Alle grandi domande della filosofia forse conviene rispondere in breve. Almeno questa è la nostra scommessa. Non sempre è possibile, ovviamente, e certo le risposte non potranno essere definitive. Ma a ben vedere questo vale anche per le sontuose trattazioni cui ci hanno abituato i pensatori di ogni tempo. Noi perseguiremo un obiettivo assai più limitato, ma partiremo comunque da questioni importanti, decisive. E per mostrare che facciamo sul serio partiamo da quella che tutti prima o poi finiamo per porci, resa celebre anche da un film dei Monty Python: Qual è il senso della vita?

L'economia nella mente[modifica]

Molti anni fa, un ricercatore statunitense già allora famoso, Richard Nisbett, venne in Italia per tenere una serie di conferenze, accompagnato da due psicologi italiani (Vittorio Girotto e uno dei due autori di questo libro, Paolo Legrenzi). Quando fu il turno di Torino, ad ascoltarlo erano in pochissimi. Nisbett se ne stupì, ma gli psicologi che l'accompagnavano lo rassicurarono: “Non fermarti a questo dettaglio del tuo viaggio. Vedrai che a Padova sarà tutt'altra cosa. Lì la psicologia la si insegna da decenni e saranno molti gli studenti interessati”. Era proprio così: a Padova si radunò una grande folla e, alla fine, Nisbett fu molto soddisfatto del suo viaggio, nel complesso.
Purtroppo, da allora le cose non sono cambiate molto. Ancora oggi, sono più le città che assomigliano a Torino di quelle come Padova. Una prova di questo è data dal fatto che i meccanismi mentali che qui racconteremo sono, per la maggioranza delle persone, del tutto sconosciuti.

La buona logica[modifica]

Il 28 maggio 2015 i principali quotidiani nazionali hanno presentato l'ultimo rapporto OCSE dedicato allo "skills outlook", a indagare cioè le abilità e le competenze dei giovani italiani. Sappiamo da tempo che le abilità logico-formali degli studenti italiani sono in media scarse rispetto a quelle dei paesi più virtuosi, come la Finlandia e la Corea del Sud (vedi Ripley, 2013). Sappiamo inoltre che tali abilità dovrebbero essere uno degli elementi della cosiddetta "buona scuola", non foss'altro perché queste stesse competenze vengono richieste nelle sempre più frequenti prove di selezione per accedere ai corsi universitari a numero chiuso e, successivamente, al mondo del lavoro.

La scienza fa bene[modifica]

Gli uomini agiscono e pensano. E quando pensano esprimono giudizi sulle loro azioni, su quelle degli altri e, più in generale, sul mondo. È più che naturale. Tuttavia, l'accesso alle informazioni riguardo a un fatto non è sempre diretto, perché in molti casi il trasferimento di informazione avviene attraverso uno o più intermediari. Dobbiamo quindi tenere in considerazione tre elementi: la fonte del fatto (oggettivamente: il fatto in sé), l'intermediario (chi o che cosa trasferisce l'informazione relativa al fatto), chi riceve l'informazione ed, eventualmente, la valuta (la nostra mente).  Attribuzione al solo Massarenti da verificare. Attribuzione al solo Massarenti da verificare.

Metti l'amore sopra ogni cosa[modifica]

A chi non è mai capitato di sentirsi sconfitto, messo ko, da situazioni che neppure riusciva bene a inquadrare razionalmente? Nella vita in generale, ma soprattutto in amore. Come non ricordare il confusissimo innamorato Sam Felix del film di Woody Allen Provaci ancora, Sam? Tanto confuso e smarrito da finire per evocare e poi ascoltare, spesso controvoglia, i consigli del più navigato Humphrey Bogart a cui Sam si rivolge, in qualità di maestro dell'arte d'amare, quando non sa proprio più dove sbattere la testa.

Perché pagare le tangenti è razionale ma non vi conviene[modifica]

«Ti facevo capace di processi logici più sofisticati» dice Lupo Alberto al «cagnastro» Mosè, il difensore del pollaio, che anche questa volta lo ha acciuffato nonostante il suo «furbo» ragionamento.
Il ragionamento era il seguente: «Hm... Vediamo... Se scelgo il solito cespuglio come nascondiglio, il cagnastro mi scoprirà... e lui sa che io sono abbastanza scaltro da non farlo. Quindi, nascondendomi dove lui pensa di non trovarmi lo farei piccione. Ma lui sa che io sono tanto furbo da non farmi pescare dove io penso che lui pensi che io sia. Ne deriva che il nascondiglio ideale è dove lui penserebbe di trovarmi se non sapesse che io so che lui sa». Quindi si nasconde nel solito cespuglio, dove immancabilmente viene acciuffato.

Staminalia[modifica]

Per entrare nel vivo dello strano spirito dei tempi che stiamo attraversando riguardo a quella che si annuncia come la «rivoluzione medica del XXI secolo», vorrei partire da un documento davvero illuminante. Si tratta della proposta di legge (mai trasformata in legge) che Francesco Rutelli ha presentato il 30 settembre 2005 alla Camera dei deputati, ossia delle «Disposizioni in materia di donazione e di utilizzo a fini terapeutici e di ricerca di cellule staminali fetali, di cellule staminali da cordone ombelicale e di cellule staminali adulte».

Bibliografia[modifica]

  • Armando Massarenti, Dizionario delle idee non comuni, Guanda, Parma, 2010. ISBN 978-88-6088-851-8
  • Armando Massarenti, Il filosofo tascabile. Dai presocratici a Wittgenstein. 44 ritratti per una storia del pensiero in miniatura, Guanda, Parma, 2009. ISBN 978-88-6088-889-1
  • Armando Massarenti, Il lancio del nano. E altri esercizi di filosofia minima, Guanda, Parma, 2006. ISBN 978-88-8246-950-4
  • Armando Massarenti, Istruzioni per rendersi felici. Come il pensiero antico salverà gli spiriti moderni, Guanda, Milano, 2014. ISBN 978-88-235-0479-0
  • Armando Massarenti, Metti l'amore sopra ogni cosa. Una filosofia per stare bene con gli altri, Mondadori, Milano, 2017. ISBN 978-88-04-66972-2
  • Armando Massarenti, Perché pagare le tangenti è razionale ma non vi conviene, Guanda, Parma, 2012. ISBN 978-88-6088-763-4
  • Armando Massarenti, Staminalia. Le cellule «etiche» e i nemici della ricerca, Guanda, Parma, 2008. ISBN 978-88-6088-910-2
  • Armando Massarenti e Paolo Legrenzi, L'economia nella mente. Come evitare le trappole che fanno perdere soldi, Raffaello Cortina Editore, Milano, 2016. ISBN 978-88-6030-835-1
  • Armando Massarenti e Paolo Legrenzi, La buona logica. Imparare a pensare, Raffaello Cortina Editore, Milano, 2015. ISBN 978-88-6030-785-9
  • Luca Bonfanti e Armando Massarenti, La scienza fa bene (se conosci le istruzioni), Ponte alle Grazie, Milano, 2015. ISBN 978-88-6833-304-1

Note[modifica]

  1. Da L'esperimento che Jung fece su di sé, ilsole24ore.com, 19 dicembre 2010.
  2. Da Noi, analfabeti seduti su un tesoro, ilsole24ore.com, 11 marzo 2012.

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