Burt Bacharach

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Burt Bacharach nel 2002

Burt Freeman Bacharach (1993 – 2023), pianista, compositore, arrangiatore e produttore discografico statunitense. 

Burt Bacharach: l'ultimo immortale

Intervista di Corrado Beldì, gqitalia.it, 18 luglio 2014.

  • Sono nato come musicista a New York sulla 52a Strada. Lì c'era il jazz, che per noi era la musica del futuro. La guerra era appena finita, avevo 17 anni e falsificai la carta d'identità per poter entrare nei club. Quando ascoltai Thelonious Monk rimasi sconvolto e poi come un messia apparve Dizzy Gillespie con la sua tromba. Mio dio che suono! Dopo pochi secondi divenne il mio eroe: farò il musicista, pensai. Poi ascoltai l'orchestra di Count Basie e tutto divenne più chiaro.
  • [Su John Cage] Era un tipo strano, con lo sguardo curioso e un musicista davvero geniale. In quegli anni studiavo composizione con Darius Milhaud, eravamo tutti presi dall'avanguardia. Lui apparve una sera a casa di Lou Harrison. Cominciammo ad andare in giro insieme e poi ovviamente ad ascoltare le sue cose. Forse avrei potuto diventare un musicista di ricerca, ma poi fu la vita a dare le carte e a scrivere tutto il resto...
  • Bernstein è stato un fenomeno. Vederlo dirigere era uno spettacolo. Era come se la sua vita riuscisse a passare in continuazione dal giorno alla notte e viceversa. Dirigere Bach e scrivere West Side Story. E poi c'era il teatro in ogni suo gesto. Gershwin però è stato il vero genio della musica, non solo americana. A 39 anni aveva rivoluzionato la musica. Gershwin è l'America messa su un pentagramma.

Citazioni su Burt Bacharach[modifica]

  • La gente tende ad appiccicare definizioni molto semplici ad artisti molto complessi e di Burt si parlava sempre come di un artista "easy listening". Ma nelle sue canzoni non c'è assolutamente nulla di facile. Scriveva strutture musicali ambiziose e complesse ed era una persona piena di fascino per natura. (Elvis Costello)

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