Leonard Bernstein

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Leonard Bernstein, 1971

Leonard Bernstein (1918 – 1990), compositore, pianista e direttore d'orchestra statunitense.

Citazioni di Leonard Bernstein[modifica]

  • Forse la differenza tra me e te [Duke Ellington]: tu hai scritto jazz sinfonico e io ho scritto sinfonie jazz.[1]

Perché non scrivi una bella canzone alla Gershwin?

in Gianfranco Vinay, Il Novecento nell'Europa Orientale e negli Stati Uniti, E.D.T. di Torino, 1991.

  • [George Gershwin] Ora, mi parli di un uomo che aveva il tocco magico. Non so come facesse ad avere tutti quei successi. C'è gente che ci riesce sempre, per loro è come respirare. Non riesco a capire. (p. 200)
  • Cerca di imparare da George. Le tue canzoni sono troppo artificiose, questo è tutto. Un piccolo effetto dissonante nell'accompagnamento fa felice te e i tuoi amici intellettuali, ma pregiudica il grande successo. (p. 203)
  • Improvvisamente, con Porgy t'accorgi che Gershwin era un grande compositore di teatro. Lo era sempre stato. Ed è per questo che la sua musica da concerto è poco convincente: si trattava in effetti di musica per teatro portata in sala da concerto. (p. 208)

Citazioni su Leonard Bernstein[modifica]

  • Bernstein è stato un fenomeno. Vederlo dirigere era uno spettacolo. Era come se la sua vita riuscisse a passare in continuazione dal giorno alla notte e viceversa. Dirigere Bach e scrivere West Side Story. E poi c'era il teatro in ogni suo gesto. (Burt Bacharach)
  • Come direttore lo ritengo uno dei temperamenti più straordinari che ci siano stati in questo secolo. Tutto quello che ho sentito di lui mi ha interessato per il suo eclettismo ed è riuscito persino a fare ammirare a me, non mahleriano, la Quarta e la Quinta sinfonia di Mahler
    Ho sempre apprezzato e ammirato in lui la sua passione civile: di fronte ad altri grandi direttori, che sono stati ossequienti ai potenti, lui è stato un uomo coraggioso, schietto, anticonformista, nella vita civile e politica americana. Ha assunto posizioni che gli sono costate. Nonostante la sua grande celebrità in alcune occasioni ufficiali è stato volutamente messo da parte. (Gianandrea Gavazzeni)
  • Ho copiato [...] la capacità di dirigere gli orchestrali anche con uno sguardo di Leonard Bernstein. (Giovanni Allevi)
  • La grande musica sinfonica è come un computer fonico e sono convinto che la diffusione di Internet sia d'aiuto per riportare in auge grandi maestri come Bernstein e Gershwin. (Francesco Micheli)
  • Le giovani generazioni sono state allontanate dal teatro musicale per una mancanza di formazione e, infatti, il pubblico sta scomparendo perché manca il ricambio generazionale. Eppure basta poco per far capire ai ragazzi che la musica di Bernstein, per esempio, assomiglia a un video di Björk. (Francesco Micheli)
  • Quando Bernstein è morto, ho veramente pianto. Era un Mensch. Era, penso, il più intelligente dei direttori d'orchestra. Ma aveva anche un cuore, era un essere umano, con tutte le sue qualità e i suoi difetti; poteva essere duro ma c'era in lui tantissima bontà. Aveva un carisma enorme, come Karajan del resto – le persone non andavano al concerto per ascoltare la musica ma per ascoltare Bernstein o per Karajan –, ma erano molto diversi. Karajan era il padre sapiente, gli occhi chiusi, assolutamente tranquillo; Bernstein era la musica stessa, saltava, abbracciava... e non era commedia; in prova, era già così. Penso che Karajan ha cercato la profondità nella musica e Bernstein ha trovato la profondità della musica. (Christa Ludwig)

Note[modifica]

  1. Tratto da un filmato di repertorio inserito nel documentario Fran Lebowitz. Una vita a New York, di Martin Scorsese, 2021.

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