Carlo Betocchi
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Carlo Betocchi (1899 – 1986), poeta e scrittore italiano.
Citazioni di Carlo Betocchi
[modifica]- Da ogni verità nasce speranza.[1]
- Dove s'interrompe: è la pace. Vorrei aggiungere: quando è canto davvero s'interrompe prima, un momento prima della poesia: lascia che il cuore palpiti, ancora un attimo, umanamente solo.[2]
- La poesia dei Frammenti [Clemente Rebora] è come uno di quei relitti di automobili che, si dice in America, mettono su un piedistallo nel mezzo di un quadrivio battuto dalle macchine, per ricordare a chi corre troppo l'accidente probabile... La poesia di Rebora ha voluto essere così, ha preferito servire di più, che essere più bella.[3]
- Lei è un caro figliolo, tale la poesia, tale la lettera. Ciò che Lei mi dice è all'altezza della sua ispirazione, vera e profonda: e dei doni che Lei ha ricevuto [...]. Li custodisca, figliolo caro, con la virtù, con lo studio, e con l'amore intenso che Lei ha per la verità.[4]
- Si maturava la ricchezza | di qualche lavoro, | di godimento e di speranza. | E il suo volto era remoto, | e il più remoto Iddio | era quello che pregavamo.[5]
- Sono uno straccio coi nervi a pezzi e finirò fuori della finestra! [...] Io sono in bilico tra il suicidio e lo sdegno angoscioso della mia condizione (). Ti abbraccio col pianto alla gola: da disperato.[6]
Citazioni su Carlo Betocchi
[modifica]- Chi aveva accompagnato Betocchi in giro per le strade della Val di Chiana e della Siena-Grosseto ha sempre ricordato con quanto amore e passione il poeta studiasse e tenesse in mano una zolla di terra per elencare subito la natura, la qualità e la bellezza del terreno su cui passava. (Carlo Bo)
- Diceva di non aver concluso niente, di aver accumulato soltanto libri. (Mario Luzi)
- Mi hai scritto una lettera tragica, che mi fa paura (). Che posso dirti? Sono vecchio anch'io, ho anch'io tanti malanni addosso e intorno (): sei stato grande nel dolore, nella gioia, nella vita. Sempre. E ora vuoi "buttarti giù dalla finestra"? Son pensieri degni di Carlo Betocchi, questi? Anch'io sono vecchio, ti ripeto. Anch'io mi trovo sull'orlo. (Giorgio Caproni)
Note
[modifica]- ↑ Da Poesie. 1930-1954, Vallecchi, 1955, p. 171.
- ↑ Da Il sale del canto, XI. Citato in Carlo Betocchi, La coerenza della poesia, a cura di Silvio Ramat, in Poesia, anno IX, giugno 1996, n. 96, Crocetti Editore, Milano, p. 20.
- ↑ Da Rebora tra gli altri, Il Popolo Nuovo, 26 marzo 1957.
- ↑ Da una lettera a Giovanni Raboni; citato in Paolo De Stefano, Raboni, il mondo privato del poeta: tutti gli amici e una Milano perduta, Corriere della Sera, 8 settembre 2009, p. 34.
- ↑ Da una poesia dedicata a Carlo Bo; citato in Sebastiano Grasso e Mario Luzi, Carlo Bo, navigatore nel regno dell'incertezza, Corriere della Sera, 29 settembre 2001, p. 35.
- ↑ Da una lettera a Giorgio Caproni; citato in Paolo De Stefano, Amicizia tra poeti. Un tesoro perduto, Corriere della Sera, 1° aprile 2008, p. 36.
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