Cavalleria (film)
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Cavalleria
Amedeo Nazzari in una sequenza del film
Titolo originale |
Cavalleria |
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Lingua originale | italiano |
Paese | Italia |
Anno | 1936 |
Genere | drammatico |
Regia | Goffredo Alessandrini |
Soggetto | Oreste Biancoli, Salvator Gotta |
Sceneggiatura | Oreste Biancoli, Salvator Gotta, Goffredo Alessandrini, Fulvio Palmieri, Aldo Vergano |
Produttore | Angelo Besozzi |
Interpreti e personaggi | |
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Cavalleria, film italiano del 1936 con Amedeo Nazzari, regia di Goffredo Alessandrini.
Frasi
[modifica]Citazioni in ordine temporale.
- La nostra divisa di ufficiali è un po' la veste del missionario. È dunque con la bontà, con la disciplina e col buon esempio, che noi dobbiamo guidare il soldato e farne un perfetto cittadino. (Colonnello)
- Tutti gli altri sogni, caro Solaro, tutte le passioni sono inferiori alla nostra passione di soldati, di cavalieri. Le spalline che abbiamo guadagnato dobbiamo onorarle anche con le più penose rinunce. (Ponza)
- Spesso bisogna saper gettare il cuore al di là dell'ostacolo e andarlo a riprendere. Questa è la cavalleria. (Ponza)
Citazioni su Cavalleria
[modifica]- Conta per l'elegante ricostruzione della società a cavallo tra l'Ottocento e il Novecento, la preferenza ai toni crepuscolari piuttosto che celebrativi ed eroici, l'esaltazione del militarismo sabaudo che, se non si contrappone, si sovrappone a quello fascista. (il Morandini)
- Il conte Solaro è un giovane, il Nazzari, alla sua prima interpretazione d'impegno; se dapprima ha qualche incertezza, poi appare saldo e sicuro. Il Viarisio è fedele alla sua infallibile bonomia sorniona, Elisa Cegani conferma il felice esordio di Ma non è una cosa seria, la Jachino è graziosa, della grazia della giovinezza; efficaci il Carini, la Padoa, il Bagolini. Abbiamo lasciato per ultimo il Ferrari; perché, fra gli interpreti, è la rivelazione del film. Al rivederlo, al riascoltarlo, l'impressione veneziana non muta. Quanti attori saprebbero giungere a questa pacata, ferma virilità? Sobrio, misurato, sempre consapevole, questo suo Ponza non lo dimenticheremo facilmente, rende legittima ogni speranza nei confronti dell'intelligente interprete. (Mario Gromo)
- La presentazione di Cavalleria al Lido avvenne in una seratona. Applausi frequenti, caldi e convinti, salutarono un altro bel film italiano; ma salutavano soprattutto un giovane nostro regista che in questo film dà la convincente misura di una sua maturità rapidamente raggiunta. Soltanto due anni or sono l'Alessandrini era apparso sullo schermo del Lido con la sua gracile e delicata Seconda B; e il primo tempo di Don Bosco doveva poi essere la risolutiva tappa intermedia che l'avrebbe portato al pieno successo di Cavalleria. (Mario Gromo)
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