Civetta

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Una civetta

Citazioni sulla civetta.

  • A forza di gridare il mio lamento | mi si attacca la pelle alle ossa. | Sono come la civetta del deserto, | sono come il gufo delle rovine. (Salmi)
  • A venti passi dalla mia casetta, | c'era un carrubo e, sul carrubo, a notte, | gridava, forsennata, la civetta. || E non facea dormire, | chè, se taceva un poco, | ancor più forte rigridava dopo. || Alfine, tacque. Sul carrubo, infatti, | mio padre indirizzò la fucilata. || A giorno, un nido vuoto rinvenimmo | ed una piccola civetta morta! || Soltanto allor capimmo | che quella mamma | cantava a modo suo la ninna-nanna | all'unico tesor della nidiata. (Michele Marzulli)
  • Che sorpresa un mattino la civetta, | raccolta nel suo manto fra i nodosi, | fitti groppi del gelso. Che sorpresa! | Pareva che l'avessero scolpita nel legno, come una statuetta. (Marco Pola)
  • Devi sapere che le civette, dopo aver pagato i loro antichi debiti, rinascono come persone ostinate nel regno degli esseri umani. (Buddha, Śūraṃgama sūtra)
  • Queste castigano i loro schermidori, privandoli di vita, ché così ha ordinato natura, perché si cibino. (Leonardo da Vinci)
  • Sono poi in rapporti di ostilità la berta e la civetta. La berta, infatti, nel bel mezzo del giorno (poiché la civetta non ci vede bene quando c'è luce) le sottrae tutte le uova e se le mangia. Al contrario, la civetta, nel pieno della notte, fa lo stesso con le uova della berta: insomma, una è avvantaggiata di giorno, l'altra di notte. (Aristotele)

Proverbi[modifica]

  • A ffurtuna è dde civette. (calabrese)
  • Anco le civette impaniano. (toscano)
  • I panioni fermano, ma le civette chiamano. (toscano)
  • La nota dla Pasqueta e' scor e' ciù e la zveta.[1] (romagnolo)
  • Per ogni civetta che si sente cantare sul tetto, non bisogna metter lutto. (italiano)

Note[modifica]

  1. «La notte dell'Epifania parlano il chiù e la civetta.»

Voci correlate[modifica]

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