Claudia Zanella

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Claudia Zanella (1979 – vivente), attrice e scrittrice italiana.

Citazioni di Claudia Zanella[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • Sono diventata vegetariana perché amo profondamente gli animali e non sopporto l'idea che debbano soffrire. [...] Ho alcuni amici che salvano gli agnellini dai macelli e spesso me li portano a casa. Sono anche volontaria in un canile. [...] Inoltre, se sei la protagonista di un film, come mi è successo in Pazze di me di Fausto Brizzi, puoi permetterti di intervenire un po' sulle scene. Quando c'era da girare una scena con maialini porchettati al posto di quelli veri hanno messo quelli di ceramica e nel film hanno scritto proprio così: "Nessun maialino è stato porchettato!".[1]
  • Dieci anni fa mi ritrovai per caso a pranzare con un'amica in un ristorante macrobiotico [...]. La proprietaria si sedette con noi e ci parlò della filosofia vegana: mi aprì gli occhi, fino ad allora non mi ero mai chiesta da dove venisse la carne che mangiavo. [...] non sapevo nulla della realtà dei macelli. Uscita di lì sono entrata in libreria e mi sono documentata. Sono stata macrobiotica e vegetariana per alcuni periodi, oggi non mangio nulla che abbia sofferto. [...] credo che tutti noi impariamo per imitazione: se mia figlia crescerà in una casa dove c'è amore e rispetto per gli animali, vedendomi aiutare i cani o salvare le mucche dai macelli, credo che poi il maialino lo vorrà coccolare e non mangiare![2]
  • [Sul #MeToo] Poteva essere un movimento fortissimo, ma è finito in "Al lupo, al lupo", facendo perdere potere alle donne che, mi dice un magistrato, in un caso su due denunciano abusi che non sono stati fatti, il che danneggia le vittime vere.[3]
  • [Dopo il divorzio da Fausto Brizzi] Questo è stato un anno molto doloroso ma incredibilmente anche uno dei più felici della mia vita, perché ho preso consapevolezza di tante cose. Ho imparato che nella vita precedente sbagliavo quando accantonavo il dolore, perché per rinascere devi attraversarlo tutto. L'ho fatto, e sono molto fiera di me. Sono molto cambiata.[3]

Sexy girl

Intervista di Bruno Vecchi, Max XXIII nº 7, luglio 2007, pp. 120-126.

  • [«Sempre coerente, oppure ogni tanto bari?»] Devo un po' barare. Bisogna anche pagare l'affitto. Ma accetto un progetto solo se mi interessa. Ho rifiutato un sacco di cose. Devo credere in ciò che faccio. I personaggi li devo sentire istintivamente. E devono esssere molto diversi tra loro. Corro i miei rischi. Perché nella diversità dei ruoli finisci per non essere subito riconoscibile e per giocarti le ospitate in tv.
  • [«Quando un provino va male, qual è la prima cosa che rompi tornando a casa?»] Niente. Mi metto a letto una settimana, avvolta in una coperta di lana. Se ti scartano a un provino, ti senti rifiutata come persona. Non è facile accettarlo. Per non deprimersi bisogna trovare un equilibrio.
  • [«[...] dici sempre quello che pensi?»] Spesso. Cerco di essere educata. Ma è dal liceo che se devo dire una cosa, la dico. [«Chi te lo fa fare?»] Il senso del dovere, che ho preso da mia nonna. E il senso della giustizia.

Meglio un giorno da vegana[modifica]

Incipit[modifica]

«Esattamente, cos'è che non mangi?»
Me lo domandano sempre, da mia suocera al giornalaio sotto casa.
«Cerco di non mangiare niente che possa aver arrecato sofferenza a un animale», rispondo.

Citazioni[modifica]

  • Scrivevo, ascoltavo musica, ripassavo le battute del copione per l'indomani, quando Giulia, una ragazza toscana che avevo conosciuto qualche mese prima a un corso di erboristeria, mi mandò un breve video girato da lei dentro un allevamento intensivo.
    Quel filmino amatoriale fu un pugno nello stomaco, di quelli forti, di quelli che non ti fanno più rialzare.
    All'improvviso fui costretta a prendere coscienza di come vengono fatti vivere e morire gli animali in questi capannoni dell'orrore: legati con delle funi, immobilizzati, seviziati, imprigionati in gabbie. (cap. La mia scelta verde)
  • La cucina vegana offre moltissimi piatti sani e deliziosi: primi a base di pasta o di riso, vellutate di verdure, zuppe di legumi, puree e creme, sformati, dolci, gelati. Preparare una ricetta «verde» è più facile di quello che si pensa. Basta sostituire il latte vaccino con quello vegetale (come di riso o di soia), usare le farine integrali (quelle scure, ricche di proteine e vitamine) al posto di quelle raffinate (sbiancate), invece della colla di pesce – per addensare – utilizzare l'agar agar (un'alga gelatinosa disintossicante ricchissima di sali minerali e vitamine).
    In questi piatti zampilla la vita, che veleggia poi dentro il nostro organismo portando pace e serenità. (cap. La mia scelta verde)

Note[modifica]

  1. Dall'intervista di Lara Rongoni in Né carne né pesce: vegetariani e vegani ai fornelli, Newton Compton, Roma, 2014. ISBN 978-88-541-6955-5
  2. Dall'intervista di Valentina Ravizza, Claudia Zanella, la moglie vegana di Brizzi: «Non sono estremista, proteggo chi amo», corriere.it, 1º febbraio 2016.
  3. a b Dall'intervista di Marina Cappa, Claudia Zanella, ex moglie di Fausto Brizzi: «Mai creduto alle accuse», vanityfair.it, 12 marzo 2019.

Bibliografia[modifica]

Filmografia[modifica]

Voci correlate[modifica]

Altri progetti[modifica]