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Discipline umanistiche

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Citazioni sulle discipline umanistiche.

  • Ho anch'io quella laurea [in Lettere] "che non serve a niente", perciò mi sono permesso di scherzarci sopra, insomma non tanto scherzarci! Io potrei anche capovolgere la questione: visto che è il mondo che mercifica, chi sceglie la strada dell'inutile è il solo, vero, oppositore di questo mondo, quindi siete potenzialmente tutti dei rivoluzionari all'ultimo stadio! Dopo di voi non c'è niente, nel senso che quelli col mitra al vostro confronto sono veramente dei borghesi! Non scherzo, perché in qualche modo quelli sono protetti mentre voi avete fatto una scelta radicalmente difficile. Davvero vi siete avviati su un ponte sospeso sul nulla, ma questo è il bello perché su quel ponte soffia l'aria della libertà, altrove non soffia niente, aria vecchia. Non c'è una sola forma di resistenza all'omologazione. Il fatto che voi siate delle persone completamente diverse l'una dall'altra, ma accomunate da qualcosa, almeno per un momento, è un fatto talmente straordinario che veramente poche cose sono eguali. In fondo la letteratura è anche questo: vivere altre vite attraverso i personaggi dei romanzi, aprirsi a mondi, idee, sensazioni che io non potrei mai vivere in una sola, misera vita. È questo che differenzia, ad esempio, le persone tutte d'un pezzo dalle persone che vengono scioccamente definite sognatrici; non sono sognatrici, gli sciocchi sono quelli che non sognano, perché hanno scelto una volta per sempre un'immagine di sé, e dentro quell'immagine si sono costruiti la loro identità. È vero che a volte li invidiamo, insomma arriviamo all'abiezione ultima: quella di invidiare coloro che sembrano perfetti; dico l'abiezione ultima perché quello è un uomo mono-specializzato, è un uomo che ha rinunciato a quella che Marx, in un passo memorabile dei manoscritti filosofici del '44, dice essere la principale caratteristica dell'uomo: sviluppare i suoi cinque sensi, e anzi, se possibile, inventare nuovi sensi, dispiegare tutte le sue possibilità, non solo intellettuali ma di percezione, di sentimento, corporee. Dice Goethe, all'inizio del Faust: in principio era l'azione, non la parola. Diciamo che azione e parola, in qualche modo, sono la stessa cosa per noi che abbiamo scelto questa difficile strada che prima ho chiamato umanesimo. Però tu hai ragione su una cosa, bisogna inventarsi modi nuovi di essere umanisti e umani, e anche di esserlo in modo sempre più vario e variegato. (Giuseppe Montesano)
  • Se la passione per la verità è semplicemente controllata e mitigata senza essere soddisfatta, ucciderà le attività che dovrebbe sostenere. Questa può essere una delle ragioni per cui, attualmente, lo studio delle discipline umanistiche corre il rischio di scivolare dalla serietà professionale, attraverso la professionalizzazione, verso un carrierismo infine disincantato. (Bernard Williams)

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