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Duello al sole

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Duello al sole

Descrizione di questa immagine nella legenda seguente.

Joseph Cotten e Jennifer Jones in una foto di scena

Titolo originale

Duel in the Sun

Lingua originale inglese
Paese Stati Uniti d'America
Anno 1946
Genere drammatico, western
Regia King Vidor
Soggetto Niven Busch
Sceneggiatura Oliver H.P. Garrett, David O. Selznick
Produttore David O. Selznick
Interpreti e personaggi
Doppiatori originali
Doppiatori italiani

Duello al sole, film statunitense del 1959 con Jennifer Jones, Gregory Peck e Joseph Cotten, regia di King Vidor.

Frasi

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Citazioni in ordine temporale.

  • Non ho rimorso di quello che ho fatto: meritavano di morire, come lo merito io. Da lungo tempo ho ucciso qualcuno ben superiore a loro: me stesso. (Scott)
  • Oh pene vane e vane speranze, | solo una cosa è certa: passa la vita. | Una cosa è certa e il resto è menzogna. | Appena è nato il fiore, comincia a morire.[1] (Scott)
  • Purtroppo né io né tuo padre siamo stati felici, mia cara. Lo possa essere tu. (Arabella)
  • Perla, la tua carne stessa è peccato. Resistere sarà molto più difficile per te che non per le femmine prive di ogni venustà. (Greepy)
  • Preferisco essere una vittima piuttosto che un assassino. (Jackie)
  • No, non avrei dovuto dirti niente: era più giusto. Ma a che serve poi essere giusti? (Jackie)
  • Tutto ciò che al mondo è vivo | se non ha un compagno al fianco | d'ogni scopo resta privo | e del viver presto è stanco. (Sam) [poesia]
  • Sì, sì piccolo gatto selvatico: quando credo di essermi liberato di tutto e di tutti, comincio a pensare a te, e mi sembra che tutto il resto diventi inutile. (Lewis)
  • C'è una strana luce in cielo questa sera. Mi rammenta una vecchia leggenda indiana, la quale diceva che gli antenati accendono un fuoco nel cielo quando muore il figlio del capo. (Smoot)
  • M'avevi detto che sapevi sparare, ma io non ci credevo. (Lewis)

Citazioni su Duello al sole

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  • È, forse, il superwestern più costoso nella storia di Hollywood: 8 grandi attori, 50 attori medi, 6500 comparse, 6 registi (Vidor a un certo punto si ritirò per contrasti con il produttore David O. Selznick, il vero autore del film come lo era stato per Via col vento [...]). Una massiccia dose di sesso. Un fucile che spara dichiarazioni d'amore. Esaltato dagli uni per il suo barocchismo forsennato, deprecato dagli altri per la sua truculenza e i suoi eccessi che ne fanno un cartoon di passioni. (il Morandini)
  • L'ambizioso tentativo del produttore Selznick di bissare il successo di Via col vento e di fare della moglie Jennifer Jones una superstar: 6 milioni di dollari per la produzione, 2 per il lancio pubblicitario, il fiato sul collo al regista Vidor (che non terminò neppure il film), musica tonitruante (di Dmitri Tiomkin) e una fotografia sanguigna di tramonti e fuochi. [...] l'eccesso di titanismo e le esagerazioni melodrammatiche (quasi ridicole) vengono abbondantemente riscattate dalla pulsante carica erotica di Jennifer Jones. (Il Mereghetti)
  • Un'operetta pompata a dimensioni wagneriane. (Jacques Lourcelles)

Note

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  1. Cfr. ʿUmar Khayyām: «Oh speranze d'Eliso, oh timori d'Averno! | Ecco la sola, l'unica verità che discerno: | – Questa vita è fugace! Il resto è favola... | Il fior che nasce e muore, muor per sempre, in eterno».

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