E.T. l'extra-terrestre
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E.T. l'extra-terrestre
Titolo originale |
E.T. the Extra-Terrestrial |
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Lingua originale | inglese |
Paese | Usa |
Anno | 1982 |
Genere | drammatico, fantascienza, fantastico, avventura |
Regia | Steven Spielberg |
Sceneggiatura | Steven Spielberg, Melissa Mathison |
Produttore | Steven Spielberg, Kathleen Kennedy, Melissa Mathison |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Note | |
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E.T. l'extra-terrestre, film statunitense del 1982, regia di Steven Spielberg con Pat Welsh
Frasi
[modifica]- E.T. Telefono... casa... (E.T.)
- E.T. phone home.[1]
- Ohi, ohi... (E.T.)
- Come spieghi cos'è la scuola ad un'intelligenza superiore? (Elliott)
- Da dove viene, da Urano? O da Ur-buco del tuo culo? (Tyler)
Dialoghi
[modifica]- Elliott: Steve! Steve! Sono pronto per giocare!
Steve: Cinque.
Michael: Ah, forte.
Steve: Allora hai una freccia impiantata nel petto.
Michael: Sono già uno dei redivivi. Posso lanciare incantesimi mortali?
Greg: Cercavo solo di darti una mano, non mordere!
Tyler: Perché non fai un incantesimo alla pizza? Dov'è la pizza? Arriva? Eh?
Elliott: Adesso io, per giocare, sono pronto. Sono pronto per giocare, adesso, ragazzi.
Greg: Siamo a metà partita, Elliott, non si può entrare a metà partita.
Michael: Devi chiederlo a Steve, è lui che comanda il gioco. Ha lui l'assoluto potere.
Steve: Va' ad aspettare la pizza.
Elliott: E dopo entro?
Steve: Sì, dopo entri. Pensa alla tua strategia. Giochi dopo Greg.
Greg: Con molta salsiccia. E salame piccante!
Tyler: Sì, con tutto, tranne i pesciolini.
- Gertie: Fai il bravo.
Elliott: Oh, dio!
E.T. [vestito come una bambola]: Eliott!
Elliott [noncurante]: Che c'è?
E.T.: Eliott! Elliott! [Elliott resta a bocca aperta]
Gertie: Gli ho insegnato io a parlare. Sa parlare adesso. [indica un mucchio di oggetti] Guarda che cosa ha portato qui tutto da solo. A cosa gli serve tutta questa roba?
Elliott: "E.T.", sai dire questo? Sai dire E.T.? [scandendo le lettere] E.T.
E.T.: E.T.
Elliott: Ahahah!
E.T.: E.T.! E.T.! E.T.! Fai il bravo!
Gertie: Fai il bravo. Gli ho insegnato anche questo.
Elliott: Senti, devi rispettare la sua dignità, e questa è la cosa più ridicola che abbia mai visto.
E.T.: Telefono.
Elliott: "Telefono"? Ha detto "telefono"! Ha detto telefono!
Gertie: Non ti sei lavato le orecchie stamattina? Ha detto telefono.
E.T.: Casa...
Elliott: Hai ragione.
E.T.: E.T... Casa... Telefono.
Gertie: E.T. telefono casa!
Elliott: E.T. telefono casa. E.T. telefono casa.
Gertie: Vuole chiamare qualche persona.
E.T.: E.T. telefono casa. Casa.
Elliott: E loro verranno qua.
E.T.: Qua... Casa... Casa.
- Elliott: Michael, Michael, vieni qui!
Michael: Sei guarito, falsone?
Elliott: Ora sto bene. Senti ti devo dire una cosa importantissima...
Michael: Sai che Tyler ha fatto 69.000 punti ad Asteroide ieri? Alla fine però ha staccato la spina...
Elliott: Senti, te lo ricordi lo gnomo?
Michael: Elliott sei un povero fesso.
Elliott: No Michael, è tornato veramente!
Michael: Come? È ritornato il mooostro? O mioo Dioo! [da dietro la porta finge di essere strangolato da una mano]
Elliott: Prima cosa: "io ho l'assoluto potere", dillo... dillo!
Michael: Ma che hai preso, è quel coyote?
Elliott: Nooo... guarda! Ok, adesso giura, il giuramento più giuramento che puoi fare... giura, giura come unico mio fratello, sulla nostra vita...
Michael: Dai, non andare sul pesante, lo giuro.
Elliott: Ok, adesso stai lì e... ehm, è meglio che ti togli il paraspalle!
Michael: Che cosa?!
Elliott: Lo puoi spaventare! Ehm... chiudi gli occhi.
Michael: Ok, li ho chiusi... la mamma ti ucciderà... [sghignazza sottovoce]
Elliott: Ok! Giuralo un'altra volta: io ho l'a...
Michael: Tu hai l'assoluto potere... Sì, haha... [si gira e resta a bocca aperta dopo aver visto E.T.]
Gertie [entrando nella camera di Elliott]: Elliot guarda cosa ho fatto per te ! [vede E.T. e si spaventa] AAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHH !
E.T.: AAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHH !
Elliott [a Gertie]: Zitta ! Basta !
[Michael terrorizzato indietreggia e fa cadere gli scaffali]
Elliott [a Gertie]: No, basta !!!
E.T.: AAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHH !
Michael: AAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHH !
Gertie: AAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHH ! [Elliott le copre la bocca con una mano]
Mary [da lontano]: Ragazzi ? Sono tornata ! Ragazzi ?
Elliott: Dentro l'armadio ! Presto !
[Michael si rifugia nell'armadio seguito da Gertie]
Gertie: AAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHH !
E.T. [la segue correndo con le braccia alzate] : AAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHH !
E.T.: Io sarò sempre qui.
Elliott: Addio...
Citazioni su E.T. l'extra-terrestre
[modifica]- Chi fa il bello, può fare anche il brutto: non c’è alcuna differenza. Anzi, a volte creare il brutto è più complicato, perché la cosa si presta a tante possibilità. C’è il brutto spaventoso, quello simpatico, l’antipatico e via dicendo. Nel caso di Et serviva un personaggio diverso dal terrestre. L’ho potuto fare bruttino, allargandogli gli occhi, portandogli su il naso a patatina, ingrandendogli la bocca. In questo modo ci siamo allontanati dall’umano e dal bello. (Carlo Rambaldi)
- Il buon mostricciattolo extraterrestre non è figlio dell'elettronica, ma di abilissime mani e di azzeccatissimi materiali: gli oggetti che volano così bene per aria non sono mossi da computers ma da una serie successiva di back-projection, di mascherature, di fotogrammi "reali" montati uno sull'altro con infinito pazienza, sia pure con una sofisticatissima moviola. È ancora l'uomo, non le macchine, che costruisce con le sue mani il fantastico. (Ray Harryhausen)
- Ma quali sono le cose che ancora oggi lasciano a bocca aperta il grande pubblico? Facciamo due esempi: il buon mostricciattolo extraterrestre che in un recentissimo film ha fatto piangere di commozione gli Stati Uniti e comincia a far piangere anche gli europei. Oppure, il pubblico rimane a bocca aperta dinanzi alla sequenza di una stanza dove tutti gli oggetti, improvvisamente, cominciano a volteggiare per aria. (Ray Harryhausen)
- Spielberg mi ha detto che voleva una cosa brutta ma innocente. Beh, per farlo brutto bastava mettere molte grinze sul volto. Farlo innocente era più difficile, perché poteva sembrare stupido. Poi un giorno ho guardato il mio gattino aleano, e nei suoi occhi ho visto proprio quell’innocenza che cercavo. Beh, se tagliate le orecchie a un gatto aleano e spostate un po’ più su il naso vedrete molto di quella che è l'immagine di E.T. (Carlo Rambaldi)
- Il film «E.T.» non era certamente un'epopea nel senso di scopo o grandezza. Ma aveva un significato.
- La fantascienza non è più ormai la figliastra della letteratura. «Star Wars» (Guerre Stellari) ha creato nuovi seguaci ed ora «E.T.» ha provato che questo genere suscita molto più interesse di quanto sia mai immaginato.
- La fantascienza non era fatta che da incredibili veicoli spaziali, macchine del tempo e aggeggi meccanici vari. L'elemento umano era di secondaria importanza. Per me l'elemento umano e il potenziale umano sono sempre stato di primaria importanza.
Semplicemente, la gente è più interessante delle macchine.
Guardate il più grande successo di cassetta della storia del cinema: «E.T.»! «E.T.» parla di persone, ed io includo E.T. stesso in questa categoria. La tecnologia non è solamente secondaria ma è anche una minaccia. La tecnologia che appare cercando di catturare E.T.
Penso che questo sia forse la più grande svolta della fantascienza.
Note
[modifica]- ↑ Dopo un sondaggio tenuto negli USA nel 2005 dall'American Film Institute, che è andato a comporre l'AFI's 100 Years... 100 Movie Quotes, questa citazione è stata inserita al 15° posto nella classifica AFI delle cento battute più celebri della storia del cinema.
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