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Edge of Tomorrow - Senza domani

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Edge of Tomorrow - Senza domani

Immagine Edge of Tomorrow Logo.jpg.
Titolo originale

Edge of Tomorrow

Lingua originale inglese
Paese Stati Uniti d'America
Anno 2014
Genere azione, fantascienza
Regia Doug Liman
Soggetto Hiroshi Sakurazaka
Sceneggiatura Christopher McQuarrie, Jez Butterworth, John-Henry Butterworth
Produttore Erwin Stoff, Gregory Jacobs
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Edge of Tomorrow – Senza domani, film statunitense del 2014 con Tom Cruise ed Emily Blunt, regia di Doug Liman.

Frasi

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Citazioni in ordine temporale.

  • Ogni colpo richiede precisione. E ogni battaglia richiede un soldato. Il risultato immutabile di un sogno ora è qui. L'unica cosa che manca sei tu! (Pubblicità)
  • L'operazione "Downfall" sarà la più grande invasione meccanizzata nella storia dell'umanità. Avremo la vittoria, combattiamo. È il nostro mestiere. (William Cage)
  • Su, in piedi, verme! (Sergente crudele) [a William Cage, ogni volta che si risveglia nel loop temporale]
  • Non ha sentito? È quasi l'ora X di muovere il culo, siamo pronti a invadere la Francia! (Sergente Farell)
  • L'unica cosa sincera che ha saputo dirmi finora è il suo nome. C'è scritto che è un disertore, dice che è stato pizzicato a fingersi ufficiale, che avrebbe chiesto di fare una telefonata esterna compromettendo la sicurezza di questa operazione, tutto pur di evitare il combattimento, domani. Ma questo non succederà mai. Scordatelo, "soldato" Cage! (Sergente Farell)
  • La battaglia è un grande redentore, il fervido crogiolo dove i veri eroi vengono forgiati. L'unico posto dove gli uomini condividono lo stesso grado, a prescindere da quali schifosi parassiti fossero prima. (Sergente Farell)
  • Io ti invidio, Cage: domani mattina verrai battezzato, rinascerai! (Sergente Farell)
  • Ah ah! Porca vacca, è la Full Metal B... [Rita Vrataski gli dà un pugno prima che possa finire] (Soldato)
  • Abbiamo perso la Germania, abbiamo perso la Francia, se perdiamo oggi, non avremo più possibilità di combattere. So che la pressione che avete addosso è enorme. Due minuti allo sgancio! È normale essere spaventati. Ricordate che non c'è coraggio senza paura. (Sergente Farell)
  • Ehi! Oi, bello! La tua tuta ha qualcosa che non va. Sì! C'è dentro un cadavere. (Skinner) [a William Cage]
  • Arrivano... Feroci come il Demonio e fitti come l'erba! (Sergente Farell) [sui Mimics]
  • In fila, prima che ti sfondo il culo con gli anfibi, verme! (Sergente crudele) [a William Cage]
  • Ma che diavolo ti dice la testa?! (Sergente Farell) [dopo che Cage è finito sotto un furgone tentando di allontanarsi]
  • Non parlare mai con nessuno di questo a parte me, perché nella migliore delle ipotesi finisci nel reparto psichiatrico, e nella peggiore ti dissezionano per studiarti. (Rita Vrataski) [a William Cage]
  • Non hai tempo per pensare! Mi raccomando, non è sufficiente sapere dove saranno, devi sapere come ammazzarli. (Rita Vrataski) [a William Cage]
  • Le racconterò una storia, la troverà ridicola all'inizio, ma più parlerò e più le sembrerà logica. (William Cage) [al Generale Brigham]
  • Appena prima dell'alba, stamattina, un'enorme ondata di energia è stata rilevata a Parigi. Non sappiamo ancora cosa significhi, ma il risultato sembra essere il crollo totale delle capacità di combattimento del nemico. Le truppe russe e cinesi avanzano attraverso l'Europa senza alcuna resistenza. Domani avanzeremo sul fronte occidentale, siamo convinti che marceremo per affermare la vittoria per noi, per i nostri cari, per i nostri compatrioti, per l'intera umanità. (Generale Brigham)

Dialoghi

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  • Telegiornalista della BBC: Come convincete le persone che questa è una battaglia che si può vincere?
    William Cage: È un'invasione aliena in una guerra globale, con la nuova tecnologia delle tute e un breve addestramento, abbiamo creato dei supersoldati. Come Rita Vrataski, "l'Angelo di Verdun".
  • Generale Brigham: Operazione Downfall; l'intera UDF invaderà dalla Francia, dal Mediterraneo, dalla Scandinavia allentando la pressione sul fronte orientale affinché i russi e i cinesi respingano il nemico. Ci incontriamo a metà, sterminando i Mimic lungo il percorso. Domani moriranno tanti bravi soldati. Quando il fumo si dirada e i cadaveri ritornano a casa nelle bare si cerca un capro espiatorio, uno come me... Io preferirei un altro scenario. Prego. [si siedono]
    William Cage: Una biografia best-seller, magari? O una carriera in politica? Come primo pensiero io andrei con il concetto del destino manifesto. "Dalle stalle alle stelle", rapida scalata ai vertici, "Nato per salvarci", il pubblico adora queste cose!
    Generale Brigham: Lei fraintende, maggiore. Non deve vendere me, deve vendere l'invasione.
    William Cage: D'accordo.
    Generale Brigham: Lei parte per la costa fra un'ora, la sua troupe la aspetta, sarà sulla spiaggia con la prima ondata.
    William Cage: ...Ehm, mi scusi, "prima ondata"? In pratica... al fronte?
    Generale Brigham: In Francia. Si vedono pochi movimenti del nemico sulla costa, scarsa resistenza. Un po' di emozione da raccontare ai nipoti!
    William Cage: Be', apprezzo la sua fiducia, generale, è che... I-Io faccio questo per evitare di fare quello! Eh eh eh... Ehm, sa, io ero nelle Riserve al college, è scoppiata la guerra, ho perso la mia azienda di pubblicità, per cui... per cui eccomi, io faccio il mio e lei deve fare il suo! Ma... non sono un soldato, in realtà.
    Generale Brigham: No, è evidente, infatti la mando insieme a migliaia di donne e uomini che lo sono.
    William Cage: Oh, è un onore, generale, ma dovrò declinare: la vista del sangue mi spaventa, anche se è di un minimo taglietto! [ride nervosamente] Ehm, ma, ehm, ora come ora, se ci penso, mi vengono in mente un paio di nomi che le potrei raccomandare, che sono...
    Generale Brigham: Non è una proposta, è un ordine.
    William Cage: Generale, io sono un ufficiale dell'esercito degli Stati Uniti d'America, lei non ha autorità...
    Generale Brigham: Ho parlato con il suo comandante, ora lei è sotto il mio comando. Manterrà il suo grado attuale, ovviamente, la mia segretaria ha tutti i dettagli. Faccia un buon lavoro, maggiore. Buona fortuna, vada pure.
    William Cage: Generale? ...Io ho spronato milioni di persone a unirsi al suo esercito, e quando riporteranno i cadaveri nelle bare e si cercherà un capro espiatorio quanto crede che sarà difficile per me convincere l'opinione pubblica a incolpare lei? Immagino che il generale preferirebbe evitarlo.
    Generale Brigham: Mi sta ricattando, Maggiore?
    William Cage: Io preferirei non filmare atti di eroismo e di valore su quella spiaggia, domani.
    Generale Brigham [si alza e si avvicina a Cage]: Non li filmerà.
    William Cage: Mi rallegra che, ehm, ci siamo capiti... Se vuole scusarmi, generale... [esce]
    Generale Brigham [alle guardie]: Arrestate quest'uomo.
    William Cage: Cosa?! [tenta di scappare ma alla fine gli sparano con un taser]
  • Sergente crudele: Su, in piedi, verme!!
    William Cage: Non è un modo di rivolgersi a un ufficiale, sergente!
    Sergente crudele: È il modo di rivolgermi a una recluta fancazzista prima di prenderla a pedate in culo, verme!
  • William Cage: Si chiama Farell?
    Sergente Farell: Esatto! Sergente Maggiore Farell.
    William Cage: Sergente Maggiore Farell, lei è americano?
    Sergente Farell: Nossignore, sono del Kentucky.
  • Sergente Farell: Vedo che state passando una mattinata proficua, fa gonfiare d'orgoglio sapere che soldati del vostro calibro guideranno la carica, domani! Punte di lancia! Lame di rasoio! La fessura del mio... culo. [scopre che i soldati giocavano a carte di nascosto] Soldato Kimmel, qual è la mia opinione sul gioco nelle camerate?
    Kimmel: Non le piace, sergente Farell.
    Sergente Farell: Nance, perché non mi piace?
    Nance: Le dà l'idea che il nostro destino sia in mani che non sono le nostre.
    Sergente Farell: E qual è la mia posizione definitiva sul concetto di destino? In coro.
    Soldati dello Squadrone J: "Con la prontezza e la disciplina siamo padroni del destino". [mangiano le carte per punizione]
    Sergente Farell [a Cage]: Forse ti sembrerà che faccia dell'ironia. Ma, credimi, cambierai idea. [ai soldati] Il soldato Cage è un disertore, sarete personalmente responsabili della sua presenza. Sarà pronto al combattimento alle sei di domani mattina.
    William Cage: Pronto al combattimento?!
    Sergente Farell: Il soldato Cage ha l'illusione di non essere al suo posto qui, dobbiamo dissuaderlo dalla sua illusione. Se tenta di scappare, siete liberi di dissuaderlo finché non riesce a pisciare in piedi.
  • Griff: Forza, cominciamo lo spettacolo, devo vestirmi.
    William Cage [con indosso una tuta da battaglia]: Cos'è questo rumore, questo... Scusami, non ho mai messo una di queste...
    Griff: Io non sono mai stato con due ragazze insieme, ma quando sarà il momento, saprò come fare.
    William Cage: Dai, Kimmel...
    Griff: Sono Griff!
    William Cage: Griff, Griff, giusto. Però pensa a una cosa: potrei fare del male a qualcuno.
    Griff: No, con la sicura non puoi. [si allontana]
    William Cage: Ma... Dov'è la sicura?!
    Griff: Appunto! [i soldati ridono]
  • Sergente Farell: Muovetevi! Griff?
    Griff: Sergente?
    Sergente Farell: Stai dietro al soldato Cage.
    Griff [seccato]: Come? Tutto il giorno?
    Sergente Farell: Qualcosa mi dice che non sarà per così tanto!
  • [Durante il primo loop, Cage tocca un pulsante sbagliato della tuta]
    Griff: Ehi! Ma che accidenti ti prende? Cos'è, non te la sei mai messa?
    William Cage: È possibile...
    Griff: Sai dov'è la sicura?
    William Cage: Veramente no...
    Griff: Bene!
  • William Cage: Lei deve ascoltarmi! Sanno che stiamo arrivando! Ci stanno aspettando! Ci sono già stato, io l'ho visto!! Siete tutti spacciati! Spacciati!!! Okay, okay, okay, sto buono, sto buono! Questo è lo "Squadrone J", non è vero?
    Sergente Farell: È lo Squadrone J, sì.
    William Cage: Non è che dovrei saperlo, ma va bene! Qualcuno di voi mi ha mai visto prima?
    Nance: Bambola, non ti conosco!
    William Cage: Esatto, sì! Grazie! Tu ti chiami Nance, tu sei Bibble... Kibble... Kimmel! Combatti con le palle di fuori, letteralmente! Ford, Skinner, Griff, [a Kuntz] tu sei... Non parli molto. E lì sotto c'è un gioco di carte!
    Ford: Grazie tante, stronzo!
    William Cage: Ehm, Kimmel sta cercando di fare colore di picche... No, di fiori! [a Farell] E lei gli farà mangiare le carte! Dico bene? ...Ora, quello che sto per dirvi sembra una follia. Ma è vero! E dovete ascoltarmi... Le vostre vite dipendono da questo. [si stacca alla scena seguente, hanno chiuso la bocca di Cage con del nastro adesivo]
  • William Cage [salva la vita a Rita]: Scusami, sto cercando di salvarti! Ci stanno massacrando, devi portarci via da questa spiaggia! [uccide prontamente un Mimic sparando al soffitto] Dobbiamo andare! Questo aeroplano sta per esplodere, dobbiamo andarcene subito! Aspetta... [spara a un Mimic che li attacca sbucando dalla sabbia] Vieni! [esce allo scoperto e abbatte il Mimic] Andiamo! ...Andiamo! Questo aereo sta per esplodere! [Rita rimane vicino all'aereo e molla la sua spada] Che stai facendo?!
    Rita Vrataski: Quando ti svegli, cercami!
    William Cage: Cosa?
    Rita Vrataski: Quando ti svegli vieni a cerca... [l'aereo esplode uccidendo entrambi e Cage si risveglia il giorno prima]
  • Ford: Domani sarà la mia ventesima battaglia.
    Griff: Non hai combattuto venti battaglie, Ford!
    Ford: Che ne sai, tu?
    Griff: Te la farai addosso appena metti piede sulla spiaggia!
    Nance: Invece di parlare perché voi due non vi mettete un bel pacco di tappi in bocca?
    Ford: Ha-ha, che ridere. Ma scommetto che batto qualche record domani!
    Griff: Del più veloce a scappare, Ford, scivolando sulla tua merda!
  • William Cage: Chiedo scusa?
    Rita Vrataski: Sì, chi ti ha detto che potevi parlarmi? ...Ho qualcosa in faccia, soldato?
    William Cage: Tu me lo hai detto, tu. Domani, sulla spiaggia. Domani ci vediamo sulla spiaggia, hai detto di cercarti quando mi svegliavo... Tu sai cosa mi capita.
    Rita Vrataski: Vieni con me. Adesso.
  • Rita Vrataski: La prima volta che sei morto come è andata? Hai ucciso un Mimic?
    William Cage: Sì.
    Rita Vrataski: Descrivimelo.
    William Cage: Ehm... Era diverso, era più grosso, bluastro.
    Rita Vrataski: E il suo sangue ti ha ricoperto?
    William Cage: Effettivamente, sì.
    Rita Vrataski: Sanno che arriviamo sulla spiaggia domani. È una strage, vero?
    William Cage: E tu come lo sai? ...Potresti aspettare? Aspetta! Aspetta, ti dispiacerebbe spiegarmi che diavolo sta succedendo?
    Rita Vrataski: Quello che capita a te è capitato a me! Ce l'avevo e l'ho perso, okay?
    William Cage: Ah, be', allora c'è una cura, come me ne libero?
    Rita Vrataski: Prima devi aiutarmi.
    William Cage: Aiutarti a fare cosa, esattamente?
    Rita Vrataski: A vincere la guerra!
  • Carter: Prima di tutto non stai combattendo un esercito, devi pensare a questo come a un singolo organismo. Ora, questi normali "droni" sono come i suoi artigli...
    Rita Vrataski: Ma gli "Alfa", come quello che hai ucciso, sono molto più rari.
    Carter: Sì, sono tipo 1 su 6,18 milioni secondo la mia stima. E agiscono come il sistema nervoso centrale, ma questo... è il cervello. [mostra l'ologramma schematico dell'Omega] Li controlla tutti: questo è l'Omega. E l'Omega ha la capacità di controllare il tempo.
    Rita Vrataski: Ogni volta che un Alfa viene ucciso, automaticamente scatta una reazione: l'Omega ricomincia di nuovo il giorno, questa volta però ha memoria di cosa capiterà, proprio come te.
    Carter: E sa esattamente quali saranno le nostre prossime mosse.
    Rita Vrataski: E un nemico che conosce il futuro non può perdere.
    William Cage: Ma allora come avete vinto a Verdun?
    Rita Vrataski: Ci hanno lasciato vincere. Questa cosa [l'Omega] vuole farci pensare di vincere! Vuole che mettiamo tutte le nostre forze nell'invasione. L'Operazione Downfall non è la nostra vittoria suprema, ma del nemico.
    Carter: Vedilo come un organismo che si è perfettamente evoluto apposta per conquistare il mondo. Per quanto ne sappiamo ci sono milioni di quegli asteroidi che fluttuano nel cosmo come un virus. E stanno solo aspettando di piombare in un mondo con le giuste condizioni. È sufficiente che la forma di vita dominante attacchi e...
    Rita Vrataski: E nulla potrà impedire ai Mimic di conquistare il resto del mondo. A meno che, grazie a te non vinciamo.
    William Cage: A me?
    Carter: Uccidendo l'Alfa sei riuscito a entrare nel sistema nervoso del nemico.
    Rita Vrataski: Cage, hai acquisito il controllo della capacità dell'Omega di resettare il giorno.
    William Cage: Ma com'è possibile?
    Carter: Forse la vulnerabilità di questo organismo, la sua unica vulnerabilità, è l'umanità.
    Rita Vrataski: A prescindere da questo, tu controlli il potere, adesso! Come lo controllavo io a Verdun.
    William Cage: Quindi io resetto il giorno? Okay... Come lo controllo?
    Rita Vrataski: Devi morire.
    Carter: Ogni giorno.
    Rita Vrataski: Finché l'Omega non sarà distrutto.
  • Rita Vrataski: Ascoltami attentamente, questa regola è molto importante, anzi, è l'unica regola: se resti ferito sul campo, è meglio che fai in modo di morire.
    William Cage: Perché?
    Rita Vrataski: L'ultima volta che ho combattuto mi hanno ferita. Perdevo sangue, ma non abbastanza, mi sono risvegliata in un ospedale con un litro e mezzo di sangue di qualcun altro ed è finito tutto! Ho perso il potere, hai capito? ...Direi che è meglio ricominciare, no?
    William Cage: Cosa? [Rita gli spara per rimandarlo indietro nel tempo]
  • [Cage decide di usufruire di un loop per allontanarsi in un pub a Londra e stare solo]
    Vecchio: Non capisco proprio perché non riescono a sconfiggerli, è veramente assurdo.
    Vecchio#2: Dobbiamo far vedere a quei cosi di che pasta siamo fatti! Mio padre era pilota durante la guerra! Per tre anni prima dell'ingresso degli americani. Non si facevano piegare, erano tosti.
    Vecchio: Mio zio George ha partecipato allo sbarco in Normandia.
    Vecchio#2: Ah sì?
    Vecchio: Se c'erano loro, a quest'ora questa guerra sarebbe già finita.
    Donna: Ma che vogliono da noi, si può sapere?
    Vecchio#2: È ovvio, no? I minerali!
    Vecchio: I minerali?
    Vecchio#2: Sì, i minerali! I metalli...
    Barista: L'ossigeno vogliono, pensateci.
    William Cage: Che differenza fa? Sono qui, stanno vincendo. E qualsiasi cosa sia, se la prenderanno.
    Barista: Non dovresti essere lì?
    William Cage: Oh, ci sono stato, più volte di chiunque altro. Anzi... se è per questo mi hanno ucciso da un pezzo a quest'ora.
    Vecchio#3: Vigliacco!
  • Rita Vrataski: Cage, non ho bisogno di conoscerti, e se tu sapessi cosa è bene per te, non vorresti conoscermi affatto. È l'unico modo per sopravvivere.
    William Cage: Che mi dici di Hendricks, l'hai conosciuto?
    Rita Vrataski: Come sai quel nome?
    William Cage: Ne hai parlato.
    Rita Vrataski: Non è possibile.
    William Cage: Allora come so il suo nome?
    Rita Vrataski: Quando l'ho nominato, in quali circostanze?
    William Cage: È per lui che non parli con me?
    Rita Vrataski: Non pronunciare mai più quel nome.
    William Cage: Perché, sei...
    Rita Vrataski [lo interrompe a metà frase]: È morto.
    William Cage: ...innamorata di lui?
    Rita Vrataski: L'ho visto morire trecento volte e mi è rimasto in mente ogni dettaglio, mi ricordo tutto. Quindi non ho bisogno di parlarne.
    William Cage: Scusa.
    Rita Vrataski: È la guerra.
  • [Rita scopre che sono già stati alla fattoria in più ripetizioni e vuole partire in elicottero]
    William Cage: C'è un Mimic sepolto a venti metri da qui, ti attacca non appena accendi il motore!
    Rita Vrataski: Prendi l'arma e sali sull'elicottero, Cage!
    William Cage: Ce ne sono altri nel campo lì dietro! Solo uno di noi ce la fa.
    Rita Vrataski: Sali, ho detto!
    William Cage: L'unica versione che ci manca è quella in cui tu te ne vai e torni alla fattoria, c'è una cantina, cibo, finché non torno mi aspetti lì! Sarai salva!
    Rita Vrataski: Sono un soldato, sono una volontaria, io non me ne vado!
    William Cage: Tu muori qui!! Proprio qui! Io... non posso salvarti. E se vado avanti e uccido l'Omega, sei morta! Per sempre.
    Rita Vrataski: Che ti importa di cosa mi può succedere?
    William Cage: Vorrei non conoscerti. Ma ti conosco. [Rita parte ugualmente e muore quando il Mimic previsto da Cage attacca l'elicottero]
  • Griff: Forza, cominciamo lo spettacolo, devo vestirmi. Non porti l'elmetto?
    William Cage: Non lo porto mai. È una distrazione.
    Griff: Hai bevuto?
    William Cage: Voglio altri tre caricatori 5.56, otto granate e un'altra batteria. [Griff lo guarda sorpreso] Trovali.
  • Skinner: Ehi! Oi, bello! La tua tuta ha qualcosa che non va!
    William Cage: "C'è dentro un cadavere".
  • William Cage: Cos'è? Che cos'è questo?
    Carter: È un trasponder, se lo infili nell'Alfa si inserisce nella lunghezza d'onda collegandolo all'Omega, questa è l'idea, a quanto meno. Ma non riesco a farlo funzionare con l'attrezzatura che ho con me.
    William Cage: Dove troviamo quello che ti serve?
    Carter: Ah, be', questo è il punto: quando ero a Whitehall ne ho costruito uno, ero già pronto a fare un test, ma quando ne ho parlato ai superiori, ho perso il posto.
    Rita Vrataski: Gli hanno dato del pazzo.
    William Cage: Quindi dobbiamo andare a Whitehall.
    Carter: Verresti arrestato a tre metri dalla porta, reparto psichiatrico, dissezione, ti ricordi? [Cage e Rita si incamminano] Ehi, ehi, ehi! Non state dimenticando qualcosa? Il trasponder ha bisogno di un Alfa vivo per funzionare!
    Rita Wrataski: No, non ci serve. Abbiamo la migliore alternativa. [Cage]
  • Generale Brigham: Ho chiesto di non disturbarmi, spero che sia grave.
    William Cage: Il destino dell'umanità è grave abbastanza?
    Generale Brigham: Non credo ai miei occhi!
    William Cage: Non sa quanto la capisco.
  • Rita Wrataski [dopo aver sottratto il trasponder da Brigham]: Che cosa facciamo?
    William Cage: Non so, non siamo mai arrivati fin qui.
  • Rita Wrataski: Quello è un Alfa.
    William Cage: Io lo distraggo e lo porto via. Tu uccidi l'Omega.
    Rita Wrataski: No! Ti ucciderà prima che tu abbia fatto un passo, Cage! Fidati.
    William Cage: Posso farcela, posso farcela...
    Rita Wrataski: Prendi le granate.
    William Cage: Posso farcela!
    Rita Wrataski: Ascoltami! Ascoltami... nessuno di noi due ne uscirà vivo. Grazie di avermi fatto arrivare qui. Sei un uomo in gamba, Cage. Mi sarebbe piaciuto conoscerti meglio. [si baciano]

Sì? Che cosa vuole? (Rita Wrataski)
[Cage, con le lacrime agli occhi, ride]

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