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Elvis Presley

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Elvis Presley

Elvis Aaron Presley (1935 – 1977), attore e cantante statunitense.

Citazioni di Elvis Presley

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  • L'unica cosa peggiore che dover guardare un brutto film è averci recitato. (citato in Portala al cinema, p. 101)

Citazioni su Elvis Presley

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  • Con Elvis mi fu chiaro che si poteva usare il potere dell'immaginazione per trasformare se stessi, per trascendere le origini e le costrizioni dalle quali provenivi. (Bruce Springsteen)
  • Elvis è stato un gigante ed ha influenzato tutti nel nostro mondo. (Isaac Hayes)
  • Grazie ad Elvis ho deciso di interessarmi alla musica. Sono sempre stato un suo fan fin da ragazzo. (Elton John)
  • Il mio idolo è Elvis Presley. Se vieni a casa mia puoi vedere suoi ritratti su ogni parete... Egli è stato il più grande uomo di spettacolo mai esistito. (Eddie Murphy)
  • Io non ero solo un suo fan, ero suo fratello. Elvis è stato un gran lavoratore e il Signore lo amava. L'ultima volta che l'ho visto a Graceland, abbiamo cantato del gospel insieme. Gli voglio bene e spero di incontrarlo nell'aldilà. (James Brown)
  • No, Elvis non è morto, è tornato a casa! (Men in Black)
  • Prima di Elvis il mondo era in bianco e nero. Poi è arrivato... ed ecco un grandioso technicolor. (Keith Richards)
  • Qualche anno più tardi, quel bel giovanotto che chiamavano il Re, beh doveva aver cantato troppe canzoni, e gli venne un infarto o cose così. Deve essere difficile fare il Re. (Forrest Gump)
  • Ricordo Elvis quando era un ragazzo ai Sun Studios. Ho pensato subito che avesse un tremendo talento... Il suo fraseggio, il suo approccio alle canzoni era unico... come Sinatra. Io ero un grandissimo fan e, quando era in vita, pensavo che la sua inventiva non avesse fine. (B.B. King)
  • Riferiscono le cronache che l'America è in subbuglio per la morte di Elvis Presley. Oltre centomila persone si sono riversate a Memphis, sua ultima dimora, due donne sono rimaste uccise nella calca che si stringeva intorno alle spoglie del cantante. Il sindaco ha fatto abbrunare le bandiere in tutta la città, il presidente Carter è stato flagellato di proteste perché non aveva proclamato il lutto nazionale e uno gli ha gridato al microfono: «Noi americani dobbiamo più a Presley che a Washington e a Lincoln sommati insieme». Anche noi italiani dobbiamo qualcosa a Presley: una delle rare occasioni in cui preferiamo essere italiani piuttosto che americani. (Indro Montanelli)
  • Abbiamo costruito il rapporto che è andato avanti fino a quando me ne sono andata. Ma non perché non lo amassi più. È stato l'amore della mia vita. Era lo stile di vita che era troppo difficile per me. Siamo rimasti legati, abbiamo avuto nostra figlia e ho fatto in modo che lui la vedesse tutto il tempo. È come se non ci fossimo mai lasciati.
  • Faceva parte del nostro rapporto, raccontarmi le cose che viveva, quanto ci tenesse a diventare un bravo attore, per esempio. Non so perché si fidasse di me, ma lo fece.
  • Mi aprì il suo cuore: le sue paure, le sue speranze, il dolore per la perdita della madre. Non lo aveva mai fatto prima. Io sono stata la persona che lo ascoltava e consolava. Nonostante avessi solo 14 anni, ero più grande della mia età. Questa fu la molla che ci unì. La gente pensa: sarà stato il sesso. No, non era quello. Anzi, allora non l'abbiamo mai fatto. Era gentile, delicato, amorevole, e rispettoso della mia età.

Bibliografia

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  • Portala al cinema (The Moviegoer's Companion, Think Publishing, Londra, 2004), a cura di Rhiannon Guy, traduzione di Luigi Giacone, Einaudi, Torino, 2006. ISBN 8806183044

Voci correlate

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