Ernst Bloch

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Ernst Bloch, 1956

Ernst Bloch (1885 − 1977), filosofo tedesco.

Citazioni di Ernst Bloch[modifica]

  • È il semplice che è difficile da realizzare, l'essere-per-sé, le cui vie debbono venir conquistate, la cui eccellenza esige valore. (da Dialettica e speranza)
  • Ed anche se la speranza non fa altro che sormontare l'orizzonte, mentre solo la conoscenza del reale tramite la prassi lo sposta in avanti saldamente, è pur sempre essa e soltanto essa che fa conquistare l'incoraggiante e consolante comprensione del mondo, a cui essa conduce, come la più salda ed insieme la più tendenzialmente concreta. (da Karl Marx)
  • La mancanza di sogni in avanti è una difesa che, per così dire, ha parvenze filosofiche, ma in realtà è ben poco filosofica: senza attesa alcuna delle cose che devono venire. In questo volontario-involontario scetticismo, invece della speranza si annida la paura, invece della comprensione del futuro […] un ante-finale; e ciò fino al momento di andarsene, o addirittura di naufragare con lo sguardo voltato dall'altra parte. Specialmente la paura, dice Sartre, è uno stato che annulla gli uomini; se ciò è vero, vale il vivificante contrario per la speranza intesa in senso soggettivo e, più che mai, oggettivo. E quand'anche poco importi se venga a costare più o meno costruire dei meri castelli in aria, da cui poi risultino i sogni ottativi, adoperati in modo esclusivamente disonesto, la speranza, con il progetto e il raccordo con il 'possibile a scadenza', è la realtà più forte e migliore che si dia. (da Karl Marx)
  • Nessuno vive perché lo vuole. Ma una volta che vive lo deve volere. (da Diritto naturale e dignità umana, traduzione di G. Russo, Giappichelli, Torino, 2005)
  • Pensare significa oltrepassare. (da Il principio speranza)
  • Si è chiamato l'uomo, come in effetti è, un parto prematuro. Egli viene al mondo più indifeso e incompiuto di qualsiasi altro animale, ha bisogno di un tempo molto più lungo per giungere alla maturità ed è per giunta minacciato anche da se stesso. Barcolla e commette errori che un animale giovane, nel suo habitat naturale, non commette mai […] Ma all'animale in fase di crescita viene anche molto presto imposto un arresto […] Gli animali ripetono necessariamente lo sperimentato modello di fabbricazione del loro corpo e della loro vita, per questo essi sono così caratterizzati, ma anche così vincolati nel loro essere. Gli uomini possono essere vincolati solo approssimativamente a questi elementi di fissità […] È una gran cosa che noi uomini si sia nati incompiuti non solo come bambini ma anche come specie. (da Dialettica e speranza)
  • Una volta data per certa la relatività del movimento, un antico sistema di riferimento umano e cristiano non ha alcun diritto di interferire nei calcoli astronomici e nella loro semplificazione eliocentrica; tuttavia, esso ha il diritto di restar fedele al proprio metodo di preservare la terra in relazione alla dignità umana e di ordinare il mondo intorno a quanto accadrà e a quanto è accaduto nel mondo. (da Das Prinzip Hoffnung, Francoforte sul Meno, 1959, p. 920; F. Hartl, Der Begriff des Schöpferischen. Deutungsversuche der Dialektik durch E. Bloch und F. v. Baader, Francoforte sul Meno, 1979, p. 111[1])

Tracce[modifica]

  • Aspettare rende altrettanto desolati, ma al tempo stesso ubriaca. Chi fissa a lungo la porta aspettando uno, una, può perdere la testa, come per un canto monotono, che va avanti, va avanti. Nel buio in cui si trascina, probabilmente non c'è niente di buono. Se l'uomo, la donna attesa, non arrivano, l'evidenza della delusione non abolisce la sbornia, si mescola soltanto con ciò che ne consegue, un malessere suo proprio, che si prova anche in questo caso. Contro l'aspettare è d'aiuto lo sperare. Ma non ci si deve solo nutrire di speranza, bisogna anche trovare in essa qualcosa da cucinare.
  • Così come non c'è via giusta senza un fine, non c'è fine senza la forza di un cammino che conduca a esso e che anzi trova la sua verifica nel fine medesimo.
  • In noi stessi, siamo ancora vuoti. Ci addormentiamo facilmente, in mancanza di eccitazioni esterne. Cuscini morbidi, buio, silenzio favoriscono il sonno, il corpo si eclissa. Stare svegli di notte non è essere desti, ma viscoso, lento consumarsi del tempo sul posto. Si nota allora come sia sgradevole stare con nient'altro che sé stessi.
  • Si è soli con sé stessi. Anche quando sono insieme con gli altri, i più rimangono soli. Dall'una e dall'altra solitudine bisogna tirarsi fuori.

Citazioni su Ernst Bloch[modifica]

  • Non posso capire come lei possa prendere posizione a favore di Bloch. Oppure lei non vede più la differenza fra il Cristo e l'Anticristo? Fra il Nuovo Testamento e l'Antico Testamento che si rifiuta di superare la soglia e si allea piuttosto con la Gnosi peggiore (der ärgsten Gnosis)? (Hans Urs von Balthasar)

Note[modifica]

  1. Citato in Joseph Ratzinger, Svolta per l'Europa? Chiesa e modernità nell'epoca dei rivolgimenti, traduzione dal tedesco di Carlo Fedeli, Edizioni Paoline, Cinisello Balsamo (Milano), 19922, p. 78. ISBN 88-215-2383-7

Bibliografia[modifica]

  • Ernst Bloch, Dialettica e speranza, a cura di Livio Sichirollo, Vallecchi, Firenze, 1967.
  • Ernst Bloch, Karl Marx, traduzione di Tosti L., Il Mulino, 1972. ISBN 8815712992.
  • Ernst Bloch, Il principio speranza, traduzione di De Angelis E., Cavallo T., Garzanti Libri, 2005. ISBN 8811740541.
  • Ernst Bloch, Tracce, traduzione di Laura Boella, Garzanti, Milano, 2015. ISBN 978-88-11-14410-6

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