Frankenstein Junior
Frankenstein Junior
Titolo originale |
Young Frankenstein |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Anno | 1974 |
Genere | commedia, parodia |
Regia | Mel Brooks |
Soggetto | Mary Shelley (romanzo) |
Sceneggiatura | Mel Brooks, Gene Wilder |
Produttore | Gene Wilder |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Frankenstein Junior, film statunitense del 1974 con Gene Wilder, regia di Mel Brooks.
[Durante una lezione di anatomia]
Frederick: Se osserviamo la base di un cervello che è stato appena prelevato da un cranio, si può in effetti vedere ben poco del mesencefalo, tuttavia, come ho dimostrato nella mia lezione della settimana scorsa, se si distaccano delicatamente le parti inferiori dei lobi temporali si può vedere la parte superiore della radice del cervello. Questa cosiddetta "base del cervello" è composta dal mesencefalo, da una protuberanza tondeggiante chiamata "ponte di Varolio" e da un gambo che si assottiglia verso il basso chiamato "midollo allungato" il quale fuoriesce dal cranio attraverso il foro occipitale e naturalmente diviene il midollo spinale.... Ci sono domande prima che prosegua?
Studente: Io avrei una domanda, dottor Frankenstein...
Frederick: Si legge "Frankenstin".
Studente: Come, prego?
Frederick: Il mio nome si pronuncia "Frankenstin".
Studente: Ma lei non è il nipote del famoso dottor Victor Frankenstein della Transilvania, che andava nei cimiteri, disseppelliva cadaveri sotterrati da poco e trasformava organi morti...
Frederick: Sì, sì, sì! Lo sanno tutti che cosa faceva! Ma io preferisco essere ricordato per il mio piccolo contributo alla scienza e non per la mia accidentale discendenza da un famoso... coglione! [gli studenti ridono]
Frasi
[modifica]Citazioni in ordine temporale.
- No, no, no... No... Io non sono un "Frankenstein"... io non sono un "Frankenstein"... sono un Frankenstin...! Non dite balle! Non ho creduto mai al destino! Ma non lo griderò... Oh, va bene, va bene, hai vinto, eh? Hai vinto, mi arrendo, griderò, griderò... Il destino... il destino... il destinooo!! Il destino! [cantilena] Il destino è quel che è, non c'è scampo più per me! Il destino è quel che è, non c'è scampo... più... p-per me... Oh... (Frederick) [parlando nel sonno]
- Rimetta a posto la candela! (Inga) [rivolgendosi a Frederick quando rimane chiusa al di là della libreria-passaggio segreto]
- Sono sceso col montavivande, ho sentito una stranissima musica da sopra, in cucina, e così l'ho seguita fin qua... ho fatto un colpo gobbo! (Igor)
- Aspetti, padrone, potrebbe essere pericoloso... Vada avanti lei! (Igor) [a Frederick]
- Ci sono due interruttori sospetti qui, ma non voglio essere io il primo! (Igor)
- [leggendo How I did it di Victor Frankenstein] «...Finché dal mezzo di queste tenebre una luce improvvisa mi illuminò, una luce così brillante e portentosa, eppure così semplice: cambiare i poli da positivo a negativo e da negativo a positivo... Io solo sono riuscito a scoprire il segreto di infondere la vita, macché, anche di più: io, proprio io sono divenuto capace di animare nuovamente la materia inanimata»! [urlando] Si... può... fare! (Frederick)
- Da quel fatale giorno in cui fetidi pezzi di melma fuoriuscirono dalle acque ed urlarono alle fredde stelle: "io sono l'uomo" il nostro grande terrore è stato sempre la conoscenza della nostra mortalità, da stanotte lanceremo il guanto della scienza contro lo spaventoso volto della morte stessa, stanotte noi ascenderemo nell'alto dei cieli, sfideremo il terremoto, comanderemo il tuono, e penetreremo fino nel grembo dell'impervia natura che ci circonda! (Frederick)
- Dagli vita! Dagli vita, capito?! Dai vita alla mia creatura! Dagli vita! (Frederick)
- [dopo aver fallito il suo esperimento di rianimare il mostro] Se la scienza ci insegna qualcosa, ci insegna ad accettare i nostri fallimenti come i nostri successi, con calma, dignità e classe. [si avvicina al mostro, poi fa per andarsene, ma ritorna per strangolarlo] Figlio di puttana, bastardo, te la farò pagare! Perché mi hai fatto questo? Perché mi hai fatto questo?! (Frederick)
- È vivo! È vivo! È vivo, vivo![1] (Frederick) [vedendo che il mostro ha preso vita]
- [pregando] Una visita, non chiedo altro. Un viandante possa aiutarmi a passare qualche ora della mia vita solitaria... [il mostro irrompe in casa ringhiando] Grazie, signore! Grazie! (Abelardo, l'eremita cieco)
- Ehilà, bellissimo! Sei veramente un gran bel ragazzo, lo sai? La gente ride di te, la gente ti odia, ma perché ti odia? Solo perché è invidiosa. Guardate che amore di viso, e che sorriso simpatico. Vuoi che alluda alla tua forza fisica adesso? Tu vuoi che io decanti la potenza dei tuoi muscoli? Tu hai diritto al tuo posto nell'olimpo degli dei, tu sei un dio e ascoltami bene: tu non sei cattivo, tu sei buono! [il mostro si mette a piangere sulla spalla di Frederick] Sei così caro e buono, sei l'angelo della casa, sei tu l'amore di mamma e io voglio che il mondo sappia, una volta per tutte e senza nessun dubbio che noi lo amiamo! Io ti voglio insegnare, ti farò vedere come si cammina, si parla, ci si muove, si ragiona. Uniti, tu ed io, daremo il più grandioso, essenziale contributo alla scienza dalla creazione del fuoco! (Frederick)
- Il mio nome è Frankenstain! (Frederick)
- Si calmi, non ho paura di lei. Quanto vuole per lasciarmi andare? Mio padre è molto ricco, con quei soldi lei avrà tutto il mondo ai suoi piedi. Senta, devo essere assolutamente di ritorno alle undici e mezza, aspetto una telefonata molto importante. Parli, parli, perché non parla? Oh mio Dio, no, no, non farà sul serio, ma io sono ve... sono ve... Oh mio Dio, Schwanzstück! Ma io sono fidanzata, io sono sempre stata, sono sempre, sempre, sempre libera... (Elizabeth)
- Voi maschi siete tutti uguali! Sette, otto, in fretta, in fretta e poi di corsa dagli amici a parlare e a vantarsi... È meglio che tieni la bocca chiusa! Ah, credo di amarlo! (Elizabeth)
Dialoghi
[modifica]Citazioni in ordine temporale.
- Frederick: In conclusione si deve notare... [al portantino, sottovoce] gli dia un dollaro extra...
Portantino: Un altro dollaro, sissignore.
Frederick: ...che qualsiasi pur anche minima lesione della radice del nervo è sempre grave, perché una volta che la fibra del nervo è recisa non vi è alcun modo in cielo oppure in Terra di ricreare in essa la vita. Nessun'altra domanda prima di andar via?
Studente: Ah, dottor Frankenstein... [Frederick lo guarda] Uh, Frankenstin...
Frederick: Sì?
Studente: Non è forse esatto allora che Darwin conservò alcuni pezzi di vermicelli in una scatoletta e per chissà quale causa straordinaria essi cominciarono effettivamente a muoversi con movimenti volontari?
Frederick: Sta parlando di vermi o di spaghetti?
Studente: Ma di vermi, professore.
Frederick: Sì, mi sembra di aver letto qualcosa in proposito quando ero studente, ma tenga presente che un verme, con pochissime eccezioni, non è un essere umano.
Studente: Ma non è stato quello alla base di tutti gli esperimenti di suo nonno, la rianimazione di tessuti inanimati?
Frederick: Mio nonno, vede, non era affatto sano di mente...
Studente: Ma essendo un Frankenstin, lei non è neppure un po' curioso di sapere, l'idea di poter riportare in vita ciò che una volta era morto, non l'affascina?
Frederick: Lei sta soltanto parlando delle deliranti sciocchezze di un individuo che era pazzo, ciò che è morto è morto!
Studente: Ma pensi ai recenti trapianti di cuori e reni...!
Frederick: Cuori e reni sono soltanto dei giocattoli! Io parlo del sistema nervoso centrale!
Studente: Ma scusi, allora lei...
Frederick [si arrabbia]: Io sono uno scienziato, non un filosofo!! [prende un bisturi] C'è più probabilità di rianimare questo bisturi che riparare un sistema nervoso spezzato!
Studente: Ma lei dimentica il lavoro di suo nonno!
Frederick [urla]: Il lavoro che ha fatto mio nonno è solo cacca!!! La morte a me non interessa! La sola cosa che riguarda me è la conservazione della vita! [nella foga infilza il bisturi sul suo ginocchio, lo nasconde con l'altra gamba] Adesso... la lezione... è terminata.
- Elizabeth [con tono romantico]: Freddy, tesoro, oh come faccio a dire in due minuti quello che mi ci è voluto tutta una vita a comprendere...?
Frederick: Perché non provi?
Elizabeth: D'accordo. [riprende il tono romantico] Sei tutto maschio, sono tua, fai ciò che vuoi di me! Che altro posso dire?
Frederick: Mio dolce amore... [le accarezza i capelli]
Elizabeth: I capelli! Vengo adesso dal parrucchiere...
- Frederick: Oh, mio unico amore... [abbraccia Elizabeth]
Elizabeth: Taffetà, caro.
Frederick: Taffetà, tesorino.
Elizabeth: No, il vestito. È di taffetà, si sgualcisce.
- Igor: Doctor Frankenstein?
Frederick: Frankenstin...
Igor: Vuol prendermi in giro?
Frederick: No, si pronuncia Frankenstin...
Igor: Allora dice anche Frederaick.
Frederick: No, Frederick...
Igor: Be', perché non è Frederaick Frankestin?
Frederick: Non lo è... È Frederick Frankestin...
Igor: Capisco.
Frederick: Tu devi essere Igor.
Igor: No, si pronuncia Aigor.
Frederick: Ma mi hanno detto che era Igor!
Igor: Be', avevano torto, non le pare?
- Frederick: Non voglio metterti in imbarazzo, ma sono un chirurgo di una certa bravura, potrei forse aiutarti con quella gobba.
Igor: Quale gobba?
- Inga: Lupo ulula...
Dr. Frankenstein: Lupo "ululà"?
Igor: Là.
Dr. Frankenstein: Cosa?
Igor: Lupo ululà e castello ululì.
Frederick: Ma come diavolo parli?
Igor: È lei che ha cominciato!
Frederick: No, non è vero!
Igor: Non insisto, è lei il padrone!
- – Werewolf.
– Where wolf?
– There.
– What?
– There wolf. There castle.
– Why are you talking that way?
– I thought you wanted to.
– No, I don't want to.
– Suit yourself, I'm easy.
- Frau Blücher: Io sono Frau Blücher.
[i cavalli nitriscono[2]]
Igor: Fermi!
Frederick: Molto piacere, io sono il dottor Frankenstin, questa è la mia assistente. Inga, posso presentarle Frau Blucher. [i cavalli nitriscono] Ma che cos'hanno?
Frau Blücher: La scorterò di sopra al suo appartamento, Herr Doktor. La prego, voglia seguirmi.
Frederick: Igor, vuoi portare il bagaglio appena hai finito, per piacere?
Igor: Sì, padrone.
Frederick: Dopo di lei, Frau Blücher. [i cavalli nitriscono]
Igor: Blücher! [i cavalli nitriscono]
Frau Blücher: Mi segua, la prego. [salgono verso la stanza del barone von Frankenstein] Stia vicino alle candele, questa scala è pericolosa. [entrano nella stanza] Questa è la sua stanza da letto, era la stanza di suo nonno Victor.
Frederick: [estasiato] Ah, sì? [riprendendosi] Bene, sembra ci siano parecchi libri.
Frau Blücher: [infervorata] È qui che Victor... [correggendosi] che il barone aveva la sua biblioteca medica.
Frederick: E dov'è la biblioteca privata del barone?
Frau Blücher: Non so di cosa parli, signore.
Frederick: Be', questi libri sono molto generici. Li ha qualsiasi medico nel suo studio.
Frau Blücher: Questa è l'unica biblioteca di cui io sappia, dottor Frankenstun.
Frederick e Frau Blücher: [all'unisono, per correggere] Frankenstin!
Frederick: Bene. Sì vedrà. Buonanotte.
Frau Blücher: Il dottore gradisce un brandy prima di ritirarsi?
Frederick: No, grazie.
Frau Blücher: Una buona camomilla, può darsi?
Frederick: [cominciando ad infastidirsi] No, grazie mille. Comunque... no, grazie.
Frau Blücher: Orzata col latte?
Frederick: [arrabbiandosi] Niente! Grazie! Sono alquanto stanco.
Frau Blücher: Allora, io dico: buona...
Frederick: [interrompendola seccato] Buonanotte. - Frederick: Come sei arrivato qui?
Igor: Sono sceso col montavivande, ho sentito una stranissima musica da sopra, in cucina, e così l'ho seguita fin qua... ho fatto un colpo gobbo! [indicando la gobba]
- Frederick [prova ad accendere uno degli interruttori sospetti, ma prende fuoco]: Ma è un malocchio questo!
Igor: [indicando i suoi occhi strabici] E questo no?
- [Vedendo il laboratorio]
Frederick: È schifoso, e cade a pezzi...
Igor: Be', non so, riverniciato, con qualche fiore, un paio di cuscini vivaci...!
- Inga: In altre parole, le vene, i piedi, le mani, tutti gli organi dovrebbero essere ingranditi.
Frederick: Esatto.
Inga: Allora avrebbe un enorme Schwanzstück!
Frederick: Questo è evidente.
Inga: Oooh...
Igor: Diventerà molto popolare.
- [Dopo aver disseppellito un cadavere]
Frederick: Che lavoro schifoso!
Igor: Potrebbe esser peggio.
Frederick: E come?!
Igor: Potrebbe piovere! [comincia a piovere a dirotto]
- Frederick: Ma non... ma non ce l'avevi da questa parte? [riferendosi alla gobba]
Igor: Cosa?
Frederick: La... oh, non importa.
- [Guardando il mostro]
Inga: È orribile!
Frederick: È bellissimo e, per di più, è mio!
- [Cenando dopo l'esperimento fallito]
Inga: Oh dottore, lei non deve torturarsi in questo modo, deve cercare di evitare di ci pensare. Guardi lì, non ha nemmeno toccato suo cibo.
Frederick [sbattendo le mani nel piatto]: Ecco, ora l'ho toccato! Contenta?
Igor [con tono pacato]: Eh già, non dimenticherò mai il mio povero babbo. Quando questo capitava a lui, be', sa che cosa soleva dirmi?
Frederick: Cosa diceva?
Igor [con tono arrabbiato]: «Quando la sorte ti è contraria e mancato t'è il successo, smetti di far castelli in aria e va a piangere sul..!»[3]
- [Igor accende un fiammifero per fumarsi una sigaretta, e la fiamma fa infuriare il mostro]
Frederick: Ma che c'è? Che ti prende?! [Il mosto lo afferra] Presto, dategli il...! [Lo afferra per la gola] Presto, dategli il...
Igor: Cosa? "Dategli" cosa? Cerchi di mimarlo! [mentre è strattonato dal mostro, Frederick si mette a gesticolare] Quattro sillabe! Prima sillaba: suona come?
Inga: [Frederick indica lei] Te?! Suona come "te"? Suona come "me"?? Ehm, seconda sillaba, ehm, preposizioni? In, con, zu..?
Igor: Se... Da? Sedano! Ha detto "sedano"!
Inga: [Frederick fa gesto di dare qualcosa] "Dare"? Come dare? Se... Dare? Se... Dato?
Igor: Sedada... Sedadavo! Ha detto "date un sedadavo"!
Inga: Se... Da... Tivo? Sedativo!!
Igor: Ci ho azzeccato!
Frederick: [Inga prende la siringa e inietta il sedativo nel sedere del mostro, che finalmente molla la presa alla gola di Frederick e crolla su un tavolo. Frederick riprende fiato] ..."Sedadavo"??
- Frederick: Aigor, posso parlarti un momento?
Igor: Certamente!
Frederick: Siediti, vuoi?
Igor: Grazie. [si siede a terra]
Frederick: No, no! Più su!
Igor: Oh! Grazie. [si siede su uno sgabello]
Frederich: Dimmi, quel cervello che mi hai portato era di Hans Delbrück?
Igor: No.
Frederick: Ah! Be'... Ehm, ti dispiacerebbe dirmi di chi era il cervello che gli ho messo dentro?
Igor: Non si arrabbierà, eh?
Frederick: No, io non mi arrabbierò!
Igor: A.B. qualcosa...
Frederich: "A.B. qualcosa"? "A.B." chi?
Igor: A.B... Norme.
Frederick: "A.B. Norme"?[4]
Igor: Sono quasi sicuro che era quello il nome.
Frederick: Vorresti dire che io ho messo un cervello "abnorme"... in un energumeno lungo due metri e venti... e largo come un armadio a due ante?! [comincia ad urlare] Canaglia! [inizia a strangolarlo come precedentemente aveva fatto il mostro con lui] È questo che vorresti dirmi?!
- Frederick: Incatenato... Incatenato come una belva in cattività.
Inga: Dottore, mi sento avvilitissima.
Frederick: C'è una sola risposta. Se riuscissi a trovare il modo di neutralizzare il suo equilibrio cerebrospinale, mia cara... sarebbe il ritratto della salute! Ma come? Come prima che sia tardi?
Inga: Oh Frederick! Se solo in qualche modo potessi alleviare il peso di tue delusioni... Se io trovassi modo di consolare tutte tue sofferenze, se io potessi... Io mi prenderei tutto tuo pene! ["Le tue pene", detto con accento tedesco]
- Elizabeth: Mi scusi, carina, che cos'è che fa esattamente con lui?
Inga: Be', io assisto dottor Frankenstein in laboratorio, facciamo discussioni intellettuali, insomma... Ce ne stavamo facendo proprio una stupenda mentre lei stava arrivando qui!
- Abitante del villaggio: Ammazziamo mostro!
Ispettore Kemp: Cielo testimone di me! Alza! [gli viene sollevato il braccio finto e emmette una frase in tedesco volutamente incomprensibile]
Abitanti [in coro]: Cooosa?!
Ispettore Kemp: Io ho detto: "Lui maledirà giorno in cui suo padre fatto Frankenstein"!
- [Il mostro, dopo avere ricevuto parte del cervello di Frederick, parla e ferma la folla inferocita]
Mostro: Mettete giù quell'uomo!
Abitante#1: Mostro ci parla!
Abitante#2: Questo non possibile!
Abitante#1: E invece sì!
Mostro: Ho detto mettete giù quell'uomo! [gli abitanti lasciano Frederick mentre Inga libera il Mostro]
Ispettore Kemp: Ma chi crede lei di esser per dare ordini a cvesta gente, und perfino a me?!
Mostro: Io sono il mostro! [Kemp e gli abitanti si spaventano]
Ispettore Kemp: Uh, sì, io vedo bene, vedo... lei è mostro...
Mostro: Tutta la gente ha avuto per me sempre odio e disprezzo, guardavano il mio viso e il mio corpo e correvano via inorriditi. Nella mia solitudine avevo deciso che se non riuscivo a suscitare l'amore che profondamente agognavo... avrei suscitato paura! Io vivo perché questo povero caro genio squinternato mi ha dato la vita, soltanto lui mi considerava come qualcosa di bello... e poi, quando gli sarebbe stato facile rimanere al sicuro, egli ha usato il suo corpo come fosse una cavia per darmi un cervello normale e un modo più sofisticato e civile di esprimermi.
Ispettore Kemp: Be', cvesto naturalmente crea un situazione tutta diversa, tutta... Cvale capo di cvesta comunità, cvesta... voglio essere primo... a lei offrire mia mano di amicizia, mano! [il Mostro gli stringe la mano del braccio finto mentre la folla applaude e Frau Blücher osserva la scena commossa]
Mostro: Grazie.
Ispettore Kemp: Non c'è azzolutamente di che. Ma ora passiamo tutti a casa mia, tutti, per un fetta di pan di Spagna und poco di vino! [il braccio finto gli si stacca] Und cazzen... [prende il braccio e guida gli abitanti fuori dal laboratorio] Tutti fare baldoria! [escono mentre Igor, Inga e il Mostro poggiano gli orecchi sul petto di Frederick per sentire se è vivo]
Frederick [ha scambiato parte del suo cervello con quello del mostro]: Mhhh...
Inga: Mhhh, sentimento reciproco. Lo sai, c'è un mistero per me, una cosa che ho sempre voluto ti chiedere riguardo all'operazione: quando tu ha fatto scambio, mostro ha avuto parte di tuo stupendo cervello, ma tu che cosa hai avuto di lui?
Frederick: Mhhh...
Inga [fuori dalla camera]: Oh no! non posso credere, oh, oh! [si mette a cantare come aveva fatto Elizabeth quando il Mostro l'ha stuprata] Sempre libera degg'io folleggiare di gioia in gioia...
Citazioni su Frankenstein Junior
[modifica]- Mi viene in mente Frankensten junior, un capolavoro diretto da Mel Brooks nel 1974. Non si tratta di una semplice parodia di un classico (Frankenstein di James Whale del 1931). È una vera e propria rivisitazione, mediata dalla sensibilità di un altro autore. È un altro modo di vedere la cosa, al punto che il risultato è un nuovo classico che addirittura surclassa il vecchio, perché rivedendo Frankenstein di James Whale non possiamo non rivedere anche Frankenstein junior di Mel Brooks. (Antonio Serra)
- Non è una commedia da dialogo; è più viscerale e bassa. È ciò che viene chiamata una commedia pazza, e non c'era questo tipo di pazzia da anni sullo schermo. È un film da vedere quando il proprio ritmo è rallentato e si è troppo stanchi per pensare. (Pauline Kael)
Frasi promozionali
[modifica]- Il capolavoro comico.[5]
- Il più grande successo comico del mondo.
- Der größte lach erfolg auf der welt[6]
- La commedia più divertente del mondo.[7]
- Arriva dai più profondi e oscuri recessi della mente di Mel Brooks Frankenstein Junior! [...] Guardate Frankenstein Junior di Mel Brooks, ma non da soli! Non perdetevi Frankenstein Junior, diretto da Mel "Mezzogiorno e mezzo di fuoco" Brooks in bianco e nero (senza offesa)!
- It's coming from the deep dark recesses of the mind of Mel Brooks "Young Frankenstein"! [...] See Mel Brook's "Young Frankenstein", but don't see it alone! Don't miss "Young Frankenstein", directed by Mel "Bleazing saddles" Brooks in black and white (no offense)![8]
- [...] un nuovo film dal maestro americano della commedia: Mel Brooks. [...] Frankenstein Junior, un capolavoro comico di Mel Brooks, realizzato in bianco e nero (senza offesa).
- [...] a new film by America's master of comedy: Mel Brooks. [...] "Young Frankenstein", Mel Brooks' comic masterpiece, realised in black and white (no offense)![9]
- Frankenstein Junior, la più spaventosa commedia di tutti i tempi, è tornata con brividi, tensioni e disastri!
- "Young Frankenstein", the scariest comedy of all time is back with chills, thrills and spills![10] da controllare
- Frankenstein Junior è il film più divertente mai realizzato (ma questo non l'avete sentito da me). Avvertimento per chi è debole di ginocchia o vescica: guardatelo al contrario e non vi spaventerete. Non perdetevi Frankenstein Junior, diretto personalmente da Mel "Mezzogiorno e mezzo di fuoco" Brooks [...]
- "Young Frankenstein" is the funniest movie ever made (but you didn't hear it from me). Warning to those persons suffering from weakened knees or bladder: see it backwards, you want be scared. Don't miss "Young Frankenstein"! He won't miss you! "Young Frankenstein", personally directed by Mel "Bleazing saddles" Brooks [...][11]
Note
[modifica]- ↑ Riprendendo la celebre frase pronunciata dal dottor Henry Frankenstein in Frankenstein (1931).
- ↑ Ogni volta che nel film un personaggio pronuncia questo nome dei cavalli nitriscono spaventati.
- ↑ Nella versione originale: "What the hell are you doing in the bathroom night and day? Why don't you get out of there, give someone else a chance?"
- ↑ Nella versione originale «Abby Normal».
- ↑ Dalla locandina in italiano. Cfr. "Frankenstein Junior": doppio appuntamento al cinema e a teatro, ilvenerdiditribuna.it
- ↑ Dalla locandina in tedesco. Cfr. (EN) Pictures & Photos from Frankesntein Junior (1974), IMDb.com
- ↑ Dalla copertina del DVD. Cfr. Copertina DVD Frankenstein Junior, copertinedvd.org
- ↑ Dal trailer cinematografico in inglese.
- ↑ Dal trailer in inglese.
- ↑ Dal trailer in inglese.
- ↑ Dal trailer televisivo in inglese.
Altri progetti
[modifica]- Wikipedia contiene una voce riguardante Frankenstein Junior