Fumetto
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Citazioni sul fumetto.
- Il fumetto è l'arte dell'ellissi. Venti pagine di un romanzo possono essere concentrate in una tavola. In compenso, c'è una certa rigidità grafica. (Daniel Pennac)
- Il fumetto è qualcosa che non può essere cancellato, che non sparirà nel nulla e che esisterà sempre per gli appassionati. Per le persone che avranno ancora voglia di seguirlo, ma anche di creare nuove pubblicazioni, materiale originale. Ma il successo, quello vasto, quello in cui tu puoi pensare di avere un pubblico di migliaia o milioni di persone, è una prospettiva totalmente irrealistica. Primaria ragione è che un fumetto bisogna leggerlo, ma leggere oggi costa sempre più fatica. Io stesso, che sono del mestiere, a volte mi devo imporre di farlo dicendo: "Devo leggerlo! Mamma mia, non posso accendere la televisione?" (Antonio Serra)
- Il fumetto possiede secondo me un potere narrativo particolare, connesso con la sua caratteristica di linguaggio a sé. Il fumetto, con poche vignette e a volte pochi tratti, ha il potere di ricostruire storie, personaggi, universi, ambienti. Ma a differenza del cinema, la durata, il tempo e anche il luogo di fruizione sono personali e legati al lettore, come per i libri scritti. Come nel cinema, anche nel fumetto le immagini sono di una rilevanza formidabile perché costituiscono il tessuto stesso della narrazione. Quindi sì, credo che il fumetto sia un bel linguaggio per raccontare storie, persone, fatti e luoghi. Certo il fumetto, soprattutto quello non mainstream, cioè popolare, ha una libertà maggiore anche rispetto al cinema. È un linguaggio che prevede pochissime risorse, e anche poco spazio; le regole tutto sommato se le impone l’autore stesso, quindi credo ci possa essere una grande libertà. E forse per questo si possono raccontare anche storie e personaggi che al cinema non si vedrebbero mai, o che in letteratura potrebbero risultare incredibili e forse paradossali. Non so se il fumetto abbia un potere sovversivo, ma se così fosse... be', mi sembrerebbe galattico. (Vanna Vinci)
- La gente compra i fumetti perché vuol leggere una bella storia, in cui testi e disegni siano fusi perfettamente. Nessuna delle due parti deve sopraffare l'altra, altrimenti ne risente la scorrevolezza e quindi la qualità. Naturalmente, esistono anche lettori (pochi) che acquistano i fumetti solo per i disegni — di solito a carattere illustrativo — e che non badano più di tanto alla narrazione. Beh, quello non è il mio pubblico. (Giancarlo Berardi)
- – Leggere fumetti ti ha fatto superare momenti difficili, Dave.
– Cosa?
– Tua madre ha ragione. E non solo perché ti offrivano evasione. Quelle pagine ti davano anche ottimismo.
– I supereroi ti ricordavano tutti i mesi che ogni problema aveva una possibile soluzione e che arrendersi non era un'alternativa. Quale lezione migliore per la vita adulta? (Kick-Ass 3) - Mi piace il mondo fantastico dei fumetti è fottutamente bizzarro cazzo. Qualcuno dice che alcune mie canzoni sono un po' dei cartoni. (Eminem)
- Scrivo fumetti perché il loro è un medium sperimentale, che mi permette di sconvolgere qualsiasi regola. Me l'ha insegnato quel genio di Alan Moore. (Neil Gaiman)
- Se qualcuno sceglie di fare un fumetto per poter comunicare le proprie fantasie, la propria comicità, o perché no, il proprio disagio, perché noi personaggi dovremmo considerarci inferiori a chi lo fa attraverso il cinema, o i libri, o il teatro? I sentimenti che può provare chi fa fumetti sono forse inferiori a quelli degli altri? E le sue esperienze hanno meno significato? Non credo. Un fumetto può essere bello o brutto, piacere, o non piacere, ma sarà sempre il frutto nato dall'esigenza di raccontare. E come tale va trattato. (Giacomo Bevilacqua)
- – Secondo uno studio di Harvard, si può misurare la longevità di un uomo dalla prima cosa che ama leggere sul giornale del mattino.
– Be', io leggo sempre i necrologi.
– Cominci dalle vignette, vivrà di più. (Murder at 1600 - Delitto alla Casa Bianca) - Sono convinto che i fumetti non debbano solo far ridere. Per questo nelle mie storie trovate lacrime, rabbia, odio, dolore e finali non sempre lieti. (Osamu Tezuka)
- Un film è una macchina estremamente complessa e faticosa. Il fumetto, invece, è libero. Sereno. Si è solo in due, lo sceneggiatore e il disegnatore. E se vuoi mostrare qualcosa di spettacolare, che al cinema sarebbe costosissimo, in un albo a fumetti non devi nemmeno preoccuparti del budget. (Dario Argento)
- Ai personaggi dei fumetti vengono spesso attribuite poteri speciali come l'invisibilità, vista a raggi X, cose di questo tipo. [...] È un'esagerazione della verità, forse basata su una cosa semplice come l'istinto.
- Ci sono 35 pagine e 124 illustrazioni in media in un fumetto. Una singola edizione oscilla dal valore di 1 dollaro a più di 140000. 172000 fumetti sono venduti negli Stati uniti ogni giorno. Più di 6278000 ogni anno. Il collezionista medio di fumetti ha 3312 fumetti e spenderà approssimativamente un anno della sua vita leggendo.
- Ho studiato a fondo il fumetto come forma espressiva. Ho passato un terzo della mia vita in un letto di ospedale senz'altro da fare che leggere. Ritengo i fumetti il nostro ultimo legame con una maniera antica di tramandare la storia. Gli egiziani disegnavano sui muri. C'è ancora nel mondo chi tramanda la conoscenza attraverso forme pittoriche. I fumetti potrebbero essere una forma di cui qualcuno in qualche luogo ha avuto percezione o esperienza. In seguito quelle esperienze e quella storia stritolavano la loro macchina commerciale e sono state resi avvincenti, vivacizzate, trasformate in vignette per la vendita.
- Nei fumetti sai come si fa a capire chi è il cattivo più temibile? È l'esatto opposto dell'eroe. E molto spesso sono amici, come io e te.